Tecnologie

VMware, Tech Data e Carbon Black: quali opportunità per i partner

Grazie all’accordo stipulato lo scorso mese di aprile, i partner di Tech Data hanno la possibilità di accedere a tutto il portafoglio d’offerta VMware. Inclusa Carbon Black, la piattaforma SaaS che propone un approccio nuovo e integrato alla sicurezza aziendale

Pubblicato il 22 Lug 2021

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Lo scorso mese di aprile Tech Data e VMware avevano annunciato la stipula di un accordo di collaborazione in base al quale le soluzioni VMware, che supportano i percorsi di digital transformation delle imprese di tutte le dimensioni, entravano a tutti gli effetti nel portafoglio del distributore.
Una collaborazione importante, soprattutto perché apriva la possibilità a rivenditori, partner e Tech Company di accedere, tramite Tech Data, a una vera e propria “Digital Foundation”, qual è quella proposta da VMware, per accompagnare i propri clienti verso una necessaria trasformazione e modernizzazione.
Lo stesso Vincenzo Bocchi, Advanced Solutions Director di Tech Data, aveva sottolineato come l’intesa avesse l’obiettivo di aiutare gli operatori del canale a sviluppare modelli di cloud ibrido in grado, per l’appunto, di favorire la trasformazione digitale delle imprese italiane.
A sua volta, in una recente intervista anche Roberto Schiavone, Alliance e Channel Manager per l’Italia di VMware, aveva sottolineato il ruolo dei partner nel “guidare i clienti nel percorso verso la digital transformation, l’adozione del cloud e le applicazioni moderne”.

Cerchiamo allora di capire più in dettaglio quali sono gli effettivi benefici per partner e Tech Company nel proporre le soluzioni VMware ai loro clienti, con un focus su un’offerta specifica del portafoglio VMware: Carbon Black.

Che cosa è Carbon Black e perché è importante oggi

Frutto di una acquisizione completata due anni fa, Carbon Black rappresenta la risposta di VMware al crescente bisogno di sicurezza da parte delle imprese di tutti i settori e di tutte le dimensioni.
Con Carbon Black, la sicurezza diventa una componente intrinseca delle operation aziendali, in grado di rispondere alle necessità di infrastrutture ibride e multi-cloud, endpoint dinamici e ambienti applicativi eterogenei.
Grazie agli strumenti di analytics avanzati e alle funzionalità di Machine Learning e Intelligenza Artificiale integrate, Carbon Black aiuta i responsabili della sicurezza a comprendere i comportamenti degli aggressori e dunque a mettere in atto le risposte più efficaci per mettere in sicurezza le risorse critiche aziendali.

È evidente che la trasformazione digitale ha reso sempre più necessario per le organizzazioni proteggere i propri endpoint e i propri carichi di lavoro dagli attacchi informatici.
Il panorama delle minacce si è fatto sempre più complesso: per questo serve un approccio alla sicurezza che consenta di proteggere efficacemente gli endpoint e l’infrastruttura tecnologica.
Secondo uno studio condotto da Forrester Research, uno dei problemi maggiormente sentiti dai CISO e dai responsabili della sicurezza aziendali è quello di avere a che fare con strumenti eccessivamente complessi, che non riescono a tenere il passo con il ritmo degli attacchi, né forniscono il contesto necessario per comprenderne le cause e che dunque spesso sono di ostacolo nell’implementazione di strategie di sicurezza adeguate.
La piattaforma Carbon Black combina antivirus di nuova generazione con funzionalità di endpoint detection and response (EDR)  e offre dunque un approccio olistico alla protezione degli endpoint, consentendo alle aziende di gestire un numero qualsiasi di endpoint tramite un’unica interfaccia e un unico agente software.
Per questo motivo, secondo l’analisi di Forrester, le aziende che implementano Carbon Black ottengono benefici misurabili sia in termini di velocità nelle fasi di identificazione e remediation, sia in termini di costi, sia ancora in termini di riduzione dei rischi di violazione dei dati e degli endpoint.

