Importante movimento nella sempre più importante arena del cloud ibrido: due attori di peso come HPE e Nutanix hanno annunciato l’avvio di una collaborazione globale per fornire una soluzione integrata di cloud ibrido as a Service. Più precisamente, la partnership prevede che il software Nutanix Enterprise Cloud OS e il suo hypervisor AHV siano reso disponibili tramite HPE GreenLake. In questo modo sarà possibile offrire ai clienti finali un cloud ibrido interamente gestito da HPE, riducendo in maniera significativa i costi.
Secondo i due vendor la combinazione sarà ideale soprattutto per quelle aziende che desiderano utilizzare la soluzione Nutanix, inclusa la sua tecnologia hypervisor AHV, per carichi di lavoro mission-critical e applicazioni big data, nonchè per workflow virtualizzati di primo livello quali SAP, Oracle e Microsoft, oltre al supporto per applicazioni big data virtualizzate, come Splunk e Hadoop.
Oltre al taglio dei costi, la promessa di questo modello di cloud ibrido è quella di una produttività superiore del 40%, grazie anche alla possibilità di diminuire l’onere dell’assistenza sul personale delle IT operations e il tempo necessario per la distribuzione dei progetti IT.
Più in generale, l’obiettivo è quella di una maggiore semplificazione: i clienti hanno ora la possibilità di sfruttare un hypervisor integrato e gratuito tramite un’offerta aaS, sfruttando Nutanix per distribuire e scalare carichi di lavoro virtualizzati. All’accordo sul cloud ibrido la partnership si aggiunge un ulteriore punto particolarmente rilevante lato canale, ovvero che i partner Nutanix potranno commercializzare direttamente i server HPE unitamente al software Nutanix Enterprise Cloud OS, così da offrire ai clienti un’appliance integrata.«Con HPE GreenLake, HPE ha creato il mercato on-premise basato su consumo. Centinaia di clienti in tutto il mondo utilizzano HPE GreenLake per godere dei benefici di un’esperienza cloud unita a sicurezza, governance e prestazioni applicative tipiche di un ambiente a on-premise, pagando il servizio in base al consumo reale”, ha affermato Antonio Neri, presidente e CEO di HPE – Oggi, HPE porta la sua leadership anche in questo mercato, offrendo una scelta aggiuntiva ai clienti che desiderano un’alternativa di cloud ibrido che fornisca una maggiore agilità a costi più bassi».
Sulla stessa linea anche Dheeraj Pandey, fondatore e CEO di Nutanix, secondo cui la partnership con HPE permetterà ai clienti di Nutanix un’ulteriore scelta per rendere invisibile la loro infrastruttura e concentrarsi così sulle applicazioni business-critical.