Casi di successo

«Come si porta il cloud alle PMI? Serve una Pmi», il caso Bringtech

Un system integrator che, grazie ad un rapporto diretto con Microsoft e alla firma del contratto CSP, (Cloud Solution Provider), si appresta ora a sviluppare una propria rete di partner e, soprattutto, un modello di business completamente tra le nuvole. Viaggio alla scoperta del canale che cambia passo e si trasforma

Pubblicato il 22 Mar 2016

Marco Maria Lorusso

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«Non le grandi multinazionali, non i grandi gruppi, non le strutture poco flessibili, per portare la vera rivoluzione del cloud nelle PMI italiane serve una PMI, rilevante sul territorio», Gianluca Bencivenga, numero uno di Bringtech, system integrator parte del gruppo parte Macro Web Media, è un manager con le idee chiare e i modi diretti. Un manager che, fin dalla nascita della sua azienda ha in testa un obiettivo chiaro: «portare il cloud alle aziende, specialmente alla Piccola e media impresa, con un approccio completamente diverso. Ossia, il cloud non deve essere visto soltanto un modo per risparmiare dei soldi, quanto, piuttosto, come un mezzo per accedere a tecnologie di fascia enterprise a una frazione del costo».

Una sfida ambiziosa sia a livello tecnologico sia a livello “antropologico” per un operatore di canale che, proprio sulla spinta evolutiva imposta dalle nuvole si appresta ora a cambiare pelle grazie alla recentissima firma dell’ambito contratto Cloud Solution Provider (CSP) con Microsoft.

«Verissimo – racconta Bencivenga -, l’ingresso del programma CSP di Microsoft ci rende molto orgogliosi ma anche carichi di responsabilità. In virtù di un simile accordo come partner non avremo più l’obbligo di passare da un distributore per l’acquisto di soluzioni come Office 365. Avremo insomma un rapporto diretto con il vendor e potremo, insieme a loro, costruire le offerte e gestire i contratti dei clienti attraverso una console ad hoc. Sarà insomma possibile passare da un piano a un altro di Office 365, cambiare la quantità di licenze e servizi, sfruttando il nostro supporto diretto e, di conseguenza, il rapporto/supporto diretto che abbiamo con Microsoft. In pratica con il cloud diamo vita ad una catena a valore ancora più corta che ci permette di essere più rapidi e flessibili sul territorio, questo è il punto chiave».

Il territorio come punto chiave per il Cloud?

«Proprio cosi, la vera rivoluzione delle nuvole sono le potenzialità che un simile paradigma offre alla imprese di piccole e piccolissime dimensioni che possono ora accedere a strumenti e tecnologie dalle possibilità prima impensabili. Fino ad oggi – racconta il manager – il cloud ha fatto breccia soprattutto nelle grandi organizzazioni ma tutti sanno che la vera svolta sta nella capacità di raccontare e portare questo modello sul territorio, nelle migliaia di imprese italiane sparse tra Comuni e Regioni. Per farlo serve un canale flessibile, veloce e una struttura altrettanto piccola e veloce, una Pmi insomma al sevizio delle PMI, una PMI che sia rilevante per il territorio in cui opera».

Ma ora dunque diventate anche un po’ distributori, vi state costruendo un vostro canale?

«Il cloud sta cambiando le regole, gli equilibri e gli anelli di una catena ormai superata – racconta il manager -. Il contratto CSP per soluzioni come Office 365, la piattaforma PAAS e IAAS Azure o Dynamics, è il futuro per il canale, noi abbiamo semplicemente anticipato i tempi, ci sono ovviamente altre realtà più grandi della nostra che hanno imboccato questa strada ma saranno sempre più realtà come Bringtech a far questo percorso, proprio perchè come detto è la normale evoluzione del rapporto tra partner e clienti che chiedono velocità, flessibilità.

Grazie ad un simile approccio abbiamo già sviluppato oltre 100 clienti nuovi in tutta Italia. Clienti che seguiamo a KM0, ovvero sfruttando a pieno le stesse tecnologie che sono oggeto dell’offerta, su tutte skype for business che ci permette di fare video chiamate e supportare i clienti in tempo reale, esattamente nel momento in cui ne hanno il bisogno. Una agilità mai sperimentata che ci permette di fare anche 4 Demo in una giornata. I nostri clienti di Office 365 ci hanno in agenda vedono quando siamo “ON”, praticamente sempre, e si mettono in contatto appena necessario. Detto questo, proprio per quello che dicevo prima, la prossimità resta la base fondamentale del modello cloud e cosi stiamo costruendo anche una nuova filiera, un nuovo canale “cloud” di partner che abbiano la voglia di collaborare con noi, sfruttando gli ottimi ritorni e la scontistica che riusciamo a garantire proprio in virtù di un simile rapporto con Microsoft. Non solo, proprio la gestibilità delle licenze e del business permette a tutti i nuovi partner di avare una visione estremamente chiara dei ritorni che ci si può aspettare e soprattutto delle soluzioni e dei servizi che è possibile integrare nell’offerta».

Nuove dimensioni dunque, nuove realtà, nuovi equilibri per un canale che, come più volte anticipato, nel 2016 sembra aver cambiato definitivamente marcia in direzione dell’ottica di servizio e cloud.

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