Retail

Passepartout Retail fa scoprire la multicanalità ai piccoli e medi esercenti

L’omnicanalità viene in aiuto dei piccoli e medi esercenti per contrastare la concorrenza della GDO e dell’ecommerce. Passepartout Retail porta strumenti di livello enterprise alla portata delle PMI

Pubblicato il 25 Ott 2019

Loris Frezzato

passepartout retail

Il settore del retail è in pieno fermento e in piena crisi allo stesso tempo. Le grandi insegne si stanno dotando di sofisticati strumenti digitali per fare fronte a una concorrenza che sta diventando sempre più globale, dovendosi a loro volta guardarsi dalla crescita continua del commercio online e dei marketplace generalisti. Chi maggiormente risente di questa enorme onda di cambiamenti sono le medie e piccole realtà degli store fisici, a cui la suite Passepartout Retail intende andare incontro fornendo strumenti di livello enterprise in linea con le loro esigenze e possibilità di investimento.

Passepartout Retail anche alle PMI di avvicinarsi ai canali digitali

«Il livello competitivo del settore retail si è alzato notevolmente e ha portato gli attori del comparto a dover rivedere il proprio ruolo e a forzarsi a una rapida e drastica evoluzione se non vogliono soccombere in un mercato che è sempre più globalizzato – commenta Rudy Ricci, direttore area Ho.Re.Ca. e Retail di Passepartout -. In Italia, in particolare, il settore soffre di un digital divide molto marcato, con i grandi retailer e le catene da un lato, e dall’altro le piccole e medie realtà, i negozi, molti dei quali non hanno nemmeno un e-commerce, dovendosi affidare completamente a marketplace come Amazon o affini».

Rudy Ricci, Passepartout Retail
Rudy Ricci, direttore area Ho.Re.Ca. e Retail di Passepartout

Da qui la decisione della software house sammarinese di portare le soluzioni che i grandi retailer più innovativi utilizzano alla portata del proprio target di mercato, ossia le PMI del retail e farle accedere a strumenti di innovazione digitale in ottica omnichannel, consentendole di fruire di più canali di vendita, in un mix di store fisico, di sito ecommerce, marketplace, social media o smart commerce via app.

L’omnicanalità apre più porte d’accesso al negozio

«Più canali si mettono a loro disposizione per raggiungere i clienti, più aumenta il fatturato e, a quanto dicono le analisi del settore, cresce il valore degli acquisti» evidenzia Ricci.

Passepartout, con il prodotto Retail, fornisce una suite integrata in maniera nativa con gli aspetti gestionali, ponendosi come fornitore unico nei confronti di queste piccole realtà, semplificandone l’approccio anche da parte dei partner di canale.

«In questo modo – prosegue il manager -, le medie aziende del commercio al dettaglio possono disporre di un classico gestionale per il retail, che copre tutti gli aspetti di contabilità, gestione magazzino, supply chain, con tutte le innovazioni anche dal punto di vista fiscale, come lo scontrino elettronico e fattura elettronica. Un prodotto che però dà anche la possibilità di avere in maniera integrata un sito di ecommerce attraverso il nostro CMS Passweb, ed estendere pertanto la propria presenza online, sia sul fronte B2B sia su quello B2C con, inoltre, l’opzione di creare anche una app per il mobile commerce, ampliando di fatto il concetto di omnichannel e nel contempo migliorando anche la customer experience, anche personalizzata sul singolo utente, all’interno dello store stesso».

Piccole catene locali e negozi innovativi nel mirino di Passepartout Retail

Il target d’elezione è molto eterogeneo ed è trasversale dalle piccole realtà fino alle medie, fino, ancora, alle ampie catene in franchising. Passepartout, in particolare, ha identificato le più recettive tra quelle realtà a carattere locale, che dispongono di qualche punto vendita e una piccola barriera cassa che, a parte le dimensioni, hanno molte esigenze comuni con una GDO, con la quale deve tenere il passo competitivo per non esserne sopraffatta.

I numeri Istat, infatti, parlano chiaro, e indicano nel 2018 perdite dell’1,3% tra i piccoli e medi esercizi, mentre i Discount GDO stanno crescendo del 4,4%, e l’ecommerce viaggia a tassi di crescita del 12,1% di crescita nel 2018, mentre il 2019 fino a oggi gli assegna un +19,4%, mentre la GDO cresce del 1,2%.

«La sfida per queste piccole realtà è importante – ribadisce Ricci -, significa avere la possibilità di iniziare a entrare in quel processo che inevitabilmente porterà a una digitalizzazione del retail e che porteranno online, offline, negozio fisico ed ecommerce a dover convergere, e a rappresentare canali complementari, se non addirittura sinergici, tra di loro. Anche per i piccoli e medi negozi».

Passepartout Retail, un cloud ibrido a garanzia di una continuità operativa

Il mercato sembra iniziare a prendere coscienza della situazione, a giudicare anche dall’installato di Passepartout Retail, che attualmente conta circa 3.000 clienti, con un incremento nel 2019, calcolato ad oggi, del 26%. Passepartout Retail rappresenta una vera e propria soluzione di hybrid cloud, con una parte in cloud e una parte installata nel singolo negozio, in modo da garantire continuità operativa 7×7 anche in casi eventuali di scarsa connessione, consentendo l’operatività essenziale anche in modalità off line.

Un orientamento al cloud a cui, comunque, la software house è molto attenta, sfruttando anche l’ondata di acculturamento che è arrivata a seguito dell’obbligo di fatturazione elettronica e di scontrino elettronico. In tal senso, Passepartout ha da poco abilitato l’hardware dedicato, il registratore telematico, ossia il registratore di cassa di nuova generazione che funge da misuratore fiscale, a tutta una serie di funzionalità, implementando console di gestione per il monitoraggio delle stampanti fiscali e degli invii all’Agenzia delle Entrate.

Un canale competente per affrontare i clienti retail

Un nuovo modo di gestire il punto vendita che sta via via convincendo anche il canale dei partner concessionari di Passepartout: su un totale di 282 partner, infatti, ben 186 stanno trattando Passepartout Retail, con un interesse che cresce di anno in anno, e che ha visto il reclutamento di 24 nuovi partner nel 2018 e di altrettanti alla data di ottobre 2019.

«In questo contesto, i nostri partner giocano un ruolo fondamentale, avendo in mano l’intera gestione del cliente – afferma Ricci -. Partendo dal prodotto pacchettizzato, lo possono configurare e personalizzare secondo le singole esigenze dei loro clienti. A questo, possono poi aggiungere le attività dell’assistenza, in un settore dove un servizio 7×7 con reperibilità continua è fondamentale, soprattutto ora che i negozi hanno orari di esercizio continuativi e in tutti i giorni dell’anno».

L’interesse a Passepartout Retail è trasversale per tutti i partner. Per questo l’azienda di San Marino ha intenzione di creare un canale particolarmente attento al retail, con operatori che conoscano le esigenze del settore, a cui devono garantire assistenza tempestiva. Passepartout ha pertanto attivato un percorso formativo per i propri partner, con accesso al materiale informativo e partecipazione a corsi di full immersion sul tema, arrivando ad affidare un tutor per la durata di un anno, che li possa affiancare nelle prime installazioni.

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