Rimanere focalizzati nel proprio ambito di business, fatto di competenze cresciute internamente in linea con le concrete esigenze del mercato ma con un occhio al futuro, resistendo alle tentazioni dei fondi d’investimento e, chissà, guardando magari ad acquisire società in aree geograficamente strategiche con l’obiettivo di ampliare il proprio raggio d’azione. È a una crescita misurata sul proprio modello quella a cui punta Errevi System, azienda reggiana che fa delle competenze acquisite nei suoi 23 anni di attività un elemento imprescindibile per potersi, eventualmente, accomunare con altre realtà.
«In un momento in cui le concentrazioni tra gli operatori del canale aumentano di frequenza, anche noi siamo spesso contattati da fondi di investimento o da altre realtà, ma fino a oggi rimaniamo convinti che essere focalizzati sul valore e su determinati ambiti d’offerta, possa ancora essere un elemento distintivo e riconosciuto dal mercato» è il pensiero di Agostino Vertucci, CEO di Errevi System, che puntualizza: «Sull’altro fronte, stiamo facendo noi stessi scouting di aziende, da acquisire per aumentare il peso finanziario e il nostro raggio d’azione territoriale, con l’intenzione di coprire maggiormente le geografie dell’Emilia Romagna, Lombardia e del Lazio, dove siamo presenti, e aprirci al Veneto e al Piemonte».
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Da sviluppatori, a integratori, a consulenti per il business
È una storia che inizia nel 1997 quella di Errevi System, nata con lo sviluppo di software e servizi per i centri telematici delle banche, un’attività di esordio a cui ben presto la società ha sentito la necessità di associare del valore che la distinguesse dalla competition, che caratterizzasse il proprio operato e il modo di porsi sul mercato e che la ripagasse con la fidelizzazione dei clienti.
Un percorso che via via ha portato Errevi ad avvicinarsi anche al software per il mondo industriale e all’automazione dei processi aziendali e, parallelamente, a iniziare un’attività di system integration, con i primi sistemi Microsoft.
Sviluppo software e integrazione di sistemi che ancora oggi rappresentano le due anime principali su cui si orienta l’attività di Errevi, la quale nel tempo ha abbracciato, anche in tempi non sospetti, progetti di virtualizzazione dello storage, con tecnologie EMC, HP e VMware, assumendo un livello di know how che l’ha resa distinguibile dalla competition, facendogli intraprendere un percorso verso la consulenza intorno al data center.
La focalizzazione che rende unici e riconoscibili sul mercato
«E questo mi ha fatto riflettere se un’azienda come la nostra, con una sessantina di persone e che fattura 19 milioni di euro, ha senso che continui a rimanere indipendente sul mercato in un momento di forte concentrazione tra gli operatori – ritorna Vertucci -. E mi sono risposto che sì, ha senso. Dal momento che le nostre stesse attività, e come le proponiamo, ci aiutano a distinguerci dagli altri, facendole diversamente e meglio di molti altri, mettendoci estrema cura, puntando alle competenze e alle conoscenze che ci mettiamo per fare queste cose. Tutto ciò ci è servito a creare una nostra identità, fatta di valore, competenza tecnica e professionalità, concentrate in un ambito definito pur mantenendo l’attenzione sulle nuove tecnologie e anche su nuovi brand».
La creazione di Exomind: consulenza per imparare l’innovazione
Competenze complementari che Errevi, una volta create, mette a disposizione del mercato in maniera indipendente. Come è stato con la recente creazione di Exomind, una startup focalizzata nell’accompagnare le aziende nel loro percorso di digital transformation. «Un percorso dove è necessario parlare con interlocutori diversi da quelli cui siamo abituati – puntualizza Vertucci -, non quelli IT, ma quelli business, per i quali l’argomento principale è il business, con le tecnologie che diventano elementi abilitanti per ottenere gli obiettivi desiderati, veri e propri strumenti per la gestione delle idee». Exomind, infatti, si focalizza sui processi di formazione, consulenza, e di schemi che possono aiutare le aziende a fare nascere idee di innovazione concretizzabili in progetti che diano loro uno sprint. Una formazione mirata a dare alle aziende stesse le basi per capire quali sono le loro esigenze.
«È inutile, infatti, parlare loro di IoT e Industria 4.0 se non conoscono il linguaggio e non riescono a tradurlo in termini di business. Per questo Exomind organizza percorsi con le aziende della durata di alcune settimane per insegnare loro cosa e dove possono arrivare e ottenere attraverso l’innovazione. Una vera e propria Business School per l’innovazione».
Cybersecurity, IoT, data analysis. Il percorso continua. Magari con acquisizioni
Un percorso che la stessa Errevi Systems ha avviato nel tempo, e che l’ha portata ad aggiungere alle iniziali attività di sviluppo software, integrazione e virtualizzazione dei data center, anche l’apertura di una business unit dedicata alla cybercsecurity, con l’organizzazione di team specializzati non solo sulla vendita di prodotti per la difesa, ma orientati alla valutazione del grado di protezione delle aziende, integrato in un approccio più ampio, esteso alla business continuity e disaster recovery.
Da qui, l’estensione progressiva verso i temi dello sviluppo in area IoT, della gestione e spostamento del dato, aree dove lo studio e la ricerca di come collocarsi e sfruttarne le opportunità ancora è in atto.
«Stiamo ovviamente facendo discovery in tal senso, per prendere contatti con aziende, startup o realtà specializzate che abbiano competenze specifiche – afferma Vertucci – ma ammetto che non è così semplice. Per noi, infatti, rimane fondamentale che queste aziende siano in grado di garantire gli stessi standard di serietà, professionalità e cura del cliente, che caratterizza Errevi Systems, cosa che purtroppo è meno facile di quanto pensavamo».