#CommvaultGo

Commvault, la Data Technology passa dalle alleanze

#Commvaultgo giornata 2

La seconda e ultima giornata di #CommvaultGO è stata caratterizzata dal tema delle alleanze, grazie alle quali Commvault conta di portare avanti la sua strategia sulla Data Technology

Pubblicato il 08 Nov 2017

Gianluigi Torchiani

La Data Technology è il futuro dell’Information Technology, ma in un mondo IT e non solo sempre più complicato è difficile raggiungere da soli questo traguardo. Può riassumersi così il tema che ha dominato la seconda giornata di #CommvaultGo, l’evento globale organizzato da Commvault che si sta concludendo in queste ore a Washington. I keynote della mattinata, al netto dell’applauditissimo intervento di Sully Sullemberg (il pilota eroe protagonista del celebre ammaraggio del 2009 sul fiume Hudson), sono state caratterizzati infatti dall’attenzione alla rete di alliance che Commvault sta cercando ultimamente di estendere. Alle preesistenti alleanze con aziende del calibro di Microsoft e AWS si sono infatti progressivamente aggiunti nomi come Cisco, Google e Red Hat. La strategia, per chi come Commvault rimane sostanzialmente un software vendor, è per certi versi obbligata: in un mondo dove le imprese sono sempre più abituate a ragionare in ottica multicloud e ibrido, è controproducente legarsi esclusivamente a questo o quell’altro fornitore di tecnologia o di workload. Perché le soluzioni Commvault, per il backup ma come abbiamo visto ieri non solo, possono essere utili a tutti i vendor di tecnologia e workload, in maniera tale da migliorare sicurezza, flessibilità e automazione dei dati dei clienti finali. D’altra parte la stessa Commvault, per fare spazio alle proprie soluzioni, ha inevitabilmente la necessità di allearsi con chi in questo momento ha in mano le carte del mercato.

Google e Cisco come nuovi alleati

In questo senso va chiaramente la partnership stretta con un nome del calibro di Google in ambito cloud, un’area su cui Mountain View sta crescendo particolarmente in questo periodo. Grazie alla loro partnership strategica, Commvault e Google Cloud permetteranno alle aziende di trasformare il loro business adottando un’unica soluzione per una gestione olistica dei dati, compresi backup, ripristino, gestione ed e-discovery in ambienti on-premise, Google Cloud Platform e altri cloud. Più precisamente, la compressione e deduplica di Commvault permette di spostare enormi volumi di dati su Google Cloud Platform. In ambienti on-premise e cloud storage, Commvault offre un’unica vista dei dati, semplificando la gestione dei dati e la conformità alle normative. Altra alleanza importante è quella che è stata già annunciata ieri tra Commvault e Cisco per il comparto Hyperscale: come ha spiegato nel suo discorso Cynthya Johnson, VP, Global Data Center Sales di Commvault, al centro di questa inedita partnership ci sono i dati. Vero e proprio sangue vitale delle organizzazioni, oggi non ancora adeguatamente sfruttati. Da qui l’appliance pensata in comune tra Cisco e Commvault, che andrà a indirizzare nello specifico le necessità del mid market. Alla base dell’Appliance c’è il Commvault hyperscale software, realizzato in stretta collaborazione con una vecchia conoscenza del mondo IT come Red Hat.

Il ruolo dei partner nell’area Emea

Anche nell’area EMEA, come ha raccontato il vice president sales, Christian Lang, la politica delle alliance è fondamentale. Ed ha anzi prodotto notevoli cambiamenti nella stessa organizzazione di Commvault, con persone e risorse in misura sempre più massiccia destinate a seguire queste relazioni. Lo stesso successo nell’area Emea (che vale circa il 30% del fatturato complessivo di Commvault), ha riconosciuto Lang, è sempre più legato al mondo enterprise e qui giocano un ruolo fondamentale le partnership stipulate con i principali global system integrator.

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