Come annunciato nei mesi scorsi, ieri è stata per Oracle la giornata di inaugurazione della sua prima Cloud region italiana, a Milano, con l’obiettivo di supportare la crescente domanda di servizi di cloud computing da parte del settore pubblico e privato. Una scelta geografica non casuale per Oracle, visto il peso della Lombardia sull’economia italiana. Dietro la scelta dell’inaugurazione della Cloud region milanese c’è la volontà di Oracle di offrire alle organizzazioni italiane accesso a infrastrutture cloud localizzate nel paese per gestire le loro applicazioni e i loro dati più critici. Nel concreto, l’apertura della Cloud region significa che i servizi Oracle Cloud, tra cui Oracle Autonomous Database, Oracle Container Engine for Kubernetes e Oracle Cloud VMware, sono ora disponibili da Milano per i clienti che vogliono sfruttare una Cloud Region localizzata in Italia.vLa cloud Region milanese ampia la rete di infrastrutture Oracle nell’Unione Europea: oltre a Milano c’è stata l’inaugurazione della region Stoccolma, che vanno ad aggiungersi a Francoforte, Amsterdam, Marsiglia; altre Oracle Cloud Region sono presenti anche nel Regno Unito e in Svizzera.
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Una risposta alla digitalizzazione
Alla base c’è l’idea è che avere una Cloud Region su suolo italiano faciliterà l’adozione dei servizi Oracle Cloud da parte degli enti governativi e dalle aziende che operano nei settori più strettamente regolamentati. Come ha riassunto Fabio Spoletini, Senior VP Cloud & Managing Director South Europe and Emea Large Deals di Oracle “Il tema fondamentale è quelli di essere il provider di riferimento per i workload mission critical. In quest’ottica la Cloud region svolge un ruolo decisivo nell’assicurare la sovranità dei dati e anche la diminuzione della latenza, in un momento in cui la pandemia ha inevitabilmente accelerato la digitalizzazione delle imprese italiane. Oracle, come ha recentemente riconosciuto anche Gartner, si posiziona tra i cloud provider strategici: veniamo dal mondo dal database e il nostro autonomous database resta una tecnologia leader per gestione dei dati”. Soddisfazione per l’inaugurazione è stata espressa da Alessandro Ippolito, Vice President e Country General Manager di Oracle Italia “Sono orgoglioso ed emozionato. Si tratta di un grande evento per nostri clienti, per il Paese e per Oracle, che he due elementi di particolare rilevanza. Innanzitutto il tempismo: stiamo vivendo un momento di forte digitalizzazione, fondamentale per la ripartenza dell’economia. Il secondo aspetto è che l’apertura della Cloud Region testimonia la rilevanza del mercato italiano per Oracle”.
Flessibilità e multicloud
Nel corso dell’evento di inaugurazione sono stati presentate diverse testimonianze dei clienti Oracle, tra cui quella di Filippo Cecchi, IT Intrastructure and Services Lead, Unicoop Firenze, che ha evidenziato come l’apertura di una Cloud Region locale di Oracle sarà fondamentale per continuare nel nostro processo di migrazione in Cloud dei nostri carichi di lavoro, consapevoli come siamo che la tecnologia Oracle – la stessa, on-premise e in cloud – e la bassa latenza e le elevate performance ottenibili ci daranno ancor più grandi soddisfazioni”.
Jae Evans, Cio globale di Oracle, che ha partecipato all’inaugurazione, ha evidenziato come “Oggi abbiamo 36 Cloud region nel mondo (l’obiettivo è di avere almeno 44 Cloud region attive entro la fine del 2022 a livello globale, ndr), ma vogliamo continuare a espanderci. Sia grandi imprese che startup possono beneficiare del nostro cloud, che è costruito per garantire affidabilità e performance, non soltanto dal punto di vista infrastrutturale ma anche applicativo. Inoltre, garantiamo la flessibilità necessaria, dal momento che molti clienti sono interessati ad approcci multicloud”. A questo proposito la strategia Oracle prevede di andare incontro alle esigenze dei clienti permettendo loro di tenere dati e servizi dove ne hanno bisogno. I clienti potranno implementare Oracle Cloud completamente all’interno dei loro data center con le proposte Dedicated Region e Exadata Cloud@Customer, oppure optare per servizi cloud localmente con una gestione basata su cloud pubblico o scegliere servizi cloud remotamente a livello edge con Roving Edge Infrastructure.