Sono sei realtà italiane, sei tech company, ciascuna con un chiaro posizionamento sul mercato: Seeweb, cloud computing provider, Netalia, cloud provider pubblico nazionale, Sourcesense, società specializzata in soluzioni cloud-native basate su tecnologie Open Source, Infordata, tech company specializzata nell’ambito ICT, Babylon Cloud, startup, parte di Infordata Group, focalizzata sulla tecnologia cloud storage, EHT, Consorzio Stabile di imprese ICT per la partecipazione agli appalti pubblici.
Insieme hanno costituito Consorzio Italia Cloud, alla cui presidenza è stato nominato Michele Zunino, amministratore delegato di Netalia, il cui obiettivo è proporsi per la realizzazione e la gestione, in regime di partenariato pubblico-privato, del Polo Strategico Nazionale (PSN) all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
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Consorzio Italia Cloud propone la propria candidatura al MITD
All’inizio del mese di agosto, infatti, Consorzio Italia Cloud ha presentato al MITD (Ministero per la Transizione Ecologica e la Trasformazione Digitale) la propria manifestazione di interesse, proponendosi come soggetto in grado di rappresentare, con le parole dello stesso Michele Zunino, “le competenze, le infrastrutture e gli operatori italiani pubblici e privati già presenti e operativi sul territorio, in grado di dare vita in maniera tempestiva ed affidabile al Polo Strategico Nazionale secondo la missione e gli obiettivi individuati dal Governo”.
Non si tratta, spiegano i sei partner, solo di una alleanza strategica giocata in logica di complementarietà, ma dell’unione di sei soggetti che condividono visioni, valori e modalità di approccio al mercato e che restano aperte anche ad altri soggetti che vogliano farne parte, nell’adesione ai medesimi principi.
I sei partner, dunque, si pongono l’obiettivo di gestire e sviluppare il PSN facendo leva e valorizzando le loro competenze e le infrastrutture di cui dispongono, rispondendo così in modo efficace e tempestivo agli obiettivi delineati dal Governo nel PNRR e nel pieno rispetto di principi irrinunciabili quali la tutela di sicurezza e privacy, la sovranità digitali, la trasparenza, l’interoperabilità, l0utilizzo efficiente delle risorse.
Creare un ecosistema cloud nazionale
L’obiettivo dichiarato è dunque quello di dar vita a un ecosistema cloud nazionale, che rispecchi gli indirizzi strategici del Governo ma anche le normative europee, soprattutto in considerazione di quanto richiesto e previsto con il PSN: “effettuare la migrazione dei dati e servizi delle amministrazioni senza alterazioni e abilitando servizi di cloud privato, cloud ibrido in modalità IaaS e PaaS [… in conformità con] le disposizioni europee in materia di localizzazione e trattamento dei dati e garantire soluzioni idonee a risolvere i problemi giuridici posti dell’applicazione extraterritoriale della normativa di Paesi extra Unione europea”.
In questo caso, dunque, il consorzio si dice disposto ad accogliere ed attuare gli obiettivi di alto livello del MITD, “attraverso la realizzazione delle norme tecniche di servizio che la nuova legge istitutiva assegna alla nascente Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN)”.