Lo abbiamo scritto più volte: per affrontare le sfide che il mercato oggi presenta quotidianamente, serve avere massa critica e capacità finanziaria. Non è un caso che negli ultimi mesi si assista a un aumento importante delle operazioni di fusioni, acquisizioni, sviluppo di partnership strategica, sia a livello nazionale, sia a livello internazionale.
E la notizia ufficializzata in questi giorni ha proprio un respiro internazionale, con impatti che, a cascata, si rifletteranno sicuramente anche nei singoli Paesi nei quali i protagonisti operano: Synnex, società attiva fin dal 1980 nel settore della distribuzione e dei servizi di integrazione, e Tech Data hanno raggiunto un accordo di fusione definitivo, con una transazione valutata 7,2 miliardi di dollari.
Da questa operazione prenderà vita una realtà da 57 miliardi di dollari di ricavi annuali pro forma stimati e un team di oltre 22.000 collaboratori, attiva in tutto il mondo e, di fatto, con una apertura pressoché completa dell’offering tecnologico.
Obiettivo di questa operazione è raggiungere un nuovo livello di presenza globale, ma, soprattutto, ottenere miglioramenti operativi grazie a una nuova capacità finanziaria che, lo si legge nelle dichiarazioni ufficiali, consentirà di investire in aree tecnologiche chiave quali “sicurezza IT, cloud, dati e IoT di prossima generazione, che stanno vivendo una crescita esplosiva”.
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Tre leve strategiche per la fusione tra Synnex e Tech Data
Tre sono i valori strategici di questa operazione.
In primo luogo, da questa fusione nasce un aggregatore di soluzioni globali, con una presenza in oltre 100 Paesi e un portafoglio di oltre 200.000 di prodotti e soluzioni di più di 1.500 fornitori, erogato attualmente a 150.000 clienti. La capacità combinata della nuova realtà dovrebbe rappresentare, nella visione che ha guidato l’operazione di fusione, un elemento di attrattività sia per nuovi clienti, sia per ulteriori OEM da aggiungere a portafoglio.
In secondo luogo, un focus molto chiaro su alcuni prodotti e tecnologie a più alta crescita come cloud, data center, sicurezza, Internet of Things (IoT), servizi, 5G e intelligent edge.
Infine, due culture aziendali diverse ma complementari e facilmente integrabili tra loro, poiché entrambe focalizzate su innovazione, agilità e servizio clienti.
I dettagli dell’intesa
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici della fusione, Synnex rileva da Apollo Funds, che attualmente detiene il capitale di Tech Data, 44 milioni di azioni ordinarie e rifinanzierà il debito netto esistente: terminata la transazione Synnex deterrà il 55% della realtà combinata, mentre Apollo Funds ne deterrà il restante 45%.
Rich Hume (nella foto di apertura), attuale CEO di Tech Data, sarà CEO della società combinata mentre Dennis Polk, attuale CEO di Synnex, sarà presidente esecutivo del consiglio di amministrazione e assumerà un ruolo attivo nella strategia e nell’integrazione dei due business.
L’operazione dovrebbe concludersi nella seconda metà di quest’anno.