VMware Carbon Black e i vantaggi per i partner

Se dunque i vantaggi per gli utenti finali sono chiari, cerchiamo di capire quali sono i benefici che anche i partner possono ricevere, integrando Carbon Black nella loro value proposition verso i loro clienti.

Come abbiamo già accennato, gestire la sicurezza in una impresa oggi è questione complessa: i perimetri sono meno definiti, la superficie da difendere è sempre più ampia e la forza lavoro non solo è sempre più distribuita, ma utilizza una varietà di dispositivi per accedere alle applicazioni e ai dati necessari per svolgere i propri compiti, ripartiti in workload moderni e tradizionali eseguiti in diversi ambienti cloud. Con un approccio tradizionale, che prevede l’adozione di soluzioni specifiche, incentrate su casi d’uso definiti e circoscritti, viene meno la visione di insieme: la sicurezza diventa un complesso di punti di controllo e diventa pressoché impossibile comprendere dove si trovino gli effettivi punti di vulnerabilità. Senza una corretta contestualizzazione, la capacità di risposta e di remediation è giocoforza più lenta. Più lenta è la risposta, più tempo viene lasciato agli aggressori per perfezionare i loro attacchi.
Se invece la sicurezza viene considerata come componente intrinseca e integrata nell’infrastruttura aziendale, è possibile adottare un approccio Zero Trust, che prenda in carico tutti gli aspetti e tutti gli elementi dell’infrastruttura stessa.

Con Carbon Black è possibile comprendere con precisione qual è l’effettiva situazione dell’infrastruttura IT del proprio cliente e implementare le strategie e le politiche più appropriate per colmare le lacune e ridurre i rischi.
Scegliere di implementare Carbon Black come piattaforma di sicurezza per i propri clienti significa implementare una soluzione in grado di proteggere le risorse distribuite attraverso controlli di sicurezza e policy che supportano ambienti e applicazioni sia legacy, sia di nuova generazione. Una soluzione che abilita un controllo centralizzato e che dunque può essere implementata in più ambienti in modo coerente senza aggiungere complessità per chi si occupa della sua gestione e amministrazione.
Anzi.
Grazie agli strumenti di machine learning e analytics integrati, è possibile ricevere informazioni puntuali e contestualizzate sulle possibili minacce e sui punti di vulnerabilità presenti nell’infrastruttura: dati certi, sui quali basare risposte tempestive ed efficaci.

In questo scenario, i partner e i managed service provider che lavorano con VMware e Tech Data hanno la possibilità di affiancare i propri clienti nell’implementazione della soluzione più adatta alle loro esigenze, definendo i requisiti, identificando le vulnerabilità e mettendo in sicurezza l’intera infrastruttura aziendale.

VMware, Tech Data e l’impegno verso i partner

Proporre Carbon Black ai propri clienti significa impegnarsi in un percorso di accompagnamento di un’impresa verso un nuovo e innovativo approccio alla sicurezza. Significa aggiungere un tassello oggi più che mai irrinunciabile in un percorso di digital transformation che passa attraverso la modernizzazione delle App e la trasformazione dello spazio di lavoro, del workspace, secondo nuove logiche ubique. Il tutto, va da sé, in un ambiente multi-cloud virtualizzato.
Un impegno che VMware, insieme a Tech Data, riconosce attraverso una serie di strumenti e iniziative indirizzati proprio alla community dei propri partner.
Oltre ai percorsi di formazione e certificazione tecnologica, VMware propone attività di co-planning e co-selling, nonché sessioni di abilitazione.
Carbon Black rappresenta una opportunità per tutte le tipologie di partner, dai rivenditori ai system integrator agli outsourcer, e consente loro di estendere la loro capacità di erogare servizi con una proposition innovativa e flessibile che riesce ad estendersi attraverso l’intero portafoglio di soluzioni VMware.

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