L'EVENTO

Ibm Ecosystem Summit 2022, creatività al centro del futuro digitale

L’Ad Stefano Rebattoni: “L’innovazione tecnologica è diventata mainstream, da centro di costo a leva di competitività. Insieme a digitale e sostenibilità sarà una priorità per qualunque governo uscirà dalle elezioni”.

Pubblicato il 14 Set 2022

Antonello Salerno

ibm ecosystem summit

Un esempio di ecosistema che funziona al meglio delle proprie possibilità? Fabrizio Saltalippi, director ecosystem di Ibm Technology Italia non ha dubbi: è quello di una squadra vincente di pallavolo, dove ogni giocatore in campo ha un ruolo e caratteristiche diverse, e dove tutti contribuiscono al meglio delle proprie competenze e potenzialità al risultato finale del team. Si apre così con le immagini dell’ultimo punto della finale dei mondiali di pallavolo maschile in Polonia e Slovenia, che si sono conclusi l’11 settembre con il trionfo della nazionale italiana allenata da Fefè De Giorgi, l’appuntamento 2022 con l’Ecosystem summit di Ibm, che anticipa di un giorno la data romana del “Think”, sempre nella cornice della Galleria nazionale d’arte moderna. La seconda gamba del messaggio che Ibm lancia ai propri partner, oltre all’importanza della collaborazione nella direzione dell’innovazione, riguarda la creatività, come sottolinea nel suo intervento Jonathan Adashek, Chief communication officer & senior Vp Marketing and communication della multinazionale. “Let’s create” è il claim dell’appuntamento in inglese, che in italiano diventa “creiamo insieme” e, nella versione più lunga, “creiamo insieme l’innovazione che fa la differenza”.

I nuovi server LinuxOne Emperor 4

L’appuntamento romano è stato anche l’occasione per presentare ai partner di Ibm le potenzialità della nuova generazione dei server LinuxOne, Emperor 4, che fa della sostenibilità e delle alte prestazioni le proprie caratteristiche principali. E’ in grado infatti di ridurre il consumo energetico del 75%, lo spazio occupato dal data center del 50% e l’impronta di Co2 di oltre 850 tonnellate l’anno a parità di carichi di lavoro rispetto ai server x86.

Rebattoni: “Digitale, innovazione e sostenibilità pioritarie per qualunque governo”

“Per affrontare le incertezze e le sfide che ci troviamo di fronte in questo momento storico – afferma nel suo intervento conclusivo Stefano Rebattoni, amministratore delegato di Ibm Italia – la soluzione è abbracciare la rivoluzione digitale. L’innovazione tecnologica oggi è diventata mainstream, da centro di costo è diventata driver di business, di efficienza e di ottimizzazione, una leva di competitività per le aziende e la pubblica amministrazione. Digitale, innovazione e sostenibilità saranno concetti prioritari per qualunque governo scaturirà dalle elezioni che sono alle porte. La creatività ci aiuta a utilizzare il digitale per il reale, per indirizzare sfide e problemi concreti e attuali”. Poi l’appello ai partner: “La grande opportunità che abbiamo di fronte è di giocare un ruolo fondamentale a supporto del sistema paese: digitale, innovazione e sostenibilità saranno priorità per qualunque governo uscirà dalle elezioni. Noi mettiamo a disposizione le tecnologie, a voi chiediamo di puntare sulle competenze, demandando ben il 70% del mercato al nostro sistema di partner”.

Barisoni: “Non è una crisi, è una rivoluzione”

Ad aprire l’appuntamento dell’Ecosystem Summit 2022 di Ibm è stato l’intervento di Sebastiano Barisoni, vicedirettore esecutivo di Radio24, del gruppo sole24ore, che ha dimostrato come quella in corso non sia una semplice crisi economica, ma una rivoluzione caratterizzata dal fatto di essere irreversibile, generalizzata e dagli esiti imprevedibili. Un passaggio di cambiamento profondo determinato non in generale dal digitale, la ma dalla rete, da Internet, e dalla nuova centralità acquisita dai consumatori. “Per la prima volta nella storia il compratore-cliente – spiega Barisoni – ha la possibilità di confrontare l’offerta di beni e servizi su scala globale prima di acquisirli, a prescindere da dove si trova. Questo comporta la distruzione del senso dei luoghi, perché non esiste più differenza tra chi è in una grande città e chi in un posto più isolato, e ribaltamento del rapporto di forza tra chi offre un bene e chi lo compra”. Per affrontare questa situazione, in cui l’unica possibilità è navigare a vista, Barisoni individua però alcuni cardini che possono aiutare le aziende a trarre il meglio dalla rivoluzione digitale, in primis l’impegno a creare un valore aggiunto che nessun algoritmo è in grado di sviluppare, quello che soltanto l’empatia può portare nella consulenza, valorizzando così il fattore umano nei rapporti con i partner e con i clienti.

