Anche se solo per un trimestre, la spesa per il cloud ha sorpassato quella per le infrastrutture IT tradizionali. Lo evidenzia una ricerca appena rilasciata da IDC, secondo cui i ricavi delle vendite di prodotti IT (server, storage aziendale e switch Ethernet) destinati agli ambienti cloud, inclusi cloud pubblici e privati, sono cresciuti del 47,2% anno su anno nel terzo trimestre del 2018, raggiungendo quota 16,8 miliardi di dollari. Un dato che fa sì che, per la prima volta nella storia, i ricavi trimestrali dei vendor legati alle infrastruttura per ambienti cloud abbiano superato quelle degli ambienti IT tradizionali, rappresentando il 50,9% dei ricavi totali, in netta crescita rispetto al 43,6% di un anno fa. Tuttavia, per l’intero anno 2018, la spesa per l’infrastruttura IT cloud resterà comunque al di sotto della quota del 50%, attestandosi al 47,4%, per complessivi 65,2 miliardi (+37,2%).
Il punto è che, nonostante i tassi di sviluppo eccezionali, il mondo della nuvola deve fare i conti con una vivacità forse inattesa del mondo ICT tradizionale, capace di crescere ancora del +14,8% nel terzo trimestre e del +12,3% nell’intero 2018. Un passo in avanti che è determinato dalla persistenza di un ciclo di aggiornamento tecnologico del mondo aziendale, destinato però a concludersi entro il 2019. Ecco perchè il sorpasso definitivo del cloud è dietro l’angolo: già nel 2022 la spesa per l’infrastruttura IT tradizionale non cloud dovrebbe rappresentare solo il 42,4% di quella complessiva. A guidare la corsa del cloud, sono soprattutto le infrastrutture del mondo public, che servono ad alimentare i grandi data center Hyperscale: questa spesa ha raggiunto i 12,1 miliardi nel terzo trimestre 2018, con un aumento del 56,1% anno su anno, mentre la spesa per infrastrutture private cloud è cresciuta della metà di questo tasso, il 28,3%, raggiungendo i 4,7 miliardi.
Tra i vendor più attivi nel cloud, IDC segnala il consolidamento del primato di Dell, che da sola controlla il 14,2% del mercato nel terzo trimestre, davanti a nomi come HPE (9,8%), Cisco (6,4%), Inspur (6,3%) e Lenovo(4,8%). Per il 2019 l’aspettativa è quella di un certo rallentamento della corsa al cloud per fattori strutturali, che comunque non freneranno il progressivo passaggio verso la nuvola della spesa mondiale in infrastrutture IT.