
La formula è quella di assicurare agli utenti la capacità di archiviazione di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno, evitando così acquisti che nel lungo termine si potrebbero persino rivelare inutili. Dunque, invece di acquistare e gestire le risorse di storage, il gigante tecnologico mette a disposizione degli utenti una gamma di servizi che, come le altre soluzioni Helion, può essere erogata in modalità ibrida – on premises, in un ambiente hosted di private cloud oppure in un cloud pubblico ospitato da HP o da un suo partner. Questi servizi includono lo storage a blocchi, l’object storage, il backup e il file storage. In buona sostanza, i servizi HP Managed Helion vengono erogati attraverso un modello completamente gestito, flessibile e scalabile a seconda delle reali necessità aziendali (si paga per ogni gigabyte effettivamente utilizzato), che dovrebbe mettere i clienti enterprise al riparo da spese impreviste, così come da costi di amministrazione e di manutenzione. HP sostiene poi che, a differenza delle altre offerte della concorrenza (Amazon, Ibm, Microsoft, ecc), Helion Managed Services si distingue per la semplificazione della gestione dei file e dell’interfaccia, per le opzioni di scalabilità delle prestazioni e la disponibilità dei servizi di backup per server e dispositivi personali.