Qualcuno parla già di sorprendente ritorno al passato, altri di molto rumore per nulla, in realtà però dietro al polverone che proprio in questi giorni si sta alzando intorno all’imminente case per iPhone chiamato Typo si nasconde, ma non tanto, un’interessante scenario fatto di strategie che mostrano l’esistenza concreta di una tentazione “business” piuttosto solida in casa Apple.
Andando con ordine, tutto è cominciato quando la californiana Typo Products ha annunciato il lancio di Typo, una cover per iPhone 5/5s con mini-tastiera incorporata. Un sorprendemte accessorio che, a partire da fine mese, per soli 99 dollari permetterà di trasformare un iPhone in qualcosa che somiglia molto ad una mini-macchina da scrivere. Un curioso balzo indietro che, senza troppi giri di parole, intende portare il simbolo della rivoluzione touch a convincere definitivamente i non pochi puristi delle tastiere fisiche a “mollare il colpo”.
“Alle volte bisogna fare un passo indietro per guardare avanti” dice senza mezzi termini il video lanciato in rete dalla società in queste settimane… Un claim che ha mandato su tutte le furie gli uomini di casa BlackBerry che, (non senza tutti i torti… provate a dare un’occhiata al video.. ndr.) hanno giudicato Typo troppo, davvero troppo somigliate a qualcosa di già visto, ma soprattutto hanno visto in questo lancio una minaccia davvero pesante per quella che è un’icona storica del proprio modo di interpretare il mondo mobile.
«Si tratta di una lampante violazione di un nostro brevetto – ha immediatamente spiegato la società in un comunicato rilasciato proprio nel corso della recnete edizione del Ces di Las Vegas – che, per altro, è anche un’icona aziendale», critiche dunque ma anche fatti dato che nel comunicato si parla anche dell’imminente richiesta di «un imponente risarcimento». «Ci troviamo davanti alla violazione evidente della nostra proprietà intellettuale – spiega Steve Zipperstein, legale di BlackBerry -, perchè le tastiere che usiamo da sempre hanno un design unico e ben riconoscibile da chiunque».
Da casa Typo ovviamente hanno fatto usbito sentire la loro voce «da due anni lavoriamo con ingenti investiemtni a quetso lancio – racconta Laurence Haller, ceo di Typo – lo abbiamo creato da 0 e non siamo disposti a rinunciarvi solo perchè infastidisce la concorrenza».
Il pronunciamento del giudice è in arrivo ma secondo fonti americane le ipotesi alla base di una simile battaglia sarebbero molteplici, compresa la clamorosa possibiltà che il brevetto dell’amata tastiera sia in realtà stato sottratto legalmente ad una BlackBerry da tempo in cerca di una strategia per superare una crisi profonda e dolorosa.
A smentire un simile sceneraio però, sempre nel corso del recente Ces di Las Vegas, il nuovo CEO di BlackBerry, John Chen, ha dichiarato che l’azienda ha intenzione di rilanciare il proprio ruolo sul mercato (per molti osservaori sarebbe l’ultimo tentativo a disposizione prima della decisione di chiudere i battenti), rinnegando in qualche modo la deludente deriva touch (che nei mesi scrosi era stata varata) e decidendo di produrre smartphone di fascia medio-bassa al di sotto dei 200 Euro.
Si tornerà infatti alle origini con la tastiera QWERTY con dispositivi che dovreanno portare risultati entro 1 anno e mezzo. BlackBerry punterà inoltre su un altro dei propri cavalli di battaglia, ovvero il servizio di messaggistica BlackBerry Messenger, che ha riscosso un ottimo feedback da parte degli utenti.