Formazione

Tra i linguaggi di programmazione Python corre più di tutti

Una ricerca appena pubblicata dalla nota community di sviluppatori Stack Overflow ha fatto il punto sulle prospettive dei differenti linguaggi di programmazione. Ecco quali vanno più forte tra i developer e quali meno

Pubblicato il 12 Set 2017

Gianluigi Torchiani

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Come abbiamo ricordato più volte in passato, il lavoro del programmatore informatico offre tantissime opportunità, data la crescente domanda del mercato. Qui abbiamo indicato quali sono attualmente i linguaggi di programmazione più richiesti dalle aziende ma, considerando che imparare un linguaggio non è per niente uno scherzo ma, piuttosto, qualcosa che richiede tempo e denaro, è possibile prevedere già oggi quali saranno quelli che andranno per la maggiore nel prossimo futuro? Un aiuto arriva da un’indagine di Stack Overflow, la maggiore comunità online per gli sviluppatori, che ha rilasciato alcuni dati estremamente significativi a partire dalle domande effettuate sul sito dai circa 50 milioni di professionisti che visitano il sito. Il risultato più importante è che – tra i big – Python è senza dubbio il linguaggio di programmazione in crescita più rapida (a un tasso del +27% annuo), tanto che entro il 2019 sarebbe destinato a superare le altre lingue in termini di sviluppatori attivi. Una crescita che, in realtà, non è certo inaspettata ma che arriva al termine di un quinquennio di progresso costante, in particolare modo per quanto riguarda i paesi più sviluppati. Anche nelle nazioni in via di sviluppo Python corre più di tutti, ma poiché è partito con qualche anno di ritardo è ancora lontano dalla diffusione raggiunta da altri linguaggi, quali ad esempio c# e Php.

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Gli altri linguaggi di programmazione

Più in generale, mentre l’interesse per Java e JavaScript è destinato a rimanere sostanzialmente statico, le percentuali di domande relative a Python continueranno a salire e nel 2019 rappresenteranno circa il 15 per cento di tutte le richieste su Stack Overflow, prevede il modello messo a punto dai ricercatori. Altri risultati della ricerca, invece, evidenziano un certo calo di interesse in linguaggi di programmazione che un tempo erano popolari, come Ruby e Objective-C. La prima ha ormai a che fare con un trend di decrescita a partire dal 2011, mentre la seconda è destinata a essere sostituita da Swift come lingua di scelta per lo sviluppo di iOS, che dunque non a caso è tra i linguaggi più apprezzati dalla nuova generazione di sviluppatori. A dire il vero c’è stato un linguaggio che ha fatto meglio di Python, vale a dire Typescript, con un aumento delle ricerche del 142% anno su anno, ma che non è stato incluso nella classifica.  Ci sono poi altri linguaggi di programmazione meno diffusi come R, Go e Rust che stanno andando più o meno alla stessa velocità di Python.

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Linguaggi di programmazione, perchè Python corre più di tutti

Ma perché questo linguaggio sta andando particolarmente bene? Il nome è senza dubbio azzeccato, perché deriva dalla commedia Monty Python’s Flying Circus dei celebri Monty Python. La popolarità di Python è in parte dovuta alla sua flessibilità, poiché si tratta del linguaggio utilizzato regolarmente dagli sviluppatori web e desktop, da sysadmin / devops e, più recentemente, da scienziati di dati e ingegneri di machine-learning. Da un punto di vista tecnologico, in Python, non esiste una fase di compilazione separata (come avviene in C, per esempio) che generi un file eseguibile partendo dal sorgente. L’esser pseudointerpretato rende Python un linguaggio portabile. Una volta scritto un sorgente, esso può essere interpretato ed eseguito sulla gran parte delle piattaforme attualmente utilizzate, siano esse di casa Apple (Mac) che PC (Microsoft Windows e GNU/Linux). Altro punto di forza è la facilità di apprendimento. Chiunque nell’arco di un paio di giornate può imparare a usarlo e a scrivere le sue prime applicazioni. In questo ambito gioca un ruolo fondamentale la struttura aperta del linguaggio, priva di dichiarazioni ridondanti e estremamente simile a un linguaggio parlato. Infine, Python è free software: non solo il download dell’interprete per la propria piattaforma, così come l’uso di Python nelle proprie applicazioni, è completamente gratuito; ma oltre a questo Python può essere liberamente modificato e così ridistribuito, secondo le regole di una licenza pienamente open-source. Per chi volesse iniziare a impratichirsi con questo linguaggio di programmazione, qui è disponibile un tutorial in italiano. Ovviamente, come tutti i linguaggi, Python presenta pregi e difetti. Tra i limiti evidenziati da molti sviluppatori c’è, innanzitutto, la velocità: per i programmi molto grandi Java,C# e C + + danno migliori prestazioni. Inoltre anche la stessa manutenzione risulta più facile.

Certificazioni informatiche, l’opportunità dei linguaggi di programmazione

Una cosa comunque è certa tra i profili IT più cercati, digitale alla mano, i programmatori sono posizionati ai primissimi posti e per chi si sta domandando quali siano le certificazioni IT più gettonate (qui la classifica delle 10 certificazioni IT da non perdere) uno sguardo a questi linguaggi di programmazione e alla strada per divenatre sviluppatori è sicuramente consigliato (qui le 5 regole da seguire per diventare sviluppatore)

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