Uno pensa al web e gli viene in mente l’informatica. Ci vede il nerd alla Bill Gates con chip fumanti, occhi guori dalle orbite,incastrati dietro lenti spesse come vetri fonoisolanti. Così si crede che una persona che si occupa di IT possa sapere tutto di web. Sempre d’informatica stiamo parlando, no?
Invece ti accorgi che sono sì parte di una grande famiglia, ma sono cugini, dal grado indefinito, che troppo spesso non si rivolgono nemmeno la parola. Ognuno ha vita propria. Perché se lo guardi bene questo Web, quello di oggi intendo, scopri che non è solo codici, programmazione e ciò che ne risulta.
Cos’è il marketing?
Detta molto semplicemente, il marketing è l’insieme delle strategie che devi attivare per far conoscere e vendere al meglio i tuoi prodotti o servizi. È quella buona abitudine che ti porta a considerare la necessità della strategia al pari della bontà di ciò che metti sul mercato. È il tuo braccio destro. E va ascoltato, coltivato, organizzato. Il marketing è la parola che manca ai tuoi prodotti, l’abito che li rende impeccabili, il mezzo che li porta ovunque tu li voglia far arrivare.
E parlando di marketing, oggi non si può prescindere dal mondo digitale. Per questo, caro IT, cerca di allacciare solidi rapporti con tuo cugino web e di renderli il più frizzanti possibile, perché è l’unica e la miglior scelta consapevole che può aiutarti a fare la differenza.
Dove finisce l’IT e dove inizia il marketing?
E finisce che, navigando, capisci che i cugini non si frequentano, perché l’IT, forse, non sa avvantaggiarsi delle opportunità che il web può offrire.
Eh sì, perché nonostante chi si occupa di ITC e mastica informazione, tecnologia e comunicazione avendo a che fare con il mezzo ogni giorno, non si capisce perché poi, cercando nei più comuni motori di ricerca qualcosa riguardante il settore, ti trovi di fronte sì a siti d’informazione, ma poco proiettati verso lo sfruttamento delle tecnologie e della comunicazione (intesa come strategia).
È un po’ come la storia del calzolaio che se ne va in giro con le scarpe rotte.
La domanda sorge spontanea. Com’è possibile che un’azienda, una realtà che macina avanguardia tecnologica ogni giorno, abbia un sito che non riesce a far trasparire nemmeno una falange di quella grande mano all’innovazione che vende?
Tornando alla nostra domanda prima, quando ci chiediamo cosa sia questo web, possiamo, dobbiamo anzi, allargare di molto il nostro campo visivo e vederlo anche come possibilità di sviluppo, evoluzione e innovazione stessa.
Se prendiamo tutto questo come un percorso logico, il passo successivo è presto fatto.
Il web è opportunità, è comunicazione. Il web è marketing.
Il potere del web non è da sottovalutare. Così come le sue evoluzioni, veloci quanto la tecnologia. Dieci anni fa il classico sito vetrina poteva anche andare bene. L’obiettivo era esserci, farsi trovare, dare informazioni.
Oggi non è più così. Non è giusto pensare che “tanto chi lavora nel nostro settore (IT) non ha bisogno di pizzi e merletti, vuole andare al sodo”. Certo, il sodo deve esserci, ma ciò che lo rende appetibile è come viene presentato.
E poi ci sono i clienti. Sì, loro, quelli che magari non sanno nulla di IT ma vogliono dotarsi delle soluzioni che offri. Questi sono da conquistare, da tener stretti con effetto calamita. Per questo, prima ancora di definire la strategia di marketing che adotterai, pensa sempre a chi ti cerca, a cosa cerca, a cosa vuole il tuo pubblico. Hai molta concorrenza, e poco tempo nel web per conquistare la fiducia.
L’arbitro è il motore di ricerca e il terreno di gioco si fa chiamare SERP (link a https://it.wikipedia.org/wiki/Search_engine_results_page ). Loro sono due amici da conoscere e a cui volere bene. Poi ci sei tu, con il tuo sito. Vorresti non presentarti al meglio?
Elementi grafici e contenuti testuali vincenti non sono un optional. Il tuo target magari non lo sa, ma, anche inconsciamente, sono parametri che sa usare molto bene per scegliere. Semplicità è sempre la parola d’ordine. Chiarezza e il buon vecchio detto “ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa” funziona sempre. Tutto deve essere trovato, visto, valutato. E il contatto deve arrivare.
Ma non finisce qui. Perché il web è anche social e anche qui si apre un mondo. Ma di questo ne parliamo la prossima settimana.
Respiriamo della stessa innovazione che ci muove, usciamo dalle query di Access, dalla formattazione a tabella, dai caratteri in dimensione 6 che anche un falco fa fatica a leggerli. Scegliamo di comunicare di più in termini di qualità e meglio. Non servono muri di testo e informazioni infinite, le spiegazioni dettagliate si possono fare in molti modo più coinvolgenti e creativi. E anche più redditizi. Meglio poco, ma fatto bene e che porti all’obiettivo.
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A venerdì prossimo.