Oggi l’attivazione e la gestione di sistemi complessi – a partire da quelli che contraddistinguono gli ambienti applicativi SAP e Google – richiede la necessità di coinvolgere partner, consulenti e system integrator certificati. La ragione è semplice: le tecnologie digitali così come le metodologie di implementazione e utilizzo delle soluzioni si aggiornano a ritmi incessanti. L’unico modo per tenere il passo di questa continua evoluzione è affidarsi a specialisti in grado di mantenere una stretta collaborazione con i vendor, allineando le competenze dei propri esperti con le novità dell’offerta tecnologica.
Ed è esattamente ciò che ha fatto e continua a fare Qintesi, Gold partner di SAP e Google Cloud Partner, che nel corso degli anni grazie alla predisposizione di percorsi formativi dedicati a tutti i consulenti è riuscita ad ottenere diversi riconoscimenti e numerose certificazioni sia in ambiti funzionali sia in ambiti tecnici.
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Certificazioni, elemento strategico nell’offerta di Qintesi
“D’altra parte, fin dalla nostra fondazione abbiamo puntato su servizi di qualità e soluzioni tecnologiche innovative” spiega Alberto Pogna, amministratore delegato di Qintesi. “Ci siamo proposti di comunicare questo nostro approccio al mercato, scegliendo di investire sulle certificazioni e sulla creazione di laboratori interni di ricerca (QI-LAB) finalizzati ad investigare specifiche aree tematiche di interesse definite annualmente sulla base delle priorità aziendali e delle evoluzioni tecnologiche. Tutto ciò rappresenta un elemento strategico della nostra offerta: sono lo strumento attraverso il quale i nostri partner tecnologici – a partire da SAP e Google – e i nostri clienti possono riconoscere in maniera oggettiva il valore della partnership con Qintesi”.
Come funzionano le certificazioni in Qintesi
Qintesi ha sviluppato tre livelli di certificazione. Il primo è individuale, o per meglio dire, personale. “Chiediamo a tutti i nostri consulenti, man che avanzano lungo il proprio percorso professionale, di sostenere esami specifici che certifichino le competenze acquisite attraverso le esperienze progettuali e le iniziative di formazione concordate. In Qintesi il superamento di questi esami è un importante elemento di valutazione nel percorso di carriera di ogni consulente”, precisa Daniele Gozzo, Partner del gruppo e responsabile del Global Competence Center.
Il secondo livello è quello dedicato alle soluzioni applicative e ai settori di mercato. “Rispetto a questa sfera, abbiamo aderito ai programmi PartnerEdge di SAP e PartnerAdvantage di Google. Questi programmi permettono ai system integrator di ottenere dai software vendor un riconoscimento ufficiale delle proprie competenze non solo sul territorio nazionale ma sull’intera regione EMEA”. Sono già 11 le certificazioni rilasciate da SAP a Qintesi su altrettanti ambiti applicativi e settoriali: Financial Management, Real Estate Management, SAP S/4 HANA, SAP HANA, User Experience, Enterprise Planning & Analytics, SAP BusinessObjects Business Intelligence, Data Warehousing, Governance Risk & Compliance, Insurance, Engineering Construction & Operations. Negli ultimi anni Qintesi ha attivato un percorso simile ottenendo certificazioni ufficiali anche sulle competenze Google.
Il terzo livello riguarda le certificazioni a livello aziendale. “Qintesi ha raggiunto il livello di Gold Partner SAP, con qualifica di Service e Build Partner. Si è anche accreditata come Service Partner Google. Questo le permette di essere un partner privilegiato nel panorama nazionale per la proposizione di soluzione miste SAP-Google”.
“Sempre a livello aziendale per garantire un miglioramento continuo dei processi operativi e rispondere pienamente alle esigenze dei clienti, Qintesi ha inoltre deciso di dotarsi di un sistema di gestione della qualità ottenendo la certificazione ISO 9001:2015” conclude Gozzo.
Non basta conquistarle: le certificazioni vanno confermate
Trattandosi come detto di materie in continua evoluzione, Qintesi utilizza meccanismi ben collaudati per garantire l’aggiornamento periodico delle proprie competenze. In particolare, il Global Competence Center, coordinato da Daniele Gozzo, gestisce ed indirizza l’aggiornamento delle competenze attraverso programmi di formazione mirati che variano in funzione delle nuove tecnologie su cui l’azienda decide di investire ed in funzione delle esigenze di mercato richieste dai clienti.
“Le certificazioni non vanno solo ottenute, bisogna anche saperle mantenere”, precisa Gozzo.
Ogni anno, infatti, per confermare i livelli di partnership è necessario rispettare obiettivi specifici: non solo un numero definito di consulenti certificati sulle aree di competenza selezionate ma anche un numero minimo di referenze di successo che devono essere confermate dai clienti.
Perché conviene sempre puntare sulle certificazioni
I vantaggi di questo approccio si colgono nella capacità di integrare con efficacia le tecnologie di SAP e Google nella proposizione complessiva di Qintesi e nella possibilità di declinare con precisione le soluzioni sulla base delle esigenze espresse dai clienti, arricchendo le offerte standard con competenze funzionali e costruendo modelli dinamici che rispondono a bisogni in costante trasformazione. “Ma c’è anche un preciso elemento di mercato, che risponde a una tendenza emergente”, puntualizza Alberto Pogna. “Oggi, nel momento in cui le aziende devono avviare un piano di digital transformation non si limitano a studiare gli aspetti progettuali proposti dal system integrator: chiedono espressamente di consultare i CV delle persone che costituiranno i team di lavoro. Si dà, in altre parole, meno importanza al brand per cui lavorano i consulenti e più rilevanza alle esperienze che hanno maturato e le certificazioni che hanno ottenuto”.
Il percorso per ottenere queste certificazioni è oneroso e non alla portata di tutti i competitor. A questo proposito Daniele Gozzo sottolinea con chiarezza che le certificazioni sono per Qintesi un fattore di vantaggio competitivo, una leva per aggredire nuovi mercati e conquistare clienti che pur non conoscendo il system integrator riescono ad individuarne il valore delle competenze e gli ambiti di specializzazione. Sono sempre più numerose le gare in cui le aziende richiedono la presenza di referenze specifiche. In questo contesto le certificazioni rappresentano un elemento chiave per la partecipazione.
Se conquistare le certificazioni non è semplice, e mantenerle lo è ancora meno, consolidare il proprio percorso di crescita con competenze nuove in un mercato ricco e in fermento vuol dire affrontare una sfida in più: bisogna superare i concetti di patrocinio e garanzia concessi dai vendor e puntare a un’innovazione congiunta con chi crea le tecnologie di base.
“L’ambizione di Qintesi è quella di passare dal progetto alla soluzione”, conclude Alberto Pogna, “individuando sistemi che risolvano le esigenze di settori di business peculiari su tematiche specifiche e, dopo averle trasformate in casi di successo, pacchettizzarle insieme ai vendor per metterle a disposizione dell’intero mercato. Ma non basta”, aggiunge l’amministratore delegato di Qintesi. “Il system integrator deve inoltre individuare metodi innovativi per far colloquiare tra loro processi operativi anche al di fuori delle architetture e degli ecosistemi dei singoli vendor – penso per esempio a cosa si potrebbe fare mettendo in comunicazione il mondo di Google e quello di SAP – per cogliere al meglio le potenzialità delle varie offerte e proporre ai clienti scenari caratterizzati da meccanismi integrati”.