Il cloud computing si conferma capace di offrire vantaggi immediati negli ambiti della collaborazione aziendale e del CRM. Questo emerge dalla ricerca “Cloud Computing: Key trend and Future Effects Report” condotta da IDG Enterprise su un campione casuale di lettori di siti informativi specializzati, certificato attraverso Linkedin.
Dalle 1.358 risposte ottenute, la gran parte (circa il 90%) proveniente da manager e altri operatori di vario livello dei reparti IT aziendali, risulta inoltre che sicurezza, integrazione e governance restano ancora tra i punti critici dell’adozione del cloud computing.
Emerge inoltre come la tecnologia venga vista anche come abilitatore della trasformazione delle strategie business dell’impresa. Pensa questo ben il 49% degli executive che hanno risposto al sondaggio, il 40% dei quali ha messo al lavoro lo staff IT per studiare come usare il cloud per l’evoluzione aziendale. Solo per il 5% il cloud non è un’opzione utile e per il 6% resta un’incognita.
Motivazioni e entità d’investimento
I primi quattro motivi per cui oggi si investe nel cloud computing risultano essere, nell’ordine: la necessità di maggiore business continuity (43%), la flessibilità (40%), la velocità d’implementazione (39%) e il miglioramento del rapporto con i clienti (38%).
Tra i vantaggi che gli intervistati hanno dichiarato di riuscire a ottenere dal cloud computing ci sono infatti la migliore capacità di accesso a dati e applicazioni (56%), l’accelerazione dell’innovazione IT (56%), migliore collaborazione tra il personale aziendale (54%) e la maggiore agilità dell’IT (54%).
Per quanto riguarda l’entità degli investimenti nel cloud computing, i ricercatori hanno stimato una media intorno a 1,5 milioni di dollari per azienda nel periodo 2013-2014. Se nel 2012 la quota del budget IT destinata ai servizi cloud di tipo SaaS è arrivata all’8%, quest’anno toccherà il 13%. Il cloud di tipo IaaS conta invece per il 10% dei budget, contro il 7% dell’anno passato.
Nel complesso i ricercatori stimano che dall’attuale quota del budget IT speso per il cloud (44%) si possa salire al 51% già entro il 2015. Le aziende continueranno a migrare applicazioni su infrastrutture cloud con lo scopo principale di migliorare le capacità di collaborazione/conferenza (38%), i servizi di messaggistica/e-mail (35%) e la customer relationship/sales force automation (27%).
La situazione di mercato
L’indagine rivela anche come il 59% delle aziende debba ancora finire di identificare le applicazioni da avviare al cloud, mentre il 33% lo ha già fatto. Il 61% delle aziende ha almeno una applicazione in esercizio, con una crescita di 4 punti percentuali rispetto all’analogo sondaggio del 2012. Il 24% delle imprese progetta di implementare applicazioni cloud entro i prossimi 12 mesi.
Problemi di security, tecnici o di standardizzazione sono gli elementi che portano molte aziende (42%) a considerare l’installazione in house del cloud computing.
Le sfide per implementare una buona strategia cloud restano la sicurezza, per il 66% dei rispondenti, la stabilità d’integrazione/affidabilità (47%) e la capacità delle di adattarsi agli standard
Dall’indagine emerge come i fattori più importanti per la selezione di un fornitore ci sia l’abilità di configurare e personalizzare le applicazioni cloud per incontrare specifiche necessità di business (40%), offrire prestazioni e disponibilità (38%) sicurezza ed esperienza in ambito Saas (34%).