Di pari passo con gli investimenti di importanti nomi dell’IT, la realtà virtuale comincia a fare breccia anche tra i consumatori: è quanto conferma una ricerca della società di analisi CONTEXT. Innanzitutto ben tre intervistati su quattro – perlomeno nel Regno Unito – hanno sentito parlare della tecnologia. Che sembra appassionare non più soltanto gli amanti dei videogiochi: la metà del campione nel Regno Unito (51%) apprezza l’opportunità di sperimentare qualcosa che non penserebbero mai di fare nella vita reale, come ad esempio il paracadutismo. Il 60% sarebbe entusiasta di vedere una partita in modo da essere virtualmente presenti sul campo da gioco.Questa percentuale sale al 65% e al 66% in Francia e in Germania.
Insomma, la capacità della realtà virtuale di trasportare l’utente in un’esperienza altrimenti impossibile è uno dei motivi principali del suo fascino. In linea teorica i consumatori del Regno Unito sarebbero disposti ad acquistare i prodotti più avanzati (e costosi) di realtà virtuale come Sony PlayStation RV ( 18% ) e Oculus Rift ( 10% ), ma in realtà la barriera economica esiste eccome, conferma la ricerca Context. Inoltre, pur essendo a conoscenza del termine e delle sue possibili applicazioni, i consumatori non sono ancora sicuri della loro conoscenze in materia (quasi quattro su cinque).
«Adesso che i consumatori sono consapevoli del termine, spetta a produttori e rivenditori fare conoscere meglio la realtà virtuale. Ora è necessario ulteriore formazione per spiegare perché si meriti il boato che ha generato e perché la gente dovrebbe iniziare a investire. Soprattutto i consumatori devono avere la possibilità di provare gli auricolari per la realtà virtuale», ha dichiarato Adam Simon, Global Managing Director, Retail di CONTEXT. In effetti per il 79% del campione la possibilità di poter effettuare una dimostrazione è un fattore essenziale per decidere dove acquistare un dispositivo di realtà virtuale. Tanto che proprio per questa ragione, secondo Context, i retailer tradizionali, che hanno la possibilità di offrire dimostrazioni e servizi di consulenza, sarebbero nettamente avvantaggiati rispetto ai negozi on line come Amazon.