Eccellenze italiane nel mondo… anche sul mercato IT. C’è un canale che fa scuola non solo a livello locale ma anche a livello mondiale facendo il pieno di riconoscimenti prestigiosi e ambiti. C’è un canale che da tempo affronta le difficoltà economiche e strutturali del nostro Paese scommettendo forte sulle competenze, la coerenza e la focalizzazione. Un canale tutto da analizzare.
I numeri tornano e Computer Gross rientra dagli States ancora una volta con il pieno di riconoscimenti. Nel giro di pochissimi giorni la società di Empoli ha infatti ricevuto una serie di award di livello mondiale destinati a fare scuola nel nostro Paese.
Un caso da guardare con grande attenzione, un caso che affonda le sue radici in una innata capacità di unire storica conoscenza del territorio e dei suoi linguaggi al coraggio di affrontare in maniera decisa cambiamenti epocali, soprattutto per il canale, come quelli dettati dal cloud e dai nuovi paradigmi di utilizzo dell’IT che impone.
Ad aprire le danze ci ha pensato Cisco, assegnando al distributore toscano il “Cisco WorldWide Collaboration Distributor of the Year”. L’award assegnato, spiegano le motivazioni, testimonia la consolidata e vincente Partnership con Cisco che ha permesso nel tempo di trasferire valore, non solo su tecnologie mature e consolidate, ma soprattutto su soluzioni innovative come quelle legate al mondo della Collaboration che hanno permesso di anticipare i trend di mercato e di cogliere insieme ai Partner le numerose opportunità che si presentano ogni giorno.
Oltre all’importante riconoscimento mondiale Computer Gross ha ricevuto da Cisco due ulteriori premi, conquistando per la sesta volta il premio di “Distribution partner of the year” per l’Italia e per la prima volta quello come “Partner of the Year”. Quest’ultimo è ancora più prestigioso visto che viene assegnato al partner che si è distinto in assoluto per vision ed execution, collaborando in forte sinergia con la strategia di Cisco Italia. Cuore del canale che unisce il distributore a Cisco sono le storiche competenze e la professionalità della Business Unit dedicata Computer Nessos. Il premio è stato consegnato durante l’evento mondiale ‘Cisco Partner Summit’ che si è tenuto a Boston.
«Abbiamo disegnato e realizzato insieme a Cisco Italia una strategia che garantisce al canale un supporto commerciale, tecnico, finanziario e marketing di assoluta eccellenza – afferma Federico Grassi, General Manager di Computer Nessos -“ questo premio in particolare conferma le scelte ed i conseguenti risultati ottenuti nello sviluppo del canale con una logica innovativa studiata e realizzata per primi in Italia che prevede un processo scalabile di sviluppo delle competenze dei partner a 360 gradi, in strettissima “collaborazione” distributore –vendor».
Altrettanto importante e significativo, soprattutto dal punto di vista delle motivazioni, il riconoscimento arrivato poi a pochi giorni di distanza anche da Microsoft, nel corso della attesa e consueta Worldwide Partner Conference. La società di Redmond ha infatti premiato l’eccellenza di alcuni Partner Italiani che si sono distinti nell’ambito dell’Italian Partner of the Year Awards 2013, un riconoscimento pensato per valorizzare le best practice nazionali di tutti quei partner italiani che nel corso dell’anno si sono distinti per la capacità di offrire soluzioni efficaci in risposta alle esigenze delle aziende del territorio.
Tra i tanti, Computer Gross si è aggiudicata Computer Gross Italia il Distributor Italian Partner of The Year 2013, «per aver saputo vivere il cambiamento in un periodo difficile dell’economia, trasformando la distribuzione da transazionale a proposta di valore a offerta di soluzioni, arrivando alla creazione di un Datacenter per offrire servizi Cloud ai propri rivenditori, attraverso il progetto “Arcipelago”. Inoltre Computer Gross Italia si è distinta per aver saputo adeguare le conoscenze interne alle esigenze dei clienti, attraverso un percorso formativo strutturato, riuscendo ad acquisire la Competenza “Management and Virtualization”».
Il cloud dunque come opportunità di business e di evoluzione e non come “spauracchio” o peggio minaccia di disentermediazione.