L’attesissimo evento Apple che si è tenuto ieri a San Francisco non ha deluso le aspettative, anche se le reazioni di analisti e pubblico, più che sul nuovo prodotto destinato a rivoluzionare il mercato dei wereable, si sono concentrate sulla nuova famiglia di portatili MacBook. A stupire in particolare, sono state le dimensioni di questi dispositivi, diventati i Mac più sottili e leggeri di sempre. Ogni componente del nuovo MacBook è stato riprogettato per dar vita a un computer che pesa meno di 1 kg ed è spesso solo 13,1 mm. Tra le altre caratteristiche, il nuovo MacBook ha un display Retina da 12″, una tastiera di dimensioni regolari progettata da Apple, ultra sottile e reattiva, ed è dotato del trackpad Force Touch, che promette di introdurre un nuovo livello di interattività.
Inoltre, come previsto dai rumors degli scorsi mesi, Apple ha varato la rivoluzione della porta unica: la nuova famiglia di MacBook sarà infatti dotata di una sola porta USB-C super compatta che servirà a trasferire dati, uscita video e ricarica, tutto attraverso un unico connettore. Questa rivoluzione – mai provata prima da un altro produttore – dovrebbe essere anche aiutata dalla nuova batteria del Mac, che dovrebbe garantire un’autonomia addirittura di un giorno. Come da tradizione Apple c’è una grande attenzione al design: il MacBook è infatti disponibile in tre diverse finiture in alluminio (oro, argento e grigio siderale). Il prezzo? A partire da 1299 dollari, con il prodotto che dovrebbe essere disponibile tra un mese (In Italia probabilmente tra due mesi).
All’evento di San Francisco Apple ha presentato l’atteso Apple Watch, definito dal numero uno della compagnia, Tim Cook, come “il dispositivo più personale che abbiamo mai creato” e “il più avanzato orologio mai ideato”. Sostanzialmente, da un punto di vista tecnico sono state confermate le anticipazioni della vigilia: sostanzialmente l’Apple Watch si ritrova a essere dipendente dall’IPhone per il suo funzionamento (è necessario un accoppiamento tramite Bluetooth). Cosa permette allora di fare? In pratica consente di effettuare tutta una serie di operazioni senza essere costretti a prendere in mano un iPhone: dunque leggere mail, rispondere a telefonate, inviare Sms, ecc.
Ovviamente poi ci sono le App, che dovrebbero rappresentare il vero valore aggiunto di questo dispositivo: dunque applicazioni per il fitness, per la salute, il lavoro e quant’altro. La funzione che potrebbe potenzialmente riscuotere più successo – soprattutto nel lungo termine – è ovviamente Apple Pay, ossia la possibilità di effettuare pagamenti semplicemente avvicinando l’orologio intelligente alla cassa. Una possibilità che oggi è già accettata da 700.000 negozi negli Usa e che Apple spera ovviamente possa diventare sempre più pervasiva. Nei giorni scorsi, ad esempio è stato annunciato un importante accordo con Coca-Cola, che permetterà l’utilizzo di Apple Pay in circa 100.000 distributori automatici della celebre bevanda. Altra particolarità è che il wereable marchiato Apple sarà venduto in una serie di varianti, alcune delle quali strizzano l’occhio al mercato del lusso. Il modello Apple Watch Sport, basato su alluminio, costerà 349 dollari nella misura 38 millimetri e 399 dollari per 42 millimetri. Il Regular Apple Watch, seconda variante con base in acciaio trattato, costerà da 549 dollari fino a 1.099 dollari. Infine, l’Apple Watch Edition con cassa in oro costerà 10mila dollari. L’autonomia della batteria sarà di 18 ore, ovvero un giorno intero di attività se si escludono le ore di sonno. Basteranno tutte queste funzioni a convincere i consumatori all’acquisto? Le previsioni di S&P Capital IQ, sono incoraggianti e parlano di circa 10 milioni di Apple Watch venduti già nel 2015. Infine, a San Francisco è stato dato un annuncio molto importante, soprattutto pensando ai rumors dei giorni scorsi che ipotizzavano un ingresso diretto nel mercato da parte della casa di Cupertino: Apple CarPlay, la soluzione rilasciata un anno fa e capace di integrare l’iPhone con la strumentazione a bordo delle vetture, sarà disponibile su 40 modelli di auto già entro il 2015, tra cui quelle dei principali costruttori a livello mondiale. Insomma Apple, che ha da poco sfondato la barriera dei 700 miliardi di dollari di capitalizzazione, punta con questi annunci a consolidare ulteriormente la propria posizione di leadership nell’innovazione digitale.