Il mondo è cambiato, con esso è cambiato il nostro modo di vivere, comunicare, lavorare e con esso sta cambiando il modo in cui “pretendiamo” di accedere alle informazioni, ai dati, ai servizi IT. Una rivoluzione dirompente fatta di nuove modalità di erogazione dei servizi tecnologici, di nuovi sistemi di ingaggio di clienti e pubblico, di social networks, cloud, big data, sicurezza…
Una rivoluzione che cambia alla radice equilibri storici di un mercato basato su soluzioni “solide”, su hardware, software che si muovono lungo filiere definite.
E’ in un simile scenario che, da tempo, un distributore come Exclusive Networks sta cercando e trovando la sua dimensione a valore, una dimensione fatta di servizi, innovazione, fiuto per brand e soluzioni dirompenti e di approccio consulenziale. Una scommessa, un mestiere complesso che sta però regalando grandi soddisfazioni al gruppo internazionale. Ultima in ordine di arrivo la sfida, vinta, con nuovo format di evento, un progetto, andato in scena lo scorso 9 giugno a Milano. Tech Experience è stata infatti una giornata intensa intorno alla quale c’era grande aspettativa. «Abbiamo progettato un evento interamente al servizio del nostro canale – racconta soddisfatto Sergio Manidi, Deputy General Manager presso Exclusive Networks Italia -. Un evento fuori dai soliti schemi in cui abbiamo chiesto ai nostri vendor più importanti di mettersi a disposizione del pubblico con sessioni parallele, demo pratiche ma anche con numeri e visioni concrete sulle opportunità di business è oggi possibile cogliere in ambiti chiave come sicurezza, mobile, infrastructure e datacenter evoluzioni. Non solo, nel corso della giornata abbiamo dialogato costantemente con il nostro pubblico attraveso interazioni fisiche ma anche attraverso una app che ci ha consentito di fare instant poll e sondare le reali esigenze ed esperienze del canale in relazione ai contenuti ai quali stavano accedendo».
Un approccio concreto perfettamente in linea con il nuovo corso che, da tempo, la società ha messo in cima ai suoi obiettivi. «Tech Experience – aggiunge Manidi – è la più recente e riuscita espressione del nostro nuovo posizionamento non più VAD (Value added distributor) ma come VAST ovvero Servizi e Tecnologie a Valore Aggiunto. Un acronimo che non è solo un gioco di parole e che nella concretezza da alla società un nuovo assetto fatto appunto della capacità, per altro storica in Exclusive, di arrivare prima e meglio di tutti sulle tecnologie veramente innovative. Soluzioni capaci di sostituire schemi e strutture consolidate assicurando a clienti finali e rivenditori vero valore aggiunto fatto di business, risparmio, competitività».
L’evento, il successo di Big Tec
Venendo all’evento, la formula ha decisamente convinto il pubblico, numerosi infatti i partner e system integrator in sala che si sono poi suddivisi nelle varie sessioni verticali affidate ai brand sponsor: Aerohive, Allot, Eaton, F-Secure, FireEye, Fortinet, Netskope, Nutanix, Paloalto, Rubrik, WatchGuard, ZyXel ma soprattutto BiTec, la divisione che Exclusive Networks ha interamente dedicato a tutta la sua offerta di Datacenter Transformation. Una divisione nata allo scopo di offrire al canale italiano nuove opportunità di business per quanto riguarda il mercato delle tecnologie di storage, virtual desktop infrastructure e l’ottimizzazione di appliance virtuali e che nel corso dell’evento dello scorso 9 giungo ha riemotio in ogni ordine di posto la propria sala. «Sintomo evidente – spiega Manidi – di un interesse e di una attenzione foritssima soprattutto per i vendor di grande impatto innovativo che, all’interno di una simile realtà siamo riusciti a mettere insieme e ad orchestrare».
Le nuove regole dell’IT
Ma Tech Experience è stato un evento unico anche per la capcità, non comune, di offrire al pubblico contenuti indipendenti di altissimo valore e che hanno attirato fortissima attenzione. Nel corso della giornata infatti, Valentina Frediani, Founder & CEO di Colin&Partners e Avvocato di grandissima esperienza nell’ambito del diritto informatico, ha spiegato le ultimissime novità legate all’introduzione del nuovo Regolamento sulle forniture ICT. Un tema chiave, soprattutto per il canale. «Esatto – ha spiegato l’avvocato -, l’emanazione del Regolamento Europeo per la protezione dei dati personali evidenzia un aspetto molto importante per chi sviluppa software o eroga servizi lato ICT: introduce i principi privacy by design e privacy by default. In sostanza per quanto concerne lo sviluppo di nuovi prodotti o soluzioni di natura informatica, che possano comportare trattamento diretto o indiretto di dati personali (ivi inclusi nominativi di soggetti utilizzati nei rapporti B2B), che siano afferenti al tema della sicurezza piuttosto che al controllo dei dipendenti, da introdurre sul mercato europeo, sarà necessario che il Fornitore tenga conto del principio del privacy by design. Cosa significa? In pratica il Controller (ovvero colui che oggi riconosciamo nella figura del Titolare), sia al momento di determinare i mezzi del trattamento sia all’atto del trattamento, deve mettere in atto misure tecniche ed organizzative adeguate tenuto conto dello stato dell’arte e dei costi di attuazione, nonché della natura, del campo di applicazione, del contesto e delle finalità del trattamento, come anche dei rischi di varia probabilità e gravità. Certamente non si può non riflettere sugli aspetti di competitività che i Fornitori potranno “cavalcare” a loro favore con l’uscita del Regolamento: dimostrare di aver analizzato il proprio operato alla luce dei nuovi obblighi consentirà di acquisire corsie preferenziali sul mercato di riferimento potendo garantire al Cliente/Committente una compliance normativa alle origini del rapporto da instaurare o rinnovare».