Quanto può rendere un investimento nelle certificazioni informatiche? È la domanda che tutti i professionisti del settore si fanno quando gli si prospetta l’idea o l’opportunità di perfezionare le proprie competenze. Ma su quali è più remunerativo puntare? A fare un po’ di conti ci ha pensato, come ogni anno, la società Global Knwoledge, che ha messo in fila le certificazioni che garantiscono un migliore salario, sulla base di una ricerca condotta tra oltre 10.000 professionisti. Da rilevare che sei di queste specializzazioni sono nell’area della sicurezza, tre nell’area della virtualizzazione e del cloud computing, tre nel business e altre tre nel networking. I numeri riferiti da Global Knowledge, ovviamente sono da prendere con le pinze o, meglio, andrebbero parametrati alla realtà della situazione italiana, dove gli stipendi sono decisamente inferiori rispetto al mondo anglosassone, a parte poche eccezioni. Basti pensare che in media, i professionisti in possesso delle prime 13 certificazioni censite dalla società americana vantano stipendi superiori ai 100.000 dollari annui. Forse un po’ troppo per il nostro Paese.
Ma vediamo più nel dettaglio le specializzazioni selezionate dall’indagine. Quella in assoluto più remunerativa è ritenuta la AWS Certified Solutions Architect – Associate, che in buona sostanza permette di dotarsi della competenze necessarie per lavorare con il cloud di Amazon, sempre più in crescita. Il costo, perlomeno in Italia, è limitato e varia da 150 a 300 Euro. Senza dubbio un buon investimento. Al secondo posto c’è la CRISC: come dice la sigla stessa (Certified in Risk and Information System control) si certificano le competenze del professionista IT nell’identificazione, valutazione, risposta e monitoraggio dei rischi, nonché nell’impostazione, implementazione e manutenzione dei controlli IT. Anche in questo caso l’investimento è limitato, ed è compreso tra i 750 e i 900 euro. Sempre sulla sicurezza insiste la certificazione CISM (Certified Information Security Manager), che riconosce formalmente competenze ed esperienza in ambito di Management della sicurezza dei Sistemi Informativi. Per ottenerla è necessario spendere tra i 950 e i 1150 euro. Un’alternativa in ambito security è la certificazione CISSP (Certified Information Systems Security Professional), focalizzata sulla sicurezza delle informazioni, con l’obiettivo di fornire conoscenza e “best practice” per la gestione sicura dei dati. In Italia i corsi attualmente disponibili per questa certificazione richiedono un investimento di circa 3500 euro.
In alto nella classifica di Global Knowledge c’è anche la qualifica di Project management professional (PMP), che si rivolge alla figura del Project Manager, ossia responsabile del progetto. Corsi di questo tipo sono disponibili a un costo compreso tra i 400 e i 550 euro. Rende bene anche la CISA (Certified Information Systems Auditor), che ha per oggetto il processo di audit dei sistemi informatici, l’IT Governance e Management, l’acquisizione, sviluppo e implementazione dei sistemi informatici, nonché il loro mantenimento, supporto e protezione. L’investimento necessario si aggira tra i 1400 e i 1650 euro.
Esistono poi una serie di certificazioni sulle competenze Cisco: tra queste la più remunerativa e popolare appare la CCIE (Cisco Certified Internetworking Expert), che assicura una conoscenza approfondita dei prodotti Cisco, dei processi di routing, switching e dei protocolli di reti. A un prezzo contenuto, che si aggira intorno ai 300 euro. Sempre su questo brand c’è la CCNA (Cisco Certified Networking Associate) che rappresenta la certificazione di base per fare installazione e supporto reti; in questo caso un corso può costare circa 950 euro. Il secondo livello di certificazione per chi si occupa di progettazione di reti è invece il CCDP (Cisco Certified Design Professional). C’è poi la Cisco CCNP (Cisco Certified Network Professional), che forma professionisti di networking in grado di pianificare, installare e manutenere reti aziendali convergenti LAN e WAN, per un costo che si aggira intorno ai 2400 euro.
Tra gli investimenti più onerosi c’è la certificazione come Ethical Hacker (3500 euro), ossia di quelle figure di hacker “difensive”, che tentano di penetrare la rete o i pc aziendali con gli stessi metodi e tecniche utilizzate dal cybercrime al fine di testarne l’efficacia. Con circa 400 euro è possibile portarsi a casa la certificazione Six Sigma, una metodologia di Problem solving per tutti gli ambiti di business. Un po’ di più (circa 1250 euro) si deve spendere per la certificazione ITIL Foundation, che attesta la capacità di comprendere le best pratice ITIL nell’ ambito dell’IT service Management. Infine, l’ultima certificazione censita da Global Knowledge è la VMware Certified Professional 5 – Data Center Virtualization, che ovviamente verte sui temi della virtualizzazione. Per averla, nel nostro Paese, occorre mettere sul piatto circa 2500 euro.