Promuovere una formazione all’avanguardia che contribuisca a colmare lo skill gap tecnologico attraverso la preparazione di giovani specialisti IT, in particolare nello sviluppo di applicazioni in ambiente cloud, sfruttando le più moderne tecnologie di digitalizzazione e virtualizzazione. È questo l’obiettivo del Master di 1° livello in Applicazioni Cloud Native in Ambiente virtuale, istituito dalla Libera Università di Bolzano e promosso in collaborazione con VMware, da sempre impegnata nella promozione dello sviluppo tecnologico del Paese e attenta al tema della collaborazione con le Università.
Aderendo al progetto, insieme a partner locali di rilievo come Alperia, Banca Popolare dell’Alto Adige e ICOS S.p.A., VMware contribuisce alla formazione degli sviluppatori di domani per diffondere quelle competenze in grado di abilitare la trasformazione digitale, partendo proprio da una delle Regioni motore dell’innovazione e con la più alta penetrazione di startup innovative. Il Master prevede 640 ore di didattica frontale (lezioni ed esercitazioni), 480 ore di tirocinio formativo in azienda presso le aziende partner e 380 ore di studio individuale.
“Siamo convinti che la sinergia tra aziende private e mondo universitario sia essenziale e di importanza strategica per la crescita economica del Paese. Poter accompagnare giovani talenti nel percorso formativo che li aiuta a costruirsi un futuro brillante nel mondo del lavoro di oggi, altamente competitivo, ci riempie di soddisfazione” dichiara Raffaele Gigantino, Country Manager VMware Italia.
VMware affianca giovani talenti nello sviluppo di competenze di sviluppo software
“Attraverso questo Master – aggiunge Antonio Liotta, professore di Data Science presso la Libera Università di Bolzano e responsabile accademico del Master – rispondiamo alla richiesta di professionisti di altissimo livello che sappiano orientarsi fra sistemi di virtualizzazione e cloud computing, utilizzati ormai in tutti i processi aziendali. La collaborazione con partner tecnologici leader del settore come VMware ci ha permesso di evidenziare con facilità ciò di cui imprese e istituzioni hanno bisogno oggi e di garantire ai nostri studenti le competenze IT più innovative per presentarsi sul mercato del lavoro con un valore aggiunto differenziante.”
Stando ai dati di mercato, infatti, la cosiddetta App Economy è stata una tra le principali fonti di crescita occupazionale durante la pandemia, creando in un anno 127mila posti di lavoro in Italia (Progressive Policy Institute, 2022).
Inoltre, l’Osservatorio delle Competenze Digitali 2022 (Aica, Anitec-Assinform, Assintel e Assinter Italia) ha rilevato che la domanda di competenze ICT ha ripreso a crescere nell’ultimo trimestre 2021, registrando un incremento del 31% rispetto al trimestre precedente, con la domanda delle aziende che si orienta verso figure specializzate in ambito cloud, mobile, cybersecurity e IoT.
Dal prossimo anno accademico 2022/2023, studenti e giovani professionisti dell’Information Technology avranno la possibilità di frequentare un percorso formativo post-laurea, della durata di un anno, che li porterà a sviluppare e consolidare le proprie competenze di sviluppo software, in particolare negli ambiti delle architetture a microservizi, database, cloud computing e sicurezza informatica.
VMware, insieme ai co-sponsor, metterà a disposizione borse di studio per i primi 11 studenti in graduatoria, per un totale di 16 posti disponibili. Inoltre, per mettere in pratica le competenze acquisite, il master prevede lo svolgimento di un progetto finale presso una delle aziende partner, che contribuiranno anche alle lezioni presentando un ricco portfolio di casi di studio e applicazioni.