Sulla sicurezza informatica è impossibile dormire sonni tranquilli: gli attacchi informatici ormai sono rivolti indiscriminatamente a qualsiasi soggetto in possesso di dati, a prescindere dalla sua localizzazione geografica e dimensioni. Come ha dimostrato, negli ultimi mesi il successo del fenomeno Cryptolocker, evidenzia Fabrizio Croce, Area Director SEMEA di WatchGuard: «Il trend principale che in questa fase sta spingendo il mondo della sicurezza è quello dei ransomware, vale a dire tutte le minacce avanzate che non sono intercettabili con dei normali antivirus basati su firma».
In questo contesto entrano in gioco le soluzioni Watchguard: a differenza di un normale firewall o di un antivirus che funzionano in base alle firme statiche rilasciate dallo sviluppatore, l’ecosistema modulare basato su proxy applicativi sviluppato dal vendor permette di fermare il traffico in entrata, ispezionarlo – tramite verifiche di semantica dei protocolli e facendo esplodere in ambienti sandbox i file sospetti – per creare poi una nuova connessione sicura all’interno del perimetro aziendale. In questo modo è possibile sviluppare quella caratteristica che WatchGuard considera fondamentale nell’attuale contesto: la cyber resilience, ovvero la capacità di sviluppare strumenti e pratiche per reagire dinamicamente contro le attività malevole. Una capacità che anche le PMI italiane possono sviluppare, poiché le soluzioni che WatchGuard propone al mercato non presentano costi elevati ma sono ugualmente in grado di assicurare alle piccole imprese il medesimo livello di sicurezza di quelle più grandi.
Competenze del canale per la Cyber Resilience
Ma per implementare la cyber resilience è fondamentale la presenza di un partner affidabile, che sia capace di integrare il software di protezione con l’infrastruttura IT e gli strumenti usati in azienda. «Noi abbiamo un programma di canale che è stato studiato in modo da valorizzare il valore del partner e non tanto il suo fatturato. Quindi è molto importante la competenza. Anzi si può dire che siamo noi stessi a trasferire questa competenza ai nostri partner tramite dei training e delle certificazioni, che il partner deve mantenere attive. A fronte di tutto questo, naturalmente, ottiene dei vantaggi. In particolare di tipo commerciale, perché può accedere a sconti riservati, ma anche in termini di visibilità sul sito e di comunicazione e di lead di utenti finali».
Proprio la necessità di entrare in contatto con il variegato mondo degli operatori e professionisti che compongono la filiera IT ha spinto WatchGuard a partecipare all’edizione 2017 di Day4Trade: «Lo riteniamo un evento davvero importante, sia per il tipo di format che è stato sviluppato che per la platea. Come brand vogliamo avere una visibilità soprattutto in un ambito di CIO, dove, in questo momento, molto probabilmente, abbiamo ancora del lavoro da fare», conclude Croce.