Ecco iPhone 6 e Apple Watch, ma la vera novità è Apple Pay e la sfida alla carta di credito – Video

Un iPhone tutto nuovo capace di supportare i pagamenti digitali e, soprattutto, l’ingresso, atteso e ufficiale, nel mercato del wearable. Non male per essere la prima, grande serata di vero rinnovamento per Tim Cook. Si sono spenti da poche ore i riflettori sull’ennesima Messa Cantata in casa Apple e, sensazionalismo a parte, vale la pena di capire e fare i conti su cosa cambia realmente per il mercato e cosa invece resterà come prima

Pubblicato il 09 Set 2014

Marco Maria Lorusso

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Per una volta vale forse la pena di partire in maniera più disordinata, puntando sulle informazioni che i più aspettano:

iPhone 6 e iPhone Plus saranno ordinabili in Italia dal 26 settembre. Poi i prezzi, per l’iPhone 6, si parte da 729 euro per la versione da 16 giga, ci vorranno invece 839 euro per quella da 64 giga e 949 euro per quella da 128 giga. Il listino di iPhone Plus parte invece da 839 euro per i 16 giga, che diventano 949 euro per i 64 giga e superano la soglia dei mille, per la precisione sono 1.059 euro, per i 128 giga.

Detto questo, vale forse la pena di fare qualche riflessione in più su quello che, spenti i riflettori del Flint Center Performing Arts in California, è, a tutti, gli effetti l’inizio di una nuova era per uno dei player principali del mondo dell’innovazione tecnologica.

Da poche ore infatti il mercato ICT fa i conti con un nuovo e completamente ridisegnato iPhone, giunto alla sua sesta stilosissima generazione e, soprattutto, con il più atteso degli orologi intelligenti l’Apple Watch, il segno ufficiale del debutto di Cupertino nel mercato del werable. Insomma, dopo tanto software, gli appassionati di “nuovismo”, “annunci pirotecnici” e riflettori puntati “a questo giro” hanno avuto pane per i loro denti. Tim Cook per la sua prima vera serata di svolta ha speso, come previsto, tutti i colpi in canna.

Per quanto riguarda il mondo smartphone, Invece di un solo modello, Apple ha infatti raddoppiato lanciado iPhone 6 e iPhone 6 Plus, entrambi con display più grande, un nuovo design più arrotondato e processore a 64 bit di seconda generazione, l’A8. Ciò che più colpisce e cambia con maggiore profondità è dunque l’hardware che è stato completamente riprogettato.

Nel dettaglio, si parla di 4,7 pollici per iPhone6 e 5,5 pollici per la versioen Plus. il primo ha una risoluzione di 1334 x 750 pixel e il secondo di 1920 x 1080 pixel. L’incremento è del 38% e 185% rispetto all’iPhone 5S, Il confronto con il primo iPhone del 2007 è impietoso: 50 e 84 volte più veloce. A bordo anche un innovativo coprocessore di movimento per salute e attività sportive, l’M8, che tra le altre cose include un barometro ed è in grado di distinguere tra corsa a piedi e in bici.

Al di là delle nuove caratteristiche e prestazioni, su cui in molti si sono già per altro spesi, l’aspetto di maggiore interesse e potenzialmente impatto è quasi sicuramente collegato al fatto che l’iPhone 6 e iPhone 6 Plus includono la tecnologia NFC e insieme al sensore Touch ID e all’app Passbbook possono essere usati per effettuare pagamenti wireless veloci e sicuri tramite un servizio appena lanciato da Apple, chiamato Apple Pay. Apple, è Cook in persona a spiegarlo, sogna, attraverso una simile novità di eliminare la carta moneta e le carte di credito, offrendo un sistema molto più pratico e più sicuro.

Si registrano i numeri della propria carta di credito, tramite una semplice foto, e la si lascia poi a casa, si entra in un negozio convenzionato (circa 200.000 esercizi negli Usa, comprese alcune delle più grandi catene commerciali, hanno già sottoscritto l’accordo con Apple così come Visa, Amex e Mastercard), si avvicina il proprio iPhone ad un sensore e si fa clic con il dito sul tasto centrale dello smartphone per il riconosciento delle impronte, acquisto eseguito. «I dati della carta di credito, i dati personali, l’oggetto dell’acquisto, il prezzo pagato, non verrano trasmessi alla Apple – hanno spiegato gli uomini della società – non entriamo nel business della raccolta dei dati personali degli utenti». Un annuncio di grande impatto destianto ad aprire scenari nuovi su più fronti.

L’ “Ora” di Cook

E poi è arrivato, finalmente, lo smartwatch di casa Apple. Prezzo a partire da 349 dollari e disponbilità dal 2105, si tratta di un annuncio previsto e, per certi versi, meno entusiasmante dato che Apple arriva tra le ultime in questo mercato per altro interessato da dati di vendita non proprio esaltanti. Tuttavia, come si vede le video, la sorpresa c’è stata eccome poichè Apple Wacth è una soluzione davvero interessante, dotata di una interfaccia touch molto innovativa e da un design sorprendentemete vintage e accattivante e ancora totalmente customizzabile, personalizzabile, trasformabile fino all’estremo. Non solo, come già accaduto con lettori MP3 e smartphone il debutto di Apple potrebbe rappresentare una scossa decisiva per un intero settore. Gli aspetti più interessanti di questa nuova soluzione sono sicuramente legati innanzitutto all’interfaccia, compleyamente ripogrammata e con e app disponibili in mnairea nuova e rotante. Il secodo aspetto è la centraità di una rotella meccanica che dunque ridimensiona un po’ il peso del touch e, infine, il design complessivo e le finiture lussuose che puntano a fare di questa soluzione un oggetto da mostrare oltre che indossare. Non solo, il fatto che esistano due dimensioni di orologio racconta molto del tentativo di Apple di piacere anche al pubblico femminile che fino a oggi non ha trovato vera soddisfazione sul mercato smartwatch. Rispetto ad altri competitor Apple Watch non ha Gps e possibilità di inserire Sim ma consente i pagamenti con Apple Pay…

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