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AWS viaggia verso i 10 miliardi di dollari di fatturato annuo

Jeff Bezos evidenzia i numeri crescenti della società di Amazon dedicata al cloud. Una progressione importante che chiama in causa direttamente il canale. Il prossimo 14 aprile è in programma a Milano il primo summit italiano, per conoscere le novità e le best practices

Pubblicato il 11 Apr 2016

Gianluigi Torchiani

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Jeff Bezos, Ceo Amazon

La marcia di Amazon Web Services continua a ritmo sostenuto: è quanto ha comunicato ufficialmente lo stesso Jeff Bezos in una lettera aperta agli investitori. Una scelta comunicativa forse necessaria, perché a livello mediatico nelle scorse settimane si era parlato di AWS non certo positivi, per effetto dell’addio al servizio da parte di Dropbox (che ha optato per una soluzione autonoma) e, soprattutto, per la decisione di Apple, che farà traslocare alcuni servizi iCloud su una diretta concorrente, ossia Google Cloud Platform. Scelte, che, come facile da capire avevano scatenato alcune perplessità tra analisti e investitori sulla bontà delle ultime scelte di Aws. La risposta che arriva dai numeri sfornati dal Ceo è però chiara: non solo AWS è in salute ma, anzi, sta crescendo come non mai. Tanto che nell’esercizio fiscale 2016 potrebbe raggiungere un volume di vendite annuali pari a 10 miliardi di dollari, ossia più o meno il doppio rispetto a un biennio fa.

A rendere possibile questo traguardo è l’andamento dell’ultimo trimestre, superiore rispetto alle previsioni. Tra i diversi servizi sta conoscendo un particolare successo Aurora, un motore di database relazionale compatibile con MySQL, offerto a un costo pari a un decimo di quello dei database relazionali on premise. In generale, rivendica il Ceo, AWS è un’azienda customer centric, tanto che tra il 90 e il 95% dei servizi AWS – in costante aumento anche nel 2015 – sono stati costruiti per rispondere alle esigenze dei clienti finali. Guardando più in prospettiva il Ceo sembra non essere intimorito dalle mosse della concorrenza in ambito cloud e, in particolare, dalla possibile guerra dei prezzi. Bezos evidenzia che in questi dieci anni AWS ha tagliato i prezzi dei suoi servizi ben 51 volte e, nella maggior parte dei casi, prima che ci fosse una spinta competitiva a farlo. Ma senza per questo rinunciare a innovare o a lanciare nuovi servizi.

Una frase che sembra rivolta direttamente a quelli che sono rimasti gli unici veri competitor della società sul mercato, ovvero Google, IBM e Microsoft (con Azure). Anche se per ora il giro d’affari e le dimensioni di AWS sono di gran lunga superiori a quelli dei rivali, che devono dunque ingegnarsi, magari proprio facendo leva sulla dimensione prezzo (come ha fatto Google nel caso Apple). Ma altri grandi nomi restano fedeli ad Amazon; tra questi l’italiana Enel – citata espressamente da Bezos – ma anche Pinterest, Airbnb, GE, Capital OneIntuit, Johnson & Johnson, Philips, Hess, Adobe e McDonald’s, che sono la punta di diamante di circa 1 milione di fruitori di servizi AWS a livello globale.

Di tutti i segreti e le novità del cloud Amazon si parlerà nel corso del primo Summit AWS italiano, in programma a Milano il prossimo 14 aprile presso il Mi.Co (Milano congressi).

L’evento, completamente gratuito, è pensato per presentare ai nuovi Utenti tutte le funzionalità della piattaforma AWS e per permettere ai Clienti di conoscere le best practices e tutti i nuovi servizi. In particolare, sarà possibile assistere ai keynote di Werner Vogels, Chief Technology Officer di Amazon.com relativo agli ultimi aggiornamenti sui Servizi AWS e alle storie di successo. Nel pomeriggio sono poi previste apposite sessioni sui Servizi AWS & Live Demo, Enterprise & Security e Big Data & Analytics. Per ulteriori informazioni e iscrizioni occorre visitare questa pagina.

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