Investimenti

C’è anche un po’ di Italia tra le nuvole di Fujitsu

Come previsto è stata inaugurata la nuova infrastruttura Fujitsu Cloud IaaS Private Hosted erogata anche da un data center di Milano allo scopo di fornire ai clienti maggiore affidabilità, flessibilità e un’ulteriore riduzione dei costi

Pubblicato il 08 Set 2014

Marco Maria Lorusso

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Federico Francini, AD Fujitsu Italia

“Tutti gli analisti sono concordi nel ritenere il cloud computing un mercato in grande crescita nei prossimi anni anche in Italia, e siamo sicuri che questo investimento possa permetterci di costruire un forte vantaggio competitivo nel settore dei servizi e delle cloud IaaS”, questo è stato il commento di Federico Francini, presidente e amministratore delegato di Fujitsu Italia durante l’annuncio della nascita della nuova infrastruttura Fujitsu Cloud IaaS Privare Hosted erogata da un data center italiano con sede a Milano.

La nascita di questo servizio rafforza ancora di più la volontà di Fujitsu di continuare a voler investire sul territorio italiano per dare una risposta ancora più completa alle esigenze dei clienti per quanto riguarda affidabilità, flessibilità, data location e riduzione dei costi.

La nuova infrastruttura cloud italiana è basata su soluzioni di ultima generazione e darà la possibilità a Fujitsu di erogare i propri servizi dando la possibilità di personalizzare l’offerta anche grazie alla prossimità territoriale con i clienti italiani.

Ma non solo. L’infrastruttura, che verrà erogata da un data center classificato Tier 3 con alti livelli di protezione dati, disponibilità del servizio e sicurezza, è totalmente integrata con l’offerta Global Cloud del vendor che si basa su un ampio ventaglio di soluzioni che vanno dal IaaS al PaaS al SaaS fino ad arrivare ai Cloud Integration Services.

“Con il lancio del Cloud IaaS Private Hosted erogato tramite un data center italiano, riusciremo a dare maggiori garanzie ai clienti locali privati e pubblici dal punto di vista della prossimità territoriale dei dati, nonché a fornire una notevole potenza elaborativa ai nostri servizi gestiti – ha poi aggiunto Francini -. Il nuovo data center completa la nostra offerta perché permetterà di superare alcuni dei maggiori ostacoli all’adozione del cloud come la preoccupazione per il rispetto delle normative connesse alla gestione dei dati locali e per il controllo dell’accesso dati”.

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