Tra le Tech Company italiane c’è sempre stata la tentazione di voler andare quasi da sole alla conquista del mercato, contando unicamente sulle proprie forze, anche quando queste erano chiaramente risicate. Più di recente, invece, si sta facendo largo un’idea diversa, fondata sulla collaborazione e sulla possibilità di affiliazione a reti estese, capaci di affrontare al meglio la complessità dell’IT dal punto di vista delle competenze tecniche e non solo. Questa la scommessa che è stata avviata dal distributore s-mart, che ha recentemente dato vita a ZeroUno, una rete italiana di operatori del canale specialisti del dato: l’obiettivo dichiarato è mettere a disposizione del mercato le più alte competenze in materia di recupero, ripristino, decriptazione, protezione e sicurezza.
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La strategia di s-mart
Come racconta a Tech Company Andrea Bettoni, Ceo di s-mart, l’iniziativa è nel solco portata avanti dal distributore in tutti questi anni “Come distributore siamo un po’ atipici, innanzitutto perché come sede, a differenza di altri operatori, siamo a Firenze, che non è certo una città dedita primariamente alle attività industriali. Siamo nati come costola di un rivenditore: la nostra azienda esiste dal 1997 e lo siamo diventati quasi per caso, diventando distributori di un antivirus che si chiamava Norman. Questo brand cercava un partner in Italia: inizialmente siamo stati rivenditori e poi siamo rapidamente diventati distributori perché ci siamo appassionati a questa opportunità. Successivamente le cose sono andate avanti e da 11 anni a questa parte la nostra attività principale è quella di essere dei distributori. Ma, proprio perché siamo nati come rivenditori, abbiamo l’intento di offrire dei nuovi servizi ai nostri partner, andando a proporre quello che cercavamo noi: la tutela del business, il supporto e tutto l’affiancamento possibile”.
Un’ulteriore particolarità di S-Mart è quella di distribuire soluzioni uniche per il mercato nazionale, tipicamente vendor di sicurezza esteri forti nei propri Paesi di origine e desiderosi di espandersi anche in Italia. A questi brand s-mart affianca la distribuzione di piattaforme software proprietarie, appositamente concepite per aiutare le imprese ad essere compliant con il GDPR. Proprio la normativa europea, secondo il distributore, rappresenta un tema da continuare a portare avanti per le Tech Company, proponendo ai propri clienti di andare al di là di un semplice adeguamento per organizzare invece una migliore gestione del dato.
Il tema della formazione
Il suo ecosistema di partner sviluppato nel corso degli anni, composto sia grandi che da piccole realtà, è naturalmente l’interlocutore privilegiato di ZeroUno, che secondo il ceo di s-mart può assicurare numerosi vantaggi, sia dal punto di vista tecnico che commerciale.
“Molti dei servizi che proponiamo attraverso ZeroUno non sono una novità assoluta, ma tipicamente molti rivenditori non li propongono perché gli manca una base di conoscenza adeguata. Ad esempio, noi distribuiamo un prodotto la cancellazione dei dati dai dispositivi dismessi, che è peraltro un obbligo assoluto imposto dal GDPR. Eppure, i reseller che non sono a conoscenza di questo aspetto normativo non ci pensano neppure a proporre ai propri clienti soluzioni di questo tipo. I rivenditori spesso hanno un potenziale notevole che non riescono a esprimere completamente perché gli mancano le conoscenze o la forza lavorativa necessaria”. Questo spiega perché l’aspetto formativo rivesta un ruolo cruciale. Per diventare ‘ZeroUno Point’, ovvero uno dei punti di riferimento nell’erogazione di servizi all’utente finale, il network garantisce un percorso gratuito e certificato di apprendimento altamente qualificato grazie al supporto di importanti player nel settore ICT e consulenze sulle normative legate alla gestione del dato.
Un network di specialisti del dato
Oltre alla formazione, “Abbiamo costruito un portale per promuovere questo network, che consente una creazione automatica della domanda per il partner. Il cliente finale che cerca soluzioni per le proprie necessità è infatti automaticamente indirizzato verso lo Zero Uno Point più vicino. In definitiva il network è una rete di specialisti del dato: noi vogliamo creare una rete di punti dove un cliente finale può rivolgersi per le proprie esigenze in materia e trovare qualcuno che è formato e può dunque garantire un livello di assistenza adeguato”. Il progetto ha riscosso un rapido successo tra le Tech Company italiane: attualmente il network può contare su circa 120 adesioni, non soltanto formali. Questo significa che i singoli point stanno già effettivamente ricevendo formazione e assistenza: “Ai rivenditori piace tanto l’idea della specializzazione offerta da ZeroUno: in questo momento economico sul mercato vince chi ha una competenza. Contiamo di raddoppiare i numeri nel giro di qualche mese, 120 sono tanti ma sono pochi per avere una diffusione capillare del territorio. nazionale”. In ogni caso, il pericolo di cannibalizzazione sarà escluso: ai partner, infatti, viene assicurata l’assegnazione di una propria area geografica e dei clienti di zona provenienti dal portale ZeroUno.