Segnali molto contraddittori arrivano dai dati recentemente diffusi da IDC e relativi all’andamento delle vendite dei pc tradizionali (desktop, notebook e workstation) riguardanti il primo trimestre del 2019. Il segno inequivocabile, a livello EMEA, è quello meno, dal momento che le unità commercializzate sono scese per il secondo trimestre consecutivo (-2,7% rispetto al primo trimestre del 2018), per complessive 17 milioni di unità. Eppure, i primi tre mesi dell’anno non possono essere considerati del tutto negativi: innanzitutto la decrescita è stata inferiore rispetto a quella del trimestre precedente. Inoltre, l’aspetto significativo è che il segmento business ha registrato un andamento decisamente positivo (+6%), per effetto dei buoni risultati sia dei desktop che dei notebook. Il passo indietro del trimestre, dunque, è da addebitare interamente alla componente consumer, in diminuzione addirittura del -12,6% su base annua. Questo doppio andamento è particolarmente accentuato nel mercato dell’Europa occidentale: il mercato business ha conosciuto una crescita “eccezionale” (+10.7%), anche per effetto della corsa a Windows 10. Il ribasso del mondo consumer (-8,9%), non ha comunque impedito al mercato pc dell’Europa occidentale di crescere complessivamente del +2,8%.
Le difficoltà del mercato consumer, secondo IDC, sono anche determinate da una carenza di CPU a livello globale, che ha inciso negativamente soprattutto sull’andamento delle vendite dei modelli di fascia più bassa. Inoltre, un ulteriore elemento che scompagina una facile lettura dei dati del trimestre è quello relativo all’andamento dei vendor, che mette in luce una netta tendenza al consolidamento: i primi 3 player ormai rappresentano ormai il 68,3% del volume totale del mercato, rispetto al 65,5% del primo trimestre 2018. In cima alla classifica c’è HP, che ha raggiunto una quota di mercato del 28,9%, mentre al secondo si trova Lenovo (inclusa Fujitsu), con una fetta del 24,5% (in aumento dell’1,2% su base annua). Molto positivo il primo trimestre di Dell, in particolare nel segmento business, che le ha permesso di raggiungere una quota di mercato del 14,9% . Fuori dal podio, invece, Acer e Asus, che hanno pagato le difficoltà evidenziate dal mercato consumer.