Ricerche

Digital Amnesia: i dispositivi digitali diventano la nostra memoria

Un recente studio compiuto da Kaspersky Lab rivela che oggi gli utenti utilizzano sempre di più i dispositivi digitali andando a compromettere così la capacità della loro memoria

Pubblicato il 07 Lug 2015

Gianluigi Torchiani

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Morten Lehn, managing director Kaspersky Lab

Kaspersky Lab ha condotto lo studio “effetto Google” che spiega come la possibilità di reperire informazioni online di ogni genere abbia portato la nostra memoria a una sorta di impigrimento e questo riguarda anche la possibilità di archiviare le informazioni sui dispositivi mobile. L’indagine ha preso in esame un campione di 6.000 utenti di età superiore ai 16 anni e appartenente a 6 Paesi europei, tra cui l’Italia. Per quanto riguarda il nostro Paese, uno dei dati più rilevanti emersi riguarda il fatto che il 38% degli utenti non ricorda a memoria il numero di telefono dei propri figli e il 20% neppure quello dei propri partner o genitori. La percentuale si alza se pensiamo che il 42% non ricorda i numeri del proprio ufficio, il 45% quello di fratelli e sorelle e il 53% quello degli amici. Se si ripensa al passato, la ricerca sottolinea come gli stessi utenti sono però in grado di ricordare perfettamente il numero di casa di quando avevano 10 o 15 anni e il 72% degli stessi lo ha ricordato immediatamente! Il dato confortante è che l’Italia sia il Paese che meglio conserva la propria memoria rispetto agli altri Paesi europei presi in esame. Dall’indagine di Kaspersky Lab si evince che la nostra capacità di conservare informazioni importanti nella nostra memoria è legata al fatto che troppo spesso deleghiamo questa responsabilità ai dispositivi digitali come, per esempio, gli smartphone; infatti, il 40% degli italiani sostiene che i propri smartphone contengono ogni tipo di informazione. A questo fenomeno è stato dato il nome di Digital Amnesia, cioè la volontà di affidarsi in tutto e per tutto ai dispositivi digitali in modo che ricordino per conto nostro tutte le informazioni che vogliamo conservare. Nel caso, poi, che venissero smarriti o compromessi i suddetti dispositivi, non stupisce che il 22% degli intervistati ha affermato che questo fatto li porterebbe nel panico più totale e il 36% degli stessi proverebbe una grande tristezza al pensiero di non poter più accedere a ricordi importanti.

«I dispositivi connessi arricchiscono le nostre vite, ma hanno anche dato vita al fenomeno che ha preso il nome di Digital Amnesia di cui dobbiamo ancora capire le implicazioni a lungo termine sulla nostra memoria – ha dichiarato Morten Lehn, managing director di Kaspersky Lab Italia -. Gli utenti riconoscono che la perdita o la compromissione di queste informazioni preziose non solo costituirebbe un inconveniente, ma sarebbe una grossissima fonte di stress per molti utenti. Kaspersky Lab ha realizzato questa indagine per sensibilizzare gli utenti su quelli che sono i rischi a cui sono esposti i dati e fornire loro gli strumenti necessari per proteggere ciò a cui tengono di più, installando, per esempio, un software per difendere dispositivi e dati da qualsiasi rischio». Analizzato tutto questo, sorprende però scoprire che gli stessi utenti che affidano i propri ricordi e informazioni ai dispositivi digitali non sono abbastanza consapevoli dell’importanza di proteggere adeguatamente gli stessi dispositivi così importanti per le persone. Risulta, infatti, che solo il 43% degli italiani intervistati installa soluzioni di sicurezza IT supplementari sugli smartphone e il 27% su tablet, mentre il 13,5% addirittura non usa nessuna protezione.

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