IOT, Big Data, Cloud, Bring your own device… rivoluzioni vere, concrete, reali che, prima di essere semplici acronimi o messaggi ad alta base di marketing, sono venti potenti che stanno scuotendo il modo di vivere e lavorare di imprese, manager, famiglie, privati…
Venti che, come comune denominatore hanno un cuore, un motore che spinge dati e informazioni critiche sempre più a digitalizzarsi e ad essere condivisi in tempo reale su reti e coordinate spazio temporali difficilissime da controllare e gestire.
Eccolo quindi il tema della sicurezza, della protezione efficace delle nostre informazioni e delle nostre stesse identità anche al tempo della rivoluzione digitale. Un tema sul quale da tempo una società come Fortinet ha scommesso pesante, una scommessa che, proprio in questa seconda parte dell’anno ha conosciuto un rilancio poderoso grazie al successo degli attesi SecurityDay 2016. Due eventi per due tappe e due città chiave nello scacchiere italiano come Milano e Roma. Due eventi che hanno chiamato a raccolta oltre 500 tra Cio, IT Manager e System Integrator, tutti attirati dalla sfida che il vendor ha voluto lanciare sul mercato: esiste un modo, una strada, una soluzione signola per gestire semplicemente la sicurezza di infrastrutture IOT, Cloud, soluzioni BigData e di tutte le Reti che le alimentano?
La risposta del Fabric
«La risposta c’è ed è anche al centro della nostra strategia tecnologica e commerciale – racconta Antonio Madoglio, System Engineering Manager Fortinet Italia e protagonista di due seguitissime presentazioni – si tratta del Security Fabric. Più che una tecnologia parliamo di una visione che guida lo sviluppo e l’integrazione tra le nostre soluzioni di sicurezza. Una visione e una tecnologia che punta a ottimizzare la gestione dei sistemi di sicurezza e massimizzare ovviamente il livello di protezione attraverso un unico sistema di orchestrazione. Un sistema che è in grado di unire il meglio della “local intelligence”, e della capacità di rilevare attacchi in azienda, con la Global Intelligence che è il motore di aggiornamento e rilevamento che alimenta a livello mondiale tutti i device che i nostri clienti hanno installato presso le loro reti».
Una sfida complessa ma anche centrale alla luce delle evoluzioni in atto, «Verissimo – spiega Madoglio -, la digitalizzazione continua a ridefinire il business, mentre trend tecnologici quali IoT e cloud computing stanno facendo sfumare il concetto di confini della rete. Sfortunatamente, molte aziende continuano ad affidarsi a strategie di sicurezza sviluppate decenni fa, che non riescono più a tenere il passo del business odierno. A differenza di piattaforme non integrate a livello di gestione, il Security Fabric
abbina hardware e software altamente sofisticati, rendendo possibile una comunicazione diretta tra le soluzioni per una risposta rapida e unificata alle minacce».
Un’eccellenza italiana
Una sfida complessa, una risposta ambiziosa e una missione, quella di “scaricarla” su un territorio e un mercato difficile come quello italiano. Un mercato sul quale però da anni Fortinet macina record di crescita grazie ad un canale di vendita molto radicato localmente e ad una strategia precisa. «Sono anni che stiamo portando avanti il concetto di incontro e confronto costante con partner e clienti finali. Un concetto che, non a caso, è anche la chiave di volta di questi due eventi di cosi grade successo – racconta Filippo Monticelli, Regional Director Fortinet Italia -. Con il canale e con i clienti finali è fondamentale avere un approccio dedicato, sono tantissime le varianti territoriali che, soprattutto in Italia, influiscono in maniera decisiva sul mercato, le aspettative, sui linguaggi necessari e sulle modalità di portare la sicurezza in azienda. Non a caso la decisione di sviluppare due eventi, uno a Milano e uno a Roma
In parallelo con questo approccio dedicato c’è poi la spinta forte sull’innovazione, sulla ricerca e lo sviluppo ai quali dedichiamo buona parte dei nostri utili».
La forza del canale
Verticalità, capillarità, dialogo sono dunque le stelle polari di Fortinet e, inevitabilmente, di tutto il suo folto ecosistema di partner capace di garantire una simile copertura.
«Fortinet opera su tutti i settori di mercato e per questo, nel tempo, ha costruito e sviluppato un ecosistema di partner molto eterogeno – spiega infatti Cesare Radaelli, Director Channel Account Fortinet Italia – abbiamo a bordo partner specializzati su territori specifici, sull’SMB ma anche molte realtà di dimensioni sempre crescenti che hanno un focus maggiore sul mondo enterprise, sulla Pubblica Amministrazione… Mondi diversi che chiedono supporti diversi, dalla comprensione dell’offerta fino alle progettazioni più articolate, la componente legale… In questo momento ci troviamo davanti ad una clientela che spinge con forza sull’innovazione, lato vendor e partner è necessario colmare e azzerare le distanze lavorando con forza crescente sulle competenze e sulle relazioni. Solo in questo modo, oltre all’innovazione è poi possibile inserire l’altrettanto cruciale tema della percezione del rischio e della necessità di controllare i processi e i dati»