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Google festeggia 17 anni ma la strategia è ora ben oltre la web search

La società ha ricordato il suo “compleanno” con un apposito Doodle. Una storia costellata da acquisizioni e continue innovazioni

Pubblicato il 28 Set 2015

Gianluigi Torchiani

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Ieri, come in tanti avranno sicuramente notato, Google ha deciso di festeggiare il suo diciassettesimo compleanno con un Doodle celebrativo. In realtà come, ha ammesso la stessa compagnia, la data di nascita esatta della compagnia non è chiarissima ed si è affermata soltanto nell’ultimo periodo. In altri anni, infatti, il motore di ricerca più noto al mondo aveva festeggiato, sempre con un Doodle, il suo compleanno anche in altre date di settembre. Che è stato, senza ombra di dubbio, il mese ufficiale di nascita della società Google. Ma, in realtà, la creazione vera e propria di Big G va fatta risalire ad alcuni anni avanti: il primo incontro tra i due fondatori Larry Page e Sergey Brin avvenne infatti nell’estate del 1995, all’Università di Stanford.

Il team di Google agli esordi

Già alcuni mesi dopo, nel gennaio del 1996, i due iniziarono a lavorare su un nuovo motore di ricerca, inizialmente chiamato BackRub, con cui nacque l’innovativo approccio alla ricerca, con pagine ordinate per pertinenza. La registrazione del dominio web Google.com è arrivato un anno dopo, nel 1997, per poi arrivare appunto, alla fine del 1998, alla nascita vera e propria della società.

Ovviamente da allora tantissima acqua è passata sotto i ponti: Google nel giro di pochi anni si è rapidamente imposta come motore di ricerca numero uno al mondo, e da lì ha poi rapidamente ampliato la sua attività: nel 2000 è arrivato Google ADwords, il sistema grazie al quale la società di Mountain View è rapidamente diventata il dominus della pubblicità on line. Successivamente, dopo aver rifiutato le avances di Microsoft, è arrivata nel 2004 la quotazione in Borsa, grazie alla quale il gruppo ha potuto garantirsi una forza economica e una disponibilità finanziaria con pochi precedenti nel mondo del web. Emblematica, in questo senso è stata l’acquisizione di YouTube nel 2006 per 1,65 miliardi di dollari. All’epoca molti considerarono l’operazione un azzardo, ma invece anche quest’ultima si è rivelata un investimento profittevole, seppure sul lungo termine. In quegli stessi anni la compania rilasciò buona parte delle sue applicazioni, da Gmail a Documents, che ne hanno garantito il successo anche nel mondo aziendale, entrando in competizione con i giganti dell’IT mondiale. Nel 2008 è arrivato poi il rilascio del sistema operativo Android, grazie al quale Google ha potuto conquistare l’egemonia nel mercato della telefonia di massa, nonostante il boom di Apple e degli iPhone.

Più recenti sono stati i lanci del browser Chrome e di altre applicazioni legate al mondo del web T, come il non fortunato social network Google Plus. Ma ormai la società è da anni proiettata in una continua ricerca dell’innovazione: dagli investimenti nelle energie rinnovabili, ai progetti sui droni o all’auto che si muove da solq, senza dimenticare i Google Glass e la domotica. Proprio per fare ordine in questa miriade di progetti e attività ormai molto diverse tra loro è arrivata, lo scorso agosto, la rivoluzione societaria di Google, con la nascita di Alphabet. A cui toccherà gestire una realtà che ormai fattura 66 miliardi di dollari (dato 2014) e impiega circa 60.000 persone nel mondo.

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