Floridi: “La vera sfida è la governance del digitale”

A portare il proprio punto di vista all’Ecosystem Summit 2022 di Ibm interviene anche il filosofo Luciano Floridi, professore ordinario di filosofia ed etica dell’informazione alla Oxford University: “La vera sfida non è più l’innovazione tecnologica, ma la governance del digitale”, spiega, sottolineando che per affrontare problemi complessi come quelli posti dall’innovazione tecnologica serve un perfetto equilibrio di tre “C”: collaborazione, coordinamento e cooperazione, che devono essere gestite all’interno di un progetto complessivo ben definito, con una governance chiara. Si tratta di uscire, in estrema sintesi da un paradosso: se da una parte infatti le nuove tecnologie aprono la strada a una serie di applicazioni innovative e di possibilità di crescita, questa prospettiva rafforza di contro la consapevolezza illusoria di ogni player del sistema di poter farcela da solo a superare le difficoltà. “Ma per far ripartire una macchina bloccata non basta mai una persona sola – sottolinea Floridi – c’è sempre bisogno dell’intervento di più persone che soltanto insieme fanno superare a quel mezzo la soglia per poter rimettersi in moto. Ogni sforzo al di sotto di quella soglia si rivelerà inutile”. “Oggi il digitale non è la ciliegina, è la torta – aggiunge – e questa consapevolezza fatica ancora a farsi strada in molte aziende e nella politica”.

In conclusione, oggi esiste “l’opportunità per tutti disegnare sistemi complessi con tecnologie straordinarie, con una potenza di trasformazione unica. Un’opportunità che è anche una necessità, perché ci sono problemi a gande tasso di complessità da risolvere, e che è collegata a una grande responsabilità che abbiamo rispetto al futuro”.

Le storie di sucesso

All’appuntamento romano Ibm ha presentato anche alcune storie di successo, in cui è evidente l’importanza della collaborazione per mettere in campo soluzioni innovative. Nel campo dei nuovi server LinuxOne a salire sul palco è stato – invitato da Francesco Casa, Vp Zstack di Ibm technology Italy – Fabio Molinari, Datacenter, Networking and Tc Manager di Gruppo Boero, società specializzata in prodotti vernicianti per l’edilizia e la nautica, che conta su circa 300 dipendenti e 100 milioni di fatturato annuo, distribuiti tra le quattro sedi in Italia e le due in Francia. Il passaggio a LinuxOne, realizzato in collaborazione con Delphis Informatica, ha significato per Boero – spiega Molinari – una riduzione del 70% dei costi, un aumento delle performance del 30% e un -20% di consumi energetici.

A illustrare ai presenti le caratteristiche della loro collaborazione con la Federazione Italiana Tabaccai sulla cybersecurity sono stati Maurizio Tufo, ceo Infordata, e Luigi Maracino, general manager di cybersecurity Atlantica, per un progetto realizzato su public cloud Ibm. Si tratta, in sostanza, di una soluzione gestita che consente alla federazione di per avere visibilità in un’unica dashboard su cosa accade in azienda nel campo della cybersecurity, con la possibilità di intervenire in tempo reale per mitigare i danni o prevenire ogni genere di attacco.

Per un cliente di primo piano che gestisce asset infrastrutturali, e che vuole innovarne la gestione, hanno realizzato il loro progetto Accenture e Omninecs. A raccontarlo sono stati la ceo di Omninecs, Barbara Alberici, e Marco Di Stefano, responsabile della practice dell’intelligent asset management di Accenture, Industry-X.

La premiazione del primo round di Ibm Techchallenge22

A concludere l’appuntamento dell’Ecocsystem Summit la premiazione dei vincitori della prima tappa dell’Ibm TechChallenge22, concorso a premi di Ibm Italia aperto a partner e start up iscritti al programma Ibm PartnerWorld, ideato per riconoscere il lavoro dei Business Partner che abbiano realizzato soluzioni innovative allineate a 5 tematiche strategiche di trasformazione tecnologica nel campo “Modernize e Infrastructure” e “Predict, Secure e Automate”

I vincitori si aggiudicano uno uno Study Tour per due persone della durata di 8 giorni, presso tre laboratori di ricerca IBM negli Stati Uniti durante la primavera del 2023(il Thomas J. Watson Research Center di York Town, l’Ibm Systems a Rochester e l’Ibm Research di Almaden, nella San Jose Silicon Valley). A questo si aggiunge il sostegno tecnologico per lo sviluppo delle soluzioni vincenti, grazie all’affiancamento di un partner technical specialist Ibm.

Ad aggiudicarsi la prima tapa del contest sono stati Analytics Network  con il progetto  Hypercare, applicazione di Intelligenza Artificiale al servizio del customer care, ed HrCoffee, grazie a Hrcoffee People Analytics Platform, soluzione dotata di intelligenza artificiale nata per migliorare l’esperienza professionale dei lavoratori dipendenti.

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