Formazione

Anitec-Assinform con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale per colmare il gap di competenze ICT

L’Associazione Italiana per l’ICT ha lanciato la piattaforma online “Formati con NOI” in collaborazione con il DTD della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il sostegno di Confindustria. Un progetto che unisce alta formazione specialistica e concrete opportunità professionali

Pubblicato il 11 Ott 2022

Claudia Costa

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Dare un contributo concreto e visibile all’azione che il Governo ha impostato, a partire dalla definizione e attuazione delle tante misure per la digitalizzazione previste dal PNRR, per affrontare il gap di competenze digitali e specialistiche ICT nel nostro paese. È questo l’obiettivo che ha spinto Anitec-Assinform – l’Associazione Italiana per l’Information and Communication Technology (ICT) aderente a Confindustria e socio fondatore della Federazione Confindustria Digitale – a realizzare la piattaforma online “Formati con NOI” in collaborazione con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il sostegno di Confindustria. 

“Con questa piattaforma aggiungiamo un altro tassello al lavoro sulle competenze digitali, che è una delle priorità della strategia per la transizione digitale – ha dichiarato il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao – Il nostro auspicio è che diventi una best practice per aiutare le aziende a trovare e formare le professionalità di cui hanno più bisogno, offrendo a tutti maggiori opportunità di crescita”.

ICT: le figure più richieste e i corsi di formazione 

“Formati con Noi” – linkabile sul nuovo sito Anitec-Assinform – individua i 16 profili professionali ICT più richiesti dal mercato (individuati sulla base dell’analisi condotta dal Centro studi Anitec-Assinform a partire dai dati dell’Osservatorio Competenze Digitali) e mette a sistema le iniziative di formazione delle aziende associate fornendo un “punto di accesso unico”, strutturato e interrogabile.  

Per ciascun profilo (developer, mobile application developer, big data specialist, digital media specialist, systems analyst, cloud specialist, enterprise architect, test specialist, data specialist, information security specialist, data base admin, devOps expert, network specialist, data scientist, web data scientist, information security manager) saranno presenti: una descrizione delle caratteristiche e dei requisiti minimi richiesti dalle imprese; i corsi di formazione collegati e le opportunità di lavoro oggi disponibili presso le aziende del settore. 

“Questa è un’iniziativa di particolare rilevanza per tutto il nostro paese. Le competenze digitali sono un asset straordinario per le imprese e le pubbliche amministrazioni – ha detto Agostino Santoni, Vice Presidente per il Digitale di Confindustria – Questo deve essere l’inizio di un grande progetto che mette al centro le persone e la fattiva collaborazione tra pubblico e privato. Il digitale è un grande acceleratore di produttività e competitività. Un plauso a tutte le aziende che da tanti anni investono sul capitale umano in Italia”. 

La scarsa disponibilità di competenze ICT rallenta la digital transformation

La piattaforma di Anitec-Assinform dedicata all’ecosistema ICT, nata grazie al lavoro svolto in stretta sinergia con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, è finalizzata a: far conoscere al pubblico i programmi di formazione relativi alle competenze specialistiche ICT erogati dalle aziende associate; mettere in evidenza le opportunità di lavoro oggi disponibili nel mondo ICT; fornire supporto a tutte le persone interessate ad acquisire nuove competenze. 

D’altronde, l’ultimo Digital Economy and Society Index (DESI) 2022 mostra che, se da un lato l’Italia migliora la propria posizione salendo al 18° posto sui 27 paesi europei, dall’altro presenta ancora forti carenze alla voce relativa alla diffusione di competenze digitali di base e avanzate. Un dato che anche l’ultimo Osservatorio sulle competenze digitali 2021 – realizzato da Anitec-Assinform insieme ad Aica, Assintel e Assinter Italia – ha confermato, mostrando come nel primo semestre 2021 fossero oltre 51.700 posizioni aperte per figure professionali nel mondo ICT solo considerando gli annunci via web. 

Proprio la scarsa disponibilità di competenze specialistiche ICT – su cui si concentra la Piattaforma – rappresenta un elemento di debolezza che rischia di rallentare la trasformazione digitale del paese. A essere penalizzati sono, in particolare, i giovani e i giovanissimi, con il rischio di ampliare i già significativi divari sociali, generazionali e territoriali. La piattaforma sarà aggiornata regolarmente con i corsi e le posizioni aperte presso le imprese. 

