Il public cloud è destinato a continuare la sua corsa: secondo quanto evidenzia un report recentemente rilasciato da IDC, la spesa globale in questo tipo di servizi è destinata a crescere nei prossimi anni (2015-2019) a un ritmo annuo del +19,4%, vale a dire quasi sei volte i tassi di sviluppo complessivi del mercato IT. Tanto che il giro d’affari del settore aumenterà dai quasi 70 miliardi di dollari del 2015 a più di 141 miliardi di dollari nel 2019, mettendo a segno un vero e proprio raddoppio. Da notare che le stime di IDC sono piuttosto conservative: un’altra società di analisi, Gartner, che applica criteri più estensivi (comprendendo anche la voce del cloud advertinsing, che da sola pesa per circa la metà), stima addirittura che il public cloud abbia già raggiunto nel 2015 un giro d’affari di 175 miliardi di dollari. Entrambe le analisi, però, sono concordi nel delineare una crescita a doppia cifra nel breve periodo.
Tornando all’analisi IDC, la previsione indica che il Software as a Service (SaaS) rimarrà la tipologia dominante, catturando più di due terzi degli investimenti nel cloud pubblico. D’altro canto però, la spesa mondiale in Infrastructure as a Service (IaaS) e Platform as a Service (PaaS) crescerà a un ritmo più veloce, mettendo a segno tassi di crescita – rispettivamente – del +27% e del + 30,6%, rispettivamente. A prescindere da questi tassi, però, quello a cui si assisterà è un cambiamento di portata epocale: entro il 2018, la maggior parte dei fornitori di software avranno completamente spostato le proprie soluzioni verso un modello SaaS / PaaS. Questo significa che molti clienti enterprise, appena saranno chiamati a rinnovare le proprie licenze, si vedranno proporre come prima opzione proprio le soluzioni basate sul cloud. Un fenomeno che, in realtà è già in atto da alcuni anni – basti pensare alle strategie adottate da nomi del calibro di Microsoft e Sap – ma che è insomma destinato a diventare pervasivo. Non a caso le aziende grandi e grandissime saranno il driver primario di crescita dei servizi cloud pubblici in tutto il mondo,spendendo circa 80 miliardi nel 2019.
Tuttavia, le piccole e medie imprese (PMI), vale a dire per IDC le società con meno di 500 dipendenti, continueranno a giocare un ruolo fondamentale, tanto da contribuire a circa il 40% della spesa complessiva nel cloud pubblico. Dal punto di vista dei settori serviti, le aziende di Telecomunicazioni saranno quelle destinate a investire in misura maggiore nel cloud, con un tasso di sviluppo della spesa del + 22 per cento annuo. Gli altri comparti che mostreranno un tasso di crescita superiore al 20 percento sono i media, la PA, l’education, i trasporti.