A pochi giorni dal Mobile World Congress 2015, che si terrà dal 2 a 5 marzo a Barcellona, Annette Zimmermann, direttore della ricerca di Gartner, ha illustrato la visione dell’istituto di analisi sulle prospettive della telefonia mobile e del settore dei dispositivi indossabili. Il punto di partenza è che ormai il mercato degli smartphone può considerarsi come estremamente maturo, dunque è sempre più difficile per i venditori differenziare i loro prodotti di fascia alta. Nel 2014 i vendor hanno concentrato i loro sforzi sulle funzionalità di imaging (fotocamera a risoluzione più elevata e strumenti di editing) e nell’introduzione di schermi più grandi. L’aspettativa di Gartner è che, poiché l’interesse dei consumatori verso i selfies e le riprese video sembra ancora elevato, i produttori continueranno a investire in fotocamere sempre più performanti e su una maggiore qualità video. Da un punto di vista dei nomi, Apple, dopo il grande successo di vendite del 2014 grazie all’effetto iPhone 6, dovrà escogitare qualcosa di veramente innovativo se replicare questi numeri record. I grandi produttori cinesi, già protagonisti nel 2014, dovrebbero continuare a beneficiare delle crescente domanda di smartphone nei mercati emergenti.
D’altra parte Gartner evidenzia come sia ancora possibile per un attore emergente affermarsi nel mercato globale della telefonia mobile. Il riferimento è, in particolare, al fenomeno di Wiko, un venditore completamente sconosciuto due anni fa e oggi affermatosi tra i primi cinque vendor di smartphone in Francia. Le ragioni che hanno permesso il successo di Wiko – evidenzia Gartner – sono un efficace marketing territoriale, una buona gestione del canale e un’offerta di prodotti a un prezzo accessibile (100-150 euro). Gartner poi valuta positivamente l’ingresso sul mercato smartphone dello storico marchio Kodak, che punta tutte le sue carte sulla capacità di imaging. Sul fronte dei wereable, l’aspettativa è di una buona crescita (+38 per cento sul 2014), per vendite che dovrebbero raggiungere quasi le 70 milioni di unità. Cifra destinata a salire 514 milioni di unità già nel 2020. Tuttavia, secondo l’istituto di analisi, questi dispositivi non sostituiranno gli smartphone nei prossimi cinque anni, anzi sono destinati a esserne piuttosto un accessorio complementare. Il pre annunciato ingresso sul mercato di Apple è ritenuto capace di innescare una corsa alla competitività nei dispositivi indossabili, con Samsung, Sony, Lenovo e altri attori che dovranno rendere i propri prodotti più attraenti per competere con efficacia.