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TeamSystem alla guida della Digital Transformation

Alla 37a edizione della propria convention, la software house pesarese spinge i partner a diventare fornitori digitali per adeguare l’offerta alle esigenze dei clienti. Pronto un Cloud Store e nuovi strumenti a supporto del canale. Con il beneplacito di Microsoft

Pubblicato il 24 Mar 2016

Gianluigi Torchiani

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da Stefano Matera, indirect channel manager di TeamSystem
Stefano Matera, indirect channel manager di TeamSystem

Non poteva esimersi dal porre la “digital transformation” come payoff della 37° edizione del proprio evento annuale TeamSystem, la software house pesarese che ha riunito a Rimini 1.400 tra partner, commerciali e tecnologici, e clienti. Trasformazione digitale da proporre ai clienti, ma che coinvolge in prima persona anche TeamSystem stessa e il suo canale, pronti a veicolare un’offerta cloud in affiancamento a quella più tradizionale. Una due-giorni aperta da Stefano Matera, indirect channel manager di TeamSystem, che ha spronato la platea a costruire una nuova offerta basata sulle esigenze reali del cliente: «I clienti hanno sempre più la possibilità di interfacciarsi con noi, e saranno sempre più coinvolti nella definizione del nostro business, per definire insieme il percorso che li porterà verso quella digital transformation che permetterà loro di affrontare le sfide dei mercati odierni».

Clienti che, certamente, sono da sempre stati al centro delle attenzioni della software house ma, come ammette Federico Leproux, presidente e amministratore delegato di TeamSystem «Avveniva attraverso un sistema gerarchico, che invece oggi vogliamo rovesciare, ponendo il cliente al centro di un sistema interconnesso e complesso, dove il successo dipende dalla cooperazione dell’intero sistema, in un rapporto di vera e propria partnership. E non di cliente-fornitore».

E TeamSystem si fregia di avere i numeri adatti per proporsi come partner affidabile, con i suoi 37 anni di esperienza nel mercato delle aziende e dei professionisti, 220.000 clienti attuali, 260 milioni di euro di ricavi nell’ultimo esercizio, in crescita del 9,2% rispetto al precedente, e con una rete di partner sul territorio che conta 600 realtà. Certo è che per proporre di cavalcare il digitale, bisogna essere concreti e allineati con le esigenze di business delle aziende: «La digitalizzazione non è una strada a senso unico, non è esclusiva, ma può convivere con il tradizionale – avverte Leproux -, e non è vero che essere digitali comporti automazione istantanea ed escluda il supporto. Così il cloud, che è molto più vicino di quanto si pensi, e che può essere affrontato per gradi e selettivamente solo per ciò che conviene».

Federico Leproux, presidente e amministratore delegato di TeamSystem

Il digitale di TeamSystem è un concetto concreto, sinonimo di interconnessione tra i vari sistemi, tra clienti, PA, fornitori, l’evoluzione naturale di un sistema che nasce come automazione dei processi interni all’azienda e che oggi consente di connetterla con il mondo esterno. «Questo è il momento adatto – prosegue il presidente -, cogliendo lo stimolo che arriva dalle stesse Istituzioni, che sulla digitalizzazione si stanno muovendo, a partire dalla fatturazione elettronica, nel percorso verso l’Italia Digitale. Adesso si è arrivati al momento di passare dalla teoria all’azione». Concretezza che TeamSystem mostra attraverso una declinazione digitale della propria offerta, proponendo strumenti di collaboration, di fatturazione elettronica, o di operazioni bancarie, resa possibile anche da interessanti acquisizioni di aziende cloud ready specializzate nei vari ambiti, come E-Conomic, Danea, Fattureincloud.it, consentendo di fatto di portarsi nel team alte competenze native sul cloud . Creando una “open platform”, integrabile in ciò che il cliente ha già in casa, anche di terze parti. Un sistema cloud ready, senza vincolare nessuno, che consenta di portare in cloud ciò che più conviene, per una trasformazione che sia graduale.

Si tratta di concetti ampiamente condivisi da Microsoft, con cui la software house di Pesaro ha un accordo ormai al secondo anno per lo sviluppo su Azure, e ribaditi dal suo AD italiano Carlo Purassanta: «La trasformazione digitale non deve creare ansia, ma dare opportunità. La digitalizzazione ormai sta già condizionando la nostra vita, con un’ampia offerta di servizi, e non di prodotti, che ottimizzano i tempi e il lavoro delle persone. Microsoft cavalca e guida questi trend, con l’ambizione di reinventare il personal computing con nuovi servizi, reinventare la produttività e i processi di business delle aziende e, infine, creando una piattaforma intelligente di cloud. Non si tratta di futuro, ma di attualità: già oggi i nostri dispositivi mobile crescono del 70%, il cloud Azure cresce del 140% l’anno e il CRM online del 300%».

Un quadro del mercato dove TeamSystem intravvede ampi spazi di manovra, disponendo, rispetto ai competitor, di un’offerta tradizionale che si completa con una proposizione online. «Siamo forti di una base installata enorme e di un’alta percezione da parte del mercato – interviene Stefano Matera -. E su questi plus stiamo creando un nuovo modello di canale per avere più efficacia ed efficienza per essere più attrattivi. Abbiamo investito molto in risorse per supportare i partner e dare strumenti di vendita, piani di comunicazione, marketing, persone a supporto, formazione. E con MySupport stiamo alzando di molto il livello di aiuti al canale. Il business digitale rappresenta ricavi aggiuntivi, che prima erano ad appannaggio di altri settori, come l’archiviazione, la telefonia, l’hardware, esigenze che oggi vengono pienamente soddisfatte dalla nostra offerta, che comprende il digitale e che risponde sempre più alle nuove esigenze dei clienti, ossia: risparmiare tempi e costi, digitalizzare i processi e avere visibilità sul Web».

Strumenti che consentono al canale di proporre un’offrire digitale con la protezione della base clienti, con il riconoscimento delle royalties, con sistemi di ticketing, e con una fatturazione che parte con il logo del partner stesso in automatico. I partner possono verificare cosa hanno o non hanno ancor comprato i clienti, con un controllo preciso di come potere sviluppare il proprio business. «Ma per diventare partner digitale bisogna muoversi in fretta – avverte Matera -, seguire il nostro programma di go-to-digital, posizionando già subito l’offerta digitale, personalizzare i prodotti, e diventare capaci di offrire soluzioni e servizi digitalizzati ai clienti. Chi non parte oggi non parte più».

La finestra cloud verso i clienti sarà il TeamSystem Store, che comprenderà le soluzioni di e-commerce e CRM, oltre ai prodotti per la semplificazione della produttività e quelli dell’organizzazione dello studio professionale. «Non un semplice sito di vendite – sottolinea Matera, ma una vera piattaforma digitale front-back a servizio del software partner che misura anche le performance di vendita dei partner grazie a fattureincloud.it. Con una dashboard fruibile da ogni device per misurare tutto, anche le provvigioni maturate».

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