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Il traffico di rete dei data center cloud quadruplicherà entro il 2017

Lo studio Global Cloud Index di Cisco rivela come i carichi di lavoro di tipo cloud stiano surclassando quelli tradizionali nei centri dati. Il sorpasso si verificherà nel corso del prossimo anno. E la maggior parte del traffico avviene direttamente nei data center, generato dallo storage e dalla produzione e sviluppo in ambienti virtualizzati

Pubblicato il 28 Ott 2013

Redazione TechCompany360

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La terza edizione annuale del rapporto Global Cloud Index (2012 – 2017) ci offre una buona indicazione dei trend di crescita che riguardano l’utilizzo del cloud computing.

La componente di traffico collegata con questi servizi aumenterà di ben 4,5 volte nel quinquennio di osservazione, con una crescita annuale media del 35%. In termini di dati trasferiti dalle reti significherà passare da 1,2 zettabyte (zettabyte equivale a un miliardo di terabyte) del 2012 a 5,3 zettabyte entro il 2017.

Grazie allo sviluppo del cloud, il traffico generato a livello mondiale dai data center potrebbe crescere di tre volte raggiungendo quota 7,7 zettabyte annui entro il 2017. A fine periodo, circa il 17% del traffico del data center sarà generato dagli utenti finali che accedono al cloud per video streaming, attività di collaborazione e altro, oltre che da dispositivi (internet of things).

Il restante traffico, deriverà dagli allineamenti tra i centri dati e da altre attività che servono per tenere in funzione il data center, virtualmente invisibili. Tra queste, c’è il 7% di traffico generato dalla replicazione dei dati, dagli aggiornamenti software e di sistema e ben il 76% di traffico che avviene all’interno del data center, generato dallo storage, dalla produzione e sviluppo in ambienti virtualizzati.

Nel corso dei prossimi cinque anni assisteremo a un aumento della quantità di traffico che è rivolto all’esterno del data center, come risposta alla domanda di nuovi servizi. Per quanto riguarda le aree geografiche, la regione del Medio Oriente e Africa è quella che promette il più alto tasso di crescita del traffico cloud (57% di CAGR), seguita dall’Asia Pacifico (43%) e dall’Europa Centrale e dell’Est (36%).


Le altre osservazioni del Rapporto
Stando ai dati del 2012, l’area geografica Nord-americana è quella che ha generato più traffico cloud di tutte le altre con 469 exabyte annuali, seguita dall’Asia Pacifico (319 exabyte) e dall’Europa Occidentale (225 exabyte).

Il 2014 sarà il primo anno in cui la maggior parte (51%) dei workload nei data center passeranno al cloud, contro il 49% dell’IT tradizionale. Entro il 2017, poco meno di due terzi (63%) dei workload saranno processati da data center in cloud.

La percentuale di workload elaborati da server cloud crescerà dal 6,5% del 2012 al 16,7% del 2017, mentre la percentuale di workload relativi ai server di data center tradizionali non virtualizzati crescerà dall’1,7% del 2012 al 2,3% del 2017.

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