Nel panorama nazionale delle Tech Company, il profilo di HYA Holding si potrebbe definire paradigmatico di un certo metodo tutto italiano di rafforzarsi e crescere negli anni, raggruppando più aziende di piccole dimensioni, ma di spiccata competenza, in un soggetto più grande che unisce le forze e le positività di ciascuna.
LinearIT, InpowerGroup, Inpower srl, Metoda Finance, UFI Servizi, Dimira, Sirm Italia e Sirm UK: le attuali realtà, specializzate in varie aree tecnologiche e di mercato, che compongono la Holding sono autonome e singolarmente funzionali, ma riunite insieme creano maggior valore. Da questo concetto nasce il nome dato alla Holding “HYA” che è riferito ad una famosa costellazione, che raggruppa tante stelle autonome e luminose, ma che insieme creano una straordinaria luce, caratteristica per la quale la costellazione HYA è conosciuta dagli esperti.
Nell’arco di 26 anni, la società è cresciuta, per crescita organica ma soprattutto grazie a fusioni e acquisizioni (M&A) fino a diventare un digital integrator globale con 55 milioni di euro di ricavi aggregati e oltre 500 persone che complessivamente lavorano nelle diverse aziende. “Acquisire competenze e quote di mercato, come abbiamo fatto noi nel tempo – spiega Pino Piscitelli, presidente di HYA Holding – ci ha permesso di creare un’ossatura e di fare massa critica non solo crescendo verticalmente sull’IT o sullo sviluppo di software proprietari, ma anche in maniera trasversale sui servizi che sono complementari al software, quali le infrastrutture tecnologiche e la consulenza di dominio”. Un percorso caratterizzato da una linea molto chiara nelle politiche di M&A adottate: “Abbiamo sempre operato acquisendo sulla base dei settori tecnologici o di mercato che in qualche modo già conoscevamo o avevamo la possibilità di governare, e non su quelli che invece ci erano del tutto estranei” sottolinea il presidente.
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Come si gestiscono i progetti di digitalizzazione complessi
La scelta di voler integrare realtà complementari tra loro, in termini di competenze e di asset tecnologici, da una parte ha favorito l’armonizzazione delle varie anime del gruppo man mano che si è ingrandito, dall’altra ha potenziato la vocazione di HYA Holding a gestire progetti di digitalizzazione particolarmente complessi. Questi progetti, infatti, prevedono spesso non solo l’implementazione di tecnologie abilitanti, ma anche una spiccata capacità di governare tutte le fasi che li riguardano: dalla pianificazione operativa al controllo, dal monitoraggio dei processi alla rendicontazione. Per riuscire nell’intento, occorrono due ingredienti, chiarisce Piscitelli: “Anzitutto è necessario avere al proprio interno capacità e competenze analitiche e di dominio. Un gruppo variegato come il nostro si occupa di seguire non solo l’aspetto tecnologico, ma anche quello consulenziale come facciamo, ad esempio, per i nostri Clienti del mondo Finance o della Pubblica Amministrazione. Abbiamo divisioni che offrono consulenza su temi di rendicontazione, tracciamento delle attività e, per le banche, su quelli dell’antiriciclaggio e delle segnalazioni di vigilanza”. Fatta l’analisi, lo step successivo consiste nel trovare la soluzione più adatta per una certa tipologia di Cliente. Il secondo ingrediente si traduce perciò nell’implementazioni di soluzioni che non si limitano a essere semplicemente monitorate con i classici SLA o dal punto di vista degli output tecnologici. Un esempio sono le piattaforme informatiche realizzate da HYA Holding che abbracciano funzionalità disparate quali la rendicontazione di tipo amministrativo, il monitoraggio della qualità del servizio erogato, il collaudo, fino al rilevamento della customer satisfaction.
Dalla piattaforma per il PNRR all’alleanza con il gruppo Visabeira
La conoscenza dei meccanismi per i progetti finanziati, delle modalità di rendicontazione e delle procedure europee, unite alla capacità tecnologica interna alla Holding, ha portato allo sviluppo di una piattaforma informatica e automatizzata che potrebbe supportare concretamente tutte quelle organizzazioni che hanno deciso di attingere alle risorse messe a disposizione dal PNRR. “Abbiamo proposto a Infratel Italia e ad altri Clienti la nostra piattaforma per la gestione dei progetti finanziati tramite il PNRR, poiché il nostro sistema è uno strumento che facilita pianificazione, programmazione e gestione di attività molto complesse come quelle che seguono le regole europee per la fatturazione dei materiali, per il computo delle ore lavorate e per la rendicontazione” dice ancora Piscitelli, convinto dell’importanza di dover pianificare ex ante l’operatività completa richiesta dagli adempimenti del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, e non “rincorrerla” a posteriori durante le fasi operative del progetto. Del resto, questo non è l’unico caso in cui HYA Holding abbia anticipato la risoluzione di una problematica. Basti pensare al problema della carenza di personale tecnico specializzato nella tecnologia in fibra ottica. Per affrontare le difficoltà derivanti da una domanda crescente in questo ambito, InpowerGroup, l’azienda della Holding che fornisce soluzioni complete per la rete fisica in fibra ottica, ha stipulato nel febbraio scorso un accordo con Grupo Visabeira, un colosso portoghese da un miliardo e mezzo di fatturato che opera in 16 paesi europei nei settori delle telecomunicazioni e dell’energia. “Con Visabeira abbiamo fatto un’operazione societaria che ci permette di avere manodopera qualificata con una previsione di ingresso di nuovi tecnici in Italia ogni mese che raggiungerà un primo slot di 150 persone da aggiungere al personale già operante per InpowerGroup”. A questa fase ne seguirà un’altra in cui i servizi e/o le soluzioni di HYA Holding potranno arricchire il portafoglio dell’offerta del gruppo Visabeira, per intraprendere esperienze internazionali.
L’esempio della SIRM e il nuovo data center di Salerno
L’esempio di Visabeira non è il primo nella storia di HYA Holding in cui l’incontro tra due aziende genera benefici per entrambe. Ad esempio, il percorso di acquisizione della Sirm Spa, tuttora in corso, ha portato a trasformare la società fondata 90 anni fa da Guglielmo Marconi che operava esclusivamente nelle comunicazione nave-terra, in un’impresa che ha aggiunto alle connessioni la tecnologia per la security on board, quindi i sistemi di videosorveglianza, i sistemi di sensoristica con monitoraggio da remoto, il monitoraggio di rotte, consumi, carico a bordo nave etc. Oggi quasi il 50% del fatturato realizzato dalla Sirm Italia non deriva dall’attività originaria, ma da questi ulteriori servizi di sicurezza . L’ultimo progetto in ordine di tempo che vede HYA Holding protagonista è la costruzione di un data center proprietario a Salerno per rispondere soprattutto, ma non solo, alle esigenze di compliance in ambito Finance. “Il data center – afferma in conclusione Pino Piscitelli – è frutto della collaborazione con un’importante realtà del comparto bancario e dell’expertise di Metoda Finance, l’azienda del gruppo che si occupa di tutte le attività IT che riguardano i temi del controllo, dell’antiriciclaggio, del tracciamento e della qualità del dato. Siamo ormai in fase di roll-out del progetto e contiamo di mettere a disposizione a breve altri servizi del data center tra cui immagazzinamento e backup in cloud”. A tendere, questi servizi potranno essere offerti a tutto il mercato degli istituti di credito e finanziari i quali, a loro volta, potranno usufruire del valore aggiunto dell’infrastruttura di Salerno: velocità, minore latenza, sicurezza, nonché maggiore semplicità nel poter modificare policy e sistemi di autenticazione.
Insomma, una Holding che si muove nella ricerca continua di soluzioni atte a portare innovazione ai suoi clienti, ma col “ Duty e Passion “ nei sistemi di monitoraggio e di sicurezza.