Una Lenovo diversa rispetto al passato, come traspare dall’utilizzo del nuovo motto “Different is Better”, più fiera della propria brand Identity e maggiormente decisa a conquistare nuove quote di mercato. Così si può riassumere il “programma elettorale” di Emanuele Baldi, da poco nominato nuovo numero uno della multinazionale asiatica per la Penisola. Nella sua prima uscita pubblica il manager, in arrivo da Fujitsu, non ha ovviamente nascosto la sua soddisfazione per il nuovo incarico: «Lenovo rappresenta per me un’enorme opportunità di fare bene. In un certo senso è il culmine della carriera, ma è stata una scelta fatta anche e soprattutto perché ho visto qui qualcosa che non è facile trovare oggi sul mercato: ovvero un’azienda che ha grandi potenzialità, estremamente innovatrice, che guarda al futuro con intelligenza. Si tratta di un gruppo che è capace di pensare al futuro in modo innovativo, come dimostrano i centri di sviluppo sparsi in tutto il mondo che sono la fonte primaria per la creazione di nuovi prodotti».
Nonostante tutte queste potenzialità, Baldi ammette che l’avvicendamento al vertice (con l’addio di Mirko Poggi) non è stato casuale, ma è stato messo in atto per imprimere una svolta a Lenovo sul mercato nazionale. «La mia mission in Lenovo?. Innanzitutto crescere in modo profittevole. Non è certo semplice, ma sono convinto che in azienda ci siano tutti i pre requisiti necessari per riuscirci. Lenovo è come un’auto che ha una potente trazione posteriore (rappresentata dalla vasta e completa offerta di prodotto), ma a cui manca ancora un po’ di trazione anteriore. Come mai infatti la market share in Italia è più bassa di quella europea? Credo che noi possiamo fare bene e meglio, valorizzando la cultura Lenovo e quello che siamo in grado di portare sul mercato. D’altronde siamo uno dei pochi brand ad avere soluzioni end to end. Dunque dobbiamo fare in modo che la forza del nostro brand venga percepita ed essere comprati per questo motivo. In poche parole, vogliamo che il nostro brand sia davvero “scelto” da clienti e consumatori».
Una svolta che parte dalla valorizzazione delle soluzioni migliori, quelle migliori e di fascia più alta, del vendor asiatico. A partire dai convertibili e dai tablet più evoluti, senza però dimenticare altri ambiti come workstation, gaming, gli smartphone a marchio Motorola e il mondo Data Center, con un forte investimento anche in termini comunicativi e di marketing. L’aspettativa di Baldi è che il 2017 sarà un anno di transizione per Lenovo, seppure in crescita, con l’obiettivo primario di essere percepiti in maniera differente dal mercato.
Infine, Baldi ha preannunciato l’arrivo di numerose novità per il canale italiano: «Sicuramente il canale di Lenovo è cresciuto molto in fretta. Credo che ci siano spazi di miglioramento ampi. Il rapporto con gli operatori dell’indiretta deve essere gestito in maniera strutturata, puntando a creare una relazione di fedeltà con il vendor. Complessivamente non stiamo facendo male, ma sicuramente si può migliorare».