900 i partecipanti registrati, 600 quelli presenti già dalla mattinata. Sono questi i primi numeri di HPE Italian Summit, l’evento dedicato ai partner di Hewlett Packard Enterprise, che si svolge in questi giorni a Bologna, con una veste nuova rispetto al passato.
Se la prima giornata dei lavori è infatti dedicata, come da tradizione, ai distributori, ai Var, ai system integrator che lavorano con HPE, la seconda giornata, HPE Reimagine, vedrà la partecipazione non solo dei partner ma anche dei clienti finali riuniti per parlare di tutto quanto oggi si identifica con il termine “digital transformation”. Ospite d’eccezione, per la prima volta in un evento del genere organizzato a livello locale, la CEO Meg Whitman, che sarà sul palco insieme all’amministratore delegato di HPE Italy Stefano Venturi.
Maestro di cerimonie della prima giornata è, naturalmente, Paolo Delgrosso, Channel Service Provider, SMB Sales Director, cui va riconosciuto il merito non solo di saper riunire il variegato mondo dei partner di HPE, ma anche di riuscire a dare vita a importanti iniziative di respiro locale, se pur nel solco di una ben definita strategia internazionale.
Unico nel suo genere è infatti questo Summit, organizzato alternando sessioni plenarie con one to one e workshop formativi sulle tecnologie e sui programmi di canale, così come unico è il progetto HPE Innovation Lab, annunciato esattamente un anno fa, in occasione dell’edizione 2016 del Partner Summit, e ora in fase di completamento.
“L’innovazione a kilometro zero”, la definisce Delgrosso, sottolineando come l’apertura dei Lab – 19 su tutto il territorio nazionale, 4 dei quali realizzati dai distributori – rappresenti un importante investimento sia per HPE, che ha messo sul piatto 10 milioni di euro per la loro realizzazione, sia per partner, che non devono farne dei demo lab, ma dei veri e propri luoghi di sperimentazione dell’innovazione.
Un’innovazione che richiede ai partner nuove competenze e, in fondo, una nuova focalizzazione, così come focalizzaya è oggi HPE.
“Vi chiederemo di fare investimenti in know how”, è la richiesta di Delgrosso alla platea dei partner. “Vi chiederemo di lavorare diversamente da prima”.
E sei i focus tecnologici sono quelli già illustrati da Stefano Venturi nel suo keynote – intelligent edge, hybrid It e The Machine – per quanto riguarda i focus di mercato i riflettori sono tutti puntati sull’Internet delle Cose e Industria 4.0, con una forte richiesta di nuove competenze specifiche per poterli indirizzare correttamente.
“Bisogna far transitare i clienti dalle vecchie alle nuove architetture e più velocemente questo passaggio avverrà meglio sarà per tutti”, incita, sottolineando che ci sono settori, su tutti, ad esempio quello bancario, nei quali l’arrivo di nuove normative o regolamenti, come la PSD2, rischiano di trasformarsi in un boomerang a causa di infrastrutture del tutto inadeguate a sostenere i nuovi processi.
“Però mancano le competenze di transizione: ed è qui che dobbiamo accelerare, abilitando i nostri partner. Solo così la transizione potrà avvenire, e, soprattutto, potrà avvenire in modo sicuro per tutti”.