Accenture e Avanade sono state premiate da Microsoft come Alliance Partner of the Year 2018. Un riconoscimento ricorