Come avevamo anticipato pochi giorni fa, Nokia ha deciso di scommettere sulla nostalgia degli anni Novanta-Duemila, un fenomeno che non si limita non soltanto al mondo della tecnologia (come dimostra il lancio di Trainspotting o le tantissime pagine social che celebrano gli sportivi di quei tempi). È infatti stata presentata a Barcellona la nuova versione del mitico 3310 presenta un display da 2,4 pollici, da utilizzare assieme alla classica tastiera fisica, una fotocamera da 2 megapixel, la radio FM, il lettore MP3 e una memoria interna da 16 megabyte espandibile tramite scheda SD fino a 32 GB.
Punto di forza la batteria, che garantirà fino ad 1 mese di autonomia in stand-by. Insomma, non uno smartphone ma un vero e proprio cellulare tradizionale, con il design che ricalca – seppure in maniera moderna – quello che ha fatto la storia della casa finlandese.
L’obiettivo, naturalmente, oltre al marketing- senza dubbio si è trattato del dispositivo più chiacchierato dell’intero Mobile World congress – è quello di conquistare quella fetta di pubblico ancora non a suo agio con gli smartphone, come gli anziani. Oppure i giovanissimi, più che altro per la volontà dei genitori di mantenerli sotto contatto senza spalancargli le “insidie”del web. Senza poi dimenticare le potenzialità dei Paesi in via di sviluppo.
È però difficile che l’operazione possa avere successo, secondo Marta Valsecchi, direttore dell’Osservatorio Mobile B2c Strategy del Politecnico di Milano: «È come riproporre sul mercato la Fiat 500 con caratteristiche tecniche e di design molto simili alla vettura originaria, senza invece adattarsi ai nuovi standard di mercato. Penso che il Nokia 3310 farà parlare di sé più sulla stampa che tra i consumatori».
Il direttore dell’Osservatorio Polimi avanza diverse perplessità anche sull’assenza di uno schermo touch «che ormai è diventato uno standard de facto e che ha consentito di avvicinare ad Internet anche utenti che non si erano mai collegati attraverso un Pc e usando un mouse».
Insomma quella di Nokia, rischia di essere «un’operazione nostalgia che però ha ben poche probabilità di successo – commenta Valsecchi -. Potrebbe catturare una nicchia di persone che continuano a preferire il cellulare per chiamare e mandare sms, invece che per navigare in Internet, usare i social, le chat e le applicazioni. Ma si tratta di una nicchia».
A meno che, grazie anche al fascino del nome e al giochino Snake, il nuovo Nokia 3310 non sia in grado di cannibalizzare tutto quel che resta del mercato dei cellulari tradizionali, grazie anche al suo prezzo accattivante (49 euro). Che comunque, anche nell’era della saturazione del mercato degli smartphone, continuano a essere venduti.