Gestire da remoto device ed endpoint al fine di assicurare un elevato livello di sicurezza per i dati aziendali. Questa è sicuramente una delle attività più frequenti per i Managed Service Provider (MSP), ma è anche una di quelle che richiede più impegno, sia in termini di risorse sia di tempo. Può quindi risultare molto comodo avere un aiuto che semplifichi e renda più efficace lo svolgimento di tale attività, un aiuto come quello che può fornire un software RMM (Remote monitoring and management).
Tuttavia, l’amministrazione della sicurezza è solo una delle funzionalità che i software RMM rendono disponibili per facilitare il lavoro dei Managed Service Provider e consentirgli di proporre nuovi livelli di servizio ai propri clienti.
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Software RMM, una suite di prodotti
La versatilità che offre un software RMM deriva dal fatto che in realtà non si tratta uno strumento fine a sé stesso, quanto invece di un insieme di strumenti, una suite completa di tool per proteggere, manutenere e migliorare un’infrastruttura IT. Il tutto, ovviamente, agendo da remoto tramite un’unica dashboard.
Caratteristica del software RMM è che permette di monitorare qualsiasi dispositivo, da un desktop a un server, fino addirittura a tutta una rete. Questo controllo viene abilitato installando sul dispositivo un agente che riferisce precise informazioni alla dashboard remota. Le informazioni raccolte permettono di effettuare diversi interventi sulle macchine dei clienti senza dover essere fisicamente in presenza, riducendo in questo modo drasticamente i tempi di soluzione di un problema.
Fra gli strumenti messi a disposizione da un software RMM troviamo:
- Gestione delle patch
- Protezione web
- Analisi prescrittiva dei dati
- Risk Intelligence per la violazione dati
- Antivirus gestito
- Accesso remoto
- Backup e ripristino
- Ticketing e service desk
Avere tutte queste funzioni in un unico ambiente fa sì che operino in modo integrato, garantendo una gestione ottimale. Il software RMM è inoltre predisposto per l’integrazione di soluzioni di terze parti così da consentire una gestione più ampia.
Più valore nei servizi con l’automazione
Per migliorare l’efficienza dei propri servizi un’ottima soluzione è l’automazione delle operazioni ripetitive. Soluzione che, per altro, consente di concentrarsi maggiormente sulle attività a valore che aiutano la crescita e il fatturato.
In generale, se si esegue un compito ripetitivo che utilizza un insieme simile di passaggi su base ricorrente, si dovrebbe fare il possibile per automatizzarlo. Per esempio, una delle prime (e probabilmente più facili) attività che si dovrebbe automatizzare è la manutenzione preventiva, come la pulizia del desktop (cancellare i file temporanei, pulire la cache del DNS, ecc.). Molti MSP eseguono ancora manualmente queste semplici attività, che invece si possono facilmente automatizzare.
Un discorso analogo vale per esigenze più specifiche, come per esempio la manutenzione e la pulizia delle tabelle dei database per consentire ai server di dare il massimo delle prestazioni.
Interventi proattivi e SLA migliori
Un altro vantaggio che offre l’automazione è la riduzione al minimo dei tempi di inattività dell’infrastruttura. In questo può venire in aiuto la funzione di autoriparazione che offre il software RMM. Se un dispositivo o un servizio entra in uno stato di avvertimento o di errore, il sistema lancia automaticamente un processo automatizzato per rimediare alla situazione. Le politiche di automazione più comuni riguardano il riavvio di servizi chiave, la pulizia della cache del DNS e, in alcuni casi, anche il riavvio di una workstation o di un server. Quando si automatizza la riparazione, si abilita una risposta quasi istantanea ad un problema del cliente. Con la soddisfazione di quest’ultimo, che evitare così il blocco della macchina. Un beneficio che ha un riflesso positivo e concreto sui service level agreement (SLA).
Operare da remoto, ma informare i clienti
Il fatto che si gestisca da remoto il sistema di un’azienda spesso non fornisce all’azienda stessa la percezione di quanto viene fatto. Così se si eseguono degli aggiornamenti, si installano delle patch, si effettuano dei backup o si svolgono altri servizi di manutenzione è importante renderlo noto al cliente. Fornire un’informazione significativa e con una precisa periodicità (magari settimanale) su tutto il lavoro svolto contribuisce ad aumentare l’apprezzamento e la fedeltà del cliente stesso.
In questo senso, il software RMM consente di avere dettagliati rapporti grafici da inviare alle aziende e di programmarne la consegna. Un software RMM permette di avere diversi tipi di reportistica per esempio sullo stato generale della rete (incluso un confronto con le prestazioni della settimana precedente), sulla sicurezza (si mostra ai clienti il livello di protezione e il numero di problemi che si prevengono), sulle patch (si dimostra che si stanno mantenendo i sistemi completamente aggiornati), sul backup (rassicurano i clienti che i loro dati saranno al sicuro anche a fronte di incidenti ) e sull’help desk (possono aiutare i clienti a giustificare i costi che stanno sostenendo per il vostro servizio).
Rmm, la visione di Questar e N-Able
Nella scelta di un software per il Remote monitoring and management è bene prestare attenzione a una serie di aspetti. Il principale però è sicuramente il livello di integrazione tra i vari tool messi a disposizione: devono operare di concerto nel modo migliore possibile. Solo così si riesce a offrire un servizio efficace ed efficiente, a tutto vantaggio della soddisfazione del cliente, che permetta però anche all’MSP di avere un aumento della produttività e della redditività. Inoltre, è bene puntare su un software che consenta di partire con una dotazione funzionale adatta alle singole esigenze, potendo aggiungere ulteriori funzionalità qualora se ne presentasse la necessità. Un ottimo esempio di software che offre tali caratteristiche arriva da N-Able RMM, una suite che consente agli MSP di gestire ambienti di varia complessità, senza ingenti investimenti iniziali.