Ci risiamo, ancora i ransomware, ancora il pizzo digitale, ancora gli hacker e ancora il contagio devastate. Mentre scriviamo, in queste ore la BBC ha lanciato l’allarme un attacco hacker su larghissima scala sta paralizzando organizzazioni pubbliche e aziende in tutto il mondo. Il nome del ransomware è #wannacry e su twitter è possibile sguire il fiume di post che da università, ospedali e moltissimi istituti pubblici certificano il contagio.
L’Agi parla di utenti colpiti nel Regno Unito, Stati Uniti, Cina, Russia, Spagna, Italia, Vietnam, Taiwan e di un rilevamento di circa 36.000 infezioni di #Wannacry e delle sue varianti.
Tra i servizi colpiti quello sanitario del Regno Unito (NHS). La spagnola Telefonica ha dichiarato di essere a conoscenza di un “incidente di cybersecurity” ma che i clienti e i servizi non hanno subito conseguenze. Infettate la società elettrica Iberdrola e il fornitore di servizi Gas Natural e il colosso delle spedizioni FedEx.
In Italia, @dodicin ha condiviso su Twitter immagini che mostrano un laboratorio dell’università Bicocca con i pc bloccati da Wannacry.
A ransomware spreading in the lab at the university pic.twitter.com/8dROVXXkQv
— PlayNierAutomata (@dodicin) 12 maggio 2017
Le prime informazioni, secondo il Corriere, parlavano di un malware diffuso soltanto sui computer di 16 ospedali del servizio sanitario inglese con ambulanze dirottate verso falsi obiettivi. Diversi ospedali, a Londra, nel nord ovest dell’Inghilterra e in altre parti del Paese, hanno comunicato di avere seri problemi con i loro computer al punto di chiedere ai loro pazienti di non presentarsi presso le loro strutture se non in casi di emergenza. Il servizio sanitario britannico (Nhs) ha comunicato che gli ospedali che hanno denunciato problemi ai loro sistemi di computer sono stati colpiti da un «ransomware», ma non ci sono indicazioni che gli hacker abbiano avuto accesso ai dati dei pazienti.
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