“La piattaforma per le competenze ICT progettata da Anitec-Assinform è la dimostrazione di come le associazioni del sistema Confindustria abbiano a cuore la formazione del capitale umano e rispondano concretamente al mismatch tra domanda e offerta di competenze – ha sottolineato Giovanni Brugnoli, Vice Presidente per il Capitale Umano di Confindustria – I profili ICT sono sempre più ricercati nel Paese, da imprese di tutti i settori, ed era necessario uno strumento che permettesse di chiarirne e divulgarne le caratteristiche. Uno strumento che sia a disposizione di tutti, penso in particolare ai giovani studenti e alle loro famiglie, che hanno sempre più bisogno di un buon orientamento”. 

Brugnoli osserva che il tema del digitale – soprattutto a partire dal momento pandemico che ha funto da acceleratore – sta intercettando il cambiamento nelle imprese che ora più che mai richiedono una preparazione diversa e orientata al digitale. Per questo, il digitale va integrato nella formazione, dall’istruzione primaria al post diploma, perché “come sistema imprenditoriale non possiamo avere un pipe line di ingresso troppo lontana a livello di digitalizzazione”. Come Confindustria, continua Brugnoli “stiamo stimolando la scuola nell’accezione più ampia a stringere una partnership con il mondo imprenditoriale per far percepire i cambiamenti in atto nelle imprese. In questo momento siamo in un kick off di un nuovo umanesimo industriale che passa attraverso la digitalizzazione”.

Se la produttività dipende dalla digitalizzazione, questa è alimentata dalle competenze 

Marco Gay, Presidente di Anitec-Assinform, ha così commentato: “La difficile fase congiunturale in cui ci troviamo – tra guerra e crisi energetica ed economica – impone di accelerare l’attuazione delle misure e delle riforme del PNRR, puntando sull’innovazione digitale per migliorare la produttività e sostenere l’occupazione. Nel Rapporto Il digitale in Italia 2022, pubblicato lo scorso luglio, abbiamo ipotizzato una crescita media del mercato digitale del 5% nei prossimi tre anni (2023-2025) basata sull’ipotesi di un minore impatto della crisi energetica e internazionale e sull’ampio impiego delle risorse previste dal PNRR per la digitalizzazione. Numeri che dovranno essere confermati, ma resta il ruolo fondamentale delle nuove tecnologie per mettere le imprese nella condizione di ridurre l’impatto della crisi. Perché ciò accada servono competenze adeguate e la collaborazione di tutti gli attori del mercato. 

Per questo con la nuova piattaforma, grazie al contributo delle nostre imprese e all’importante lavoro svolto con il Governo per la costruzione dei profili e dei corsi, abbiamo voluto dare un contributo concreto, mettendo a disposizione conoscenze e competenze e contribuire alla formazione e alle attività di upskilling e reskilling, soprattutto di giovani e giovanissimi. È un impegno che intendiamo portare avanti con determinazione in un’ottica di collaborazione pubblico-privato e verso il quale garantiremo il massimo del nostro impegno”.

Anitec-Assinform: l’importanza dell’inclusività sociale

Maria Rita Fiasco, Vice Presidente Anitec-Assinform con deleghe a skills per la crescita d’impresa e politiche di genere, attenziona al fatto che il titolo della piattaforma “Formati con noi” è nell’accezione dell’inclusione sociale. “Stiamo vivendo un momento drammatico e oggi ancor più che mai, dobbiamo dare opportunità vincenti ai nostri studenti, quanto ai lavoratori, nell’ottica del lifelong learning, avendo a mente l’importanza di imparare in maniera verticale e trasversale in tutto l’arco della propria vita. Formati con noi, è formati insieme a noi nella visione di un settore industriale che mentre trasforma se stesso, trasforma anche l’ambiente che lo circonda. Non ci possiamo permettere di avere il 34% dei NEET nella fascia 25-29 anni. Abbiamo bisogno di portare più giovani laddove il lavoro c’è. E poi investire nell’arricchimento continuo del portafoglio delle competenze dei lavoratori”.

Fiasco sottolinea la duplice valenza della piattaforma: da un lato, quella di rendere noti 16 profili ICT specialistici ricercati, descritti, normalizzati e comprensibili sia per il recruiting che per la formazione; dall’altro, quella di associare a queste figure ai percorsi formativi che le aziende mettono a disposizione. Molto importante è anche l’opportunità di poter visualizzare la quantità di posti richiesti, che anche se storicizzata al 2021 mette sotto gli occhi un elemento tangibile che coincide con la quantità di figure ricercate nel mercato ICT. “La forza del numero è sorprendente soprattutto quando si va a fare un’azione di orientamento” conclude Fiasco.

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