In un mercato del software in costante evoluzione, produttori e Tech Company hanno di fronte a sé due possibili scelte: continuare ad attrarre i clienti puntando esclusivamente sul fattore prezzo, che però va inevitabilmente a discapito della qualità offerta. L’alternativa, invece, è quella di invogliare il cliente a spendere anche qualcosa in più della media, grazie all’offerta di software dotati di servizi e capacità innovative rispetto a quelle presenti sul mercato. Questa ultima strada è stata percorsa senza indugi da OSItalia, software house italiana con sede a Prato attiva in particolare nel mercato dei software gestionali da 20 anni, che ha scelto le soluzione di ITFinance per aggiungere dei servizi Fintech alla sua offerta tradizionale, arricchendo la propria piattaforma.
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La necessità della differenziazione
Come racconta Fabio Provvedi, Direttore commerciale di OSItalia, “Siamo un’azienda che ha 20 anni di storia nel mondo dell’IT, dunque con un profondo radicamento. L’obiettivo che abbiamo cercato di cogliere in questa fase è quello di arricchire la nostra soluzione OS1 con delle novità che potessero portare valore per i nostri concessionari. Infatti, non vendiamo direttamente il nostro gestionale, ma lo facciamo attraverso i nostri 52 concessionari presenti in tutta Italia. Dunque, devono avere a disposizione gli strumenti migliori per portare valore sul mercato”. In questo senso è stata avviata la collaborazione con ITFinance, società del gruppo Ifin Sistemi, conosciuta grazie alla realizzazione di un progetto Blockchain che ha coinvolto il Molino Val D’Orcia. “Fin dal momento in cui sono arrivato in azienda, circa tre anni fa, ho compreso come la prima area di intervento fosse l’innovazione del nostro gestionale. Esistono infatti tantissimi prodotti di questo tipo sul mercato e occorre differenziarsi”.
L’offerta di servizi a valore
In particolare, ITFinance sta aiutando OSItalia ad abbracciare una transizione ad ampio raggio, passando dalla pura e semplice vendita di un prodotto alla fornitura di servizi. L’aspettativa, infatti, è che nei prossimi anni la classica funzione di contabilità generale dei gestionali diventerà sempre più una commodity, rendendo oltremodo complicata la marginalità degli operatori. L’alternativa, invece, è di riuscire ad abbinare alla tradizionale offerta di software dei servizi a valore. “I sistemi informativi devono diventare a tutti gli effetti dei portali in cui i clienti possono trovare tutto ciò di cui hanno a disposizione, senza interrogare molteplici software, cosa che naturalmente fa perdere un sacco di tempo alla operatività aziendale. Dal gestionale, insomma, l’utente finale deve riuscire a fare tutta una serie di operazioni utili alla propria attività”, evidenzia Provvedi.
Le caratteristiche di Company Shield
Una di queste operazioni, in particolare, è abilitata da Company Shield, il nuovo modulo di OS1 realizzato grazie all’integrazione del servizio Credit Shield di ITFinance: si tratta di un servizio di monitoraggio in tempo reale che permette alle aziende che lo utilizzano di conoscere se il cliente riuscirà ad adempiere al pagamento delle fatture, nella tempistica dei 60 giorni indicata dal sistema grazie ad una serie di notifiche tempestive e di “semafori” che indicano le variazioni di solvibilità. Non solo: Company Shield consente agli utenti di richiedere in ogni momento un’anagrafica clienti dettagliata e di visualizzare specifici report online al fine di valutare le aziende, migliorare il portafoglio clienti e i crediti commerciali. Il risultato finale è la possibilità di prendere decisioni strategiche sulla controparte grazie alla segnalazione del tasso di rischio, eventi negativi, dati finanziari, redditività e molti altri dati utili a valutare il grado di solvibilità dei clienti storici, ma anche di nuovi lead e fornitori. “Company Shield (che sarà presentato in occasione di un apposito webinar in programma il prossimo 7 ottobre, ndr) risulta molto utile in tutti quei momenti in cui si ha necessità di capire se la nostra controparte sarà in grado di onorare in tempi medio brevi il pagamento delle proprie fatture. Si tratta di uno strumento a valore aggiunto perché offre agli imprenditori degli elementi per poter meglio effettuare strategie. Lo proponiamo come un vero e proprio servizio di AI, perché in effetti si basa su un algoritmo, che serve a indicare all’imprenditore – con una buona probabilità – se la fattura in oggetto gli sarà pagata entro 60 giorni”. L’integrazione dello strumento di ITFinance nel gestionale di OSItalia è stata ottimale anche da un punto di vista tecnico e operativo: grazie alla collaborazione e partnership tra le due società è stato possibile risolvere rapidamente tutte le problematiche, permettendo così un rapido rilascio del nuovo modulo. Che sta già ottenendo già un riscontro positivo da parte dei partner della software house.
Un posizionamento premium grazie a ITFinance
Soddisfazione per la partnership è stata espressa anche da Giovanni Maria Martingano, Amministratore unico di ITFinance: “Quando nel 2019 abbiamo visto la piena affermazione della fatturazione elettronica nel mercato b2b ci siamo chiesti in che direzione si sarebbe evoluto il mercato. Abbiamo immediatamente identificato il rischio del low cost e della commoditizzazione per questo settore. Ma, dal nostro punto di vista, il concetto del meno ti do, meglio è per te, è destinato a essere perdente, perché ci sarà sempre qualcuno che sarà capace di offrire meno e proporre un prezzo più basso. Quindi, la nostra strategia non è certo quella di inseguire i clienti tagliando i servizi offerti. Al contrario, abbiamo scelto di offrire alle aziende dei servizi a valore aggiunto, posizionandoci sulla fascia premium del mercato. Ad esempio, la pandemia ci ha insegnato quanto sia critica la gestione degli incassi e dei pagamenti: con l’integrazione di CreditShield i nostri partner possono assicurare ai propri clienti finali una maggiore tranquillità finanziaria. Il merito è della capacità di questo strumento di restituire una informazione utile e fruibile anche per gli utenti meno esperti, ottenuta tramite strumenti decisamente moderni, alimentati da migliaia di input. In prospettiva futura, guardiamo anche all’introduzione di servizi che permettano di coprire la sempre più impellente necessità di formazione di utenti e aziende”.