Una vera e propria guerra è in atto, ogni giorno, che ha come protagonisti gli hacker e i professionisti della sicurezza che devono confrontarsi con attacchi che si basano su strumenti sempre più sofisticati come, per esempio, i metodi di attacco zero-day e le varianti personalizzate di malware esistenti per evitare le tecnologie Sandboxing tradizionali, rimanendo latenti nelle infrastrutture che non hanno metodi di rilevamento.
Questi nuovi vettori di attacchi devono essere contrastati con una strategia proattiva fatta da soluzioni moderne e tecnologie che siano in grado di debellare le minacce più conosciute ma anche di localizzare e bloccare i malware non ancora noti. Il motore di rilevamento CPU, un sistema all’avanguardia, può individuare le minacce più pericolose che iniziano nel giorno zero prima che il malware possa espandersi e tentare di eludere il rilevamento. A questo scopo Check Point Software Technologies ha presentato Check Point SandBlast, una nuova soluzione per la prevenzione delle minacce che arrivano dal Web in grado di offrire una protezione adeguata al mercato. Check Point SandBlast è in grado di rilevare le minacce di CPU per renderle visibili fin dallo stadio di pre-infezione.
«Le aziende rischiano di cadere vittime di attacchi mirati, ma grazie a tecnologie di prevenzione proattive, che bloccano i malware prima che si introducano nella rete, la vostra attività sarà protetta, senza però rinunciare all’efficienza. Check Point SandBlast fornisce un’ulteriore barriera di sicurezza contro gli attacchi, anche i più sofisticati, bloccando diversi malware con un impatto minimo sui tempi di esecuzione – ha dichiarato Gil Shwed, founder & CEO di Check Point Software Technologies -. L’ampliamento della nostra linea Threat Prevention incrementa costantemente il livello delle nostre tecnologie per consentirci di offrire ai nostri clienti le armi di difesa e le strategie più innovative contro i cyber criminali».