Il valore di mercato dei sistemi di storage esterni nell’area Emea è precipitato nel terzo trimestre dell’anno, soprattutto per il declino delle soluzioni tradizionali. È quanto mette in evidenza l’ultimo resoconto di IDC: il giro d’affari è infatti sceso del 9,8% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, passando da 1,7 miliardi di dollari a 1,57 miliardi. In difficoltà sono la maggioranza dei top vendor di mercato, tra cui EMC, che resta comunque leader nonostante una diminuzione del fatturato che ha sfiorato i 20 punti percentuali. Male anche IBM (-18,8%), Dell (-13,36%) e NetApp (-5,5%). In controtendenza, invece HP, seconda in assoluto, grazie anche a un buon aumento (+5,6%).
Ma la notizia principale di questa ricerca è che se il valore dei dischi rigidi ha conosciuto il suo ennesimo trimestre di declino (-27% in valore), le soluzioni di tipo flash hanno invece registrato un ottimo sviluppo. In particolare le soluzioni all flash hanno messo a segno nel terzo trimestre un incremento del 75,4% anno su anno, mentre l’hybrid flash si è attestato a un +7%.
Tanto che ormai, nell’area Emea, i sistemi flash hanno superato la soglia del 50% del valore complessivo dello storage esterno. In particolare in Europa occidentale le imprese stanno investendo su questo tipo di tecnologia, garantendo una forte crescita del fatturato dei fornitori ODM. Una tendenza che è spinta dalla necessità dei clienti finali di avere a disposizione delle soluzioni che consentano di risolvere le crescenti sfide in ambito data center.
Nei giorni scorsi la stessa IDC aveva rilasciato i dati sull’andamento del mercato a livello globale, che sostanzialmente ricalcano quelli dell’area Emea: il fatturato complessivo sconta infatti una caduta del 3,3% nel terzo trimestre, a causa della crisi delle soluzioni tradizionali. La tecnologia all flash viaggia invece a un tasso di crescita annuo superiore al 60%.