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Cybersecurity a misura di PMI, Questar punta tutto sui rivenditori

Capacità di integrare le soluzioni di brand diversi e servizi di formazione e assistenza tecnica agli MSP anche da remoto. Così il distributore di IT Security si è evoluto negli anni in una vera Tech Company. Parla l’amministratore delegato Giancarlo Mariani

Pubblicato il 23 Set 2020

Giancarlo Mariani, amministratore delegato di Questar

Trasferire sempre più competenze ai rivenditori e ai Managed Service Provider attraverso un’offerta basata sulla conoscenza approfondita delle tecnologie dei vendor e delle esigenze delle imprese, con la capacità di integrare approcci e strumenti complementari per una data protection davvero efficace.

Questar, storico distributore di soluzioni di cybersecurity attivo a livello nazionale, si posiziona esattamente a metà della catena del valore che oggi porta sul mercato, fino all’utente finale, con piattaforme ormai indispensabili per garantire la business continuity.

Con una scelta focalizzata e precisa rispetto ai brand da trattare (al momento sono sei: Acronis, Kaspersky, SolarWinds, Sababa, Syneto e WatchGuard) e un bacino di circa 2 mila rivenditori come clienti sull’intero territorio italiano, Questar mette a frutto l’esperienza maturata in quasi trent’anni di attività per far sì che, al pari delle grandi aziende, anche le PMI abbiano la possibilità di accedere a suite avanzate e implementate in maniera sartoriale sulle specifiche esigenze dei business di taglia più piccola.

“L’evoluzione che ha portato Questar, fondata nel 1993, a ciò che è attualmente ci ha in effetti consentito di conoscere a fondo il mercato e operare una selezione dei partner con la mentalità giusta per affrontare le sfide di oggi”, spiega l’amministratore delegato Giancarlo Mariani. “In qualità di azienda attiva nella localizzazione italiana dei software dei vendor esteri, avevamo un modello di business fondamentalmente basato sulla realizzazione del package per i dischi e sulla fornitura a vari tipi di rivenditori, inclusa la GDO. Attraverso le varie trasformazioni del mercato e del panorama IT siamo diventati col tempo veri e propri specialisti delle soluzioni dei brand che distribuiamo, sviluppando competenze tecniche e avviando programmi di formazione e affiancamento per sostenere, nel quotidiano, la crescita di reseller e MSP”.

Integrare le soluzioni di brand diversi per una cybersecurity multilivello

Per Questar, la data protection è un’espressione da declinare attraverso le varie anime dei brand con cui si è alleata. Si parla quindi di tecniche di protezione perimetrale e di controllo dell’endpoint all’interno della struttura aziendale, di sistemi di backup e disaster recovery, oltre che di piattaforme di alerting che possono essere implementate con l’obiettivo di prevenire le situazioni critiche. “Grazie alla partnership con Sababa Security, siamo per esempio in grado di offrire ai nostri rivenditori la facoltà di monitorare costantemente i loro clienti in modo da estendere il servizio garantito oltre gli orari di ufficio”, dice Mariani. “Merito di una serie di sonde posizionate all’interno dei sistemi aziendali che permettono di analizzare i milioni di log prodotti da server e workstation e di identificare eventuali anomalie durante il loro funzionamento, 24 ore su 24, sette giorni su sette. È questa la nostra forza: favoriamo l’integrazione tra soluzioni di brand diversi, e non solo tra quelle che vivono nativamente su altre. Sababa, come detto, si interfaccia con i sistemi di difesa perimetrale, degli endpoint per analizzare cosa avviene su ciascun processo. La protezione a livello endpoint di Kaspersky può invece essere gestita e ottimizzata tramite la console SolarWinds. È il cliente stesso ad aver bisogno di abbinare soluzioni differenti, che si completano le une con le altre, per adottare fattori di sicurezza multilivello, impostare in modo corretto e calibrato le policy e migliorare costantemente l’accesso ai dati, soprattutto in modalità smart working: noi non facciamo altro che aiutare i rivenditori ad andare incontro a un’esigenza sempre più sentita dal mercato”.

La crescita durante l’emergenza coronavirus

Impossibile a questo punto non fare riferimento al periodo appena trascorso, all’emergenza coronavirus e alle difficoltà che tutte le imprese italiane hanno dovuto affrontare con il lockdown. “Prima di ogni altra cosa vorrei cogliere l’occasione per porgere un ringraziamento. Durante una situazione che ha generato ovunque enorme incertezza ho trovato nei rivenditori grande senso di responsabilità”, confessa Mariani. “Nei mesi scorsi abbiamo contattato la maggior parte dei nostri clienti per capire in che condizioni si trovavano, riscontrando da parte di tutti un impegno considerevole per onorare i pagamenti concordati. I pochi partner che versavano in difficoltà ci hanno avvisato per tempo e abbiamo concordato modalità di pagamento differite”.

In questo contesto tutt’altro che semplice, l’attività di Questar non si è interrotta, anzi ha registrato una crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “Se da una parte abbiamo constatato una contrazione per quanto riguarda alcune trattative, e in particolare su settori particolarmente colpiti dalla crisi, dall’altra abbiamo lavorato tendenzialmente di più, e meglio. Non solo sul piano delle vendite di software, ma anche su quello dei servizi di formazione, condivisione di best practice e risoluzione di problemi tecnici su casi specifici. Il Covid ci ha rallentati sul piano fisico, ma ci ha spinto a incontrare di più i nostri clienti attraverso i canali digitali. E questo, unito alla crescita della domanda di soluzioni per la sicurezza adatte allo smart working, ci ha permesso di incrementare le performance di business”.

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