I servizi offerti dai carrier per il cloud sono focalizzati sull’accesso veloce ai grandi data center, mentre esiste un’opportunità di crescita più interessante nell’area delle interconnessioni ottiche tra i piccoli data center presenti nelle aree metropolitane. Anche Dell’Oro Group sottolinea l’enorme potenziale del mercato ottico nelle aree metropolitane, e stima una crescita fino a 9 miliardi di dollari nel 2018, stimolata dalla tecnologia wavelength-division multiplexing (WDM). Secondo Jimmy Yu, responsabile delle ricerche sul mercato del trasporto ottico di Dell’Oro Group: “I service provider passeranno dalla tecnologia SONET/SDH a quelle più performanti come gli switch e i multiplexer ottici per Metro Ethernet. Entro il 2018, prevediamo una crescita su base annua della domanda del 3% per gli switch ottici e del 9% per i multiplexer ottici”. Si tratta di un’opportunità significativa, che però sottostima il vero potenziale di crescita delle reti ottiche nelle aree metropolitane perché si concentra solo sul mercato dell’aggregazione delle connessioni di rete. Le reti metropolitane sono caratterizzate da un’elevata concentrazione di aziende all’interno di un’area geografica abbastanza piccola, il che consente ai service provider di offrire reti a banda larga con costi relativamente competitivi. Con un trasporto ottico che oggi permette di coprire decine di chilometri senza ripetitori, nelle aree metropolitane c’è stato un aumento di fornitori di “dark fiber” che collegano utenti e service provider. Come conseguenza, le reti Ethernet ad alta velocità stanno sostituendo quelle SONET e ATM perché offrono i vantaggi di una tecnologia più semplice, di una maggiore ampiezza di banda, e di apparati meno costosi. Questo significa che oggi il mercato dell’aggregazione delle connessioni di rete nelle aree metropolitane (Metro Aggregation) offre un potenziale maggiore rispetto alle altre opportunità nel mercato Metro Ethernet.
Allo stesso tempo, però, i service provider stanno rispondendo anche a un altro tipo di esigenza all’interno del mercato cloud: quella di fornire l’accesso ai data center di grandi dimensioni posti in zone remote per motivi di tipo ambientale ed economico. Quindi, è stato trascurato un mercato di dimensioni inferiori che dimostra un elevato potenziale di crescita, che possiamo definire con il nome di cloud metropolitano.E mentre l’attenzione di tutti si è focalizzata sui giganti del cloud – Amazon, Microsoft, Facebook, Apple e le aziende come loro – gli altri fornitori e le grandi aziende hanno iniziato ad adottare i concetto di cloud. I service provider capaci di sfruttare l’opportunità stanno costruendo dei data center all’interno delle aree metropolitane, con tutti i vantaggi della bassa latenza legata alla vicinanza con le sedi dei clienti. Allo stesso tempo, le aziende di medie dimensioni stanno collegando i propri data center per formare cloud private. Questo non avverrà su larga scala fino alla metà del 2015, e mostra i segni di una tecnologia con un grande potenziale, pronta per diventare mainstream.
Oggi, il cloud metropolitano rappresenta una piccola fetta del mercato, che è destinata a crescere in funzione del gran numero di piccole e medie aziende che si trovano in queste aree. Il cloud computing è diventato una realtà, e quello che a prima vista sembrava un concetto interessante che poteva fallire di fronte alla realtà del mercato, oggi è un servizio che utilizziamo quotidianamente con gli smartphone e che sta portando gli stessi vantaggi anche all’interno delle aziende. Questa nuova opportunità di mercato giustifica l’interesse di tutto il settore verso la nostra tecnologia Cloud Xpress. Infinera ha costruito la sua reputazione servendo il mercato delle reti geografiche e fornendo soluzioni WDM sulla lunga distanza. Rispetto all’attuale mercato cloud, il settore si aspettava da Infinera una soluzione per il trasporto di un’enorme ampiezza di banda verso i più grandi operatori cloud. George Notter di Jefferies & Company aveva addirittura previsto l’annuncio di una soluzione basata su un photonic integrated circuit (PIC) per aggregare il trasporto verso le aree metropolitane. E invece, Infinera ha annunciato Cloud Xpress: un apparato che può essere installato in rack per fornire connettività a 1Tbps tra data center. Si tratta di un plug per collegare i data center: 500GB di traffico Ethernet lato client e 500GB di traffico WDM lato rete. A differenza delle soluzioni basate su chassis, dove c’è un trade-off tra la capacità del front end e quella del back end, Cloud Xpress offre prestazioni standard con un’elevata densità per rack, e gli stessi vantaggi in termini di spazio ed energia dei PIC (Photonic Integrated Circuit). Si tratta di un’innovazione rispetto alle soluzioni sviluppate per il mercato telecom.
A causa delle loro radici nella telefonia, gli apparati telecom devono rispettare un certo numero di specifiche sulla ridondanza, e la resistenza al fuoco e all’impatto. Oggi, gli operatori cloud adottano criteri diversi, che hanno ispirato la progettazione di Cloud Xpress. Grazie al concetto di plug-in, i singoli data center nell’area metropolitana possono diventare parte di un solo cloud ad alte prestazioni. L’opportunità di fornire servizi basati sul cloud offre un enorme potenziale sia ai grandi operatori sia ai piccoli service provider, che possono diventare operatori cloud, sia ai rivenditori, che possono costruire un’offerta di soluzioni cloud di livello enterprise. E con la crescita del mercato metro cloud cresce anche l’opportunità per i produttori di apparati, che forniscono le tecnologie in grado di abilitare i nuovi servizi. Un mercato completamente nuovo, sulla linea di partenza, pronto per scattare in avanti.
*Chris Champion, Senior VP Emea di Infinera