La strada per la completa unificazione è ancora da completare, ma le basi sono già state gettate. Il Dell EMC Forum di Milano è stata l’occasione per presentare al nutrito pubblico di partner e clienti le strategie dell’omonimo nuovo colosso dell’informatica. Dell EMC è nata infatti ufficialmente lo scorso settembre, ma in Italia Dell ed EMC continueranno ancora a funzionare per alcuni mesi come società separate. Soltanto dal febbraio 2017, infatti, ci sarà il varo ufficiale della nuova Dell EMC Italia, con una proposta commerciale unica e referenti chiari per i clienti. Nei fatti, però, l’integrazione tra i due mondi è già a buon punto, come hanno raccontato i due numeri uno a livello italiano, Marco Fanizzi di EMC e Filippo Ligresti di Dell, che hanno più volte ribadito l’unità di intenti tra le due aziende e team.
A partire dal momento dell’ufficializzazione del merger si è lavorato e si sta lavorando per dare vita a un’unica organizzazione ( “in questi nove mesi abbiamo passato più tempo assieme che con le nostre rispettive compagne”, hanno scherzato i due AD), con tanto di condivisione dei dati sui clienti e il tentativo di limitare al massimo le limitate aree di sovrapposizione di offerta, scegliendo di volta in volta la migliore soluzione possibile per l’utente finale. Il quadro organizzativo e il modello di go to market è già stato chiaramente individuato: da un lato ci sarà la preposizione rivolta al mondo enterprise, ossia alle aziende più grandi, che andrà sotto la responsabilità di Fanizzi. Dall’altro il mondo commercial, che ricadrà sotto la gestione di Ligresti. La lista delle aziende clienti che ricadranno nell’una e nell’altra sfera è già stata stilata ma non ancora comunicata. È poi previsto un importante scambio di persone e di culture, un vero e proprio rimescolamento organizzativo, sempre nell’ottica di dare vita a un’unica organizzazione. Che avrà più un’impronta Dell che EMC, data anche la leadership incontrastata nella nuova realtà di Michael Dell.
Gli obiettivi, in ogni caso, sono ambiziosi: dagli attuali 750 milioni di dollari generati dalle due filiali italiane, si punta ad arrivare a quota un miliardo di dollari di fatturato nel più breve tempo possibile, ha evidenziato Ligresti: «Oggi Dell Emc ha una quota di circa il 13% nel mercato commercial pc, vogliamo arrivare minimo al 20-25% entro i prossimi 2 anni. Oppure pensiamo all’area server, dove controlliamo circa il 25% del mercato, mi stupirei se non arrivassimo rapidamente al 40%. Nel mondo storage siamo leader con 35%, ma il restante 65% è in mano a competitor che consideriamo attaccabili. Abbiamo poi grande fiducia nella nostra offerta sulla iperconvergenza».
L’obiettivo, insomma, è aumentare il trend di sviluppo che le due aziende hanno osservato negli ultimi anni, così da far diventare Dell Emc Italia la principale filiale a livello europeo. In quest’ottica i partner sono chiamati a dare una mano, con l’ausilio di una politica di canale unificata, che servirà entrambi i segmenti commerciali, così da creare più opportunità di business. Non è invece in programma un’azione di recruitment: «Il numero dei partner è già abbastanza alto. Lo scorso anno quasi 7.000 aziende hanno acquistato una soluzione Dell o EMC in Italia. Dunque, piuttosto, vogliamo che aumenti il loro fatturato medio e pensiamo che ci siano tutte la possibilità di farlo», ha concluso Ligresti. Per il momento, invece, resta vuota la casella del responsabile delle politiche di canale della nuova realtà, con la scelta che dovrebbe essere comunque essere ufficializzata entro l’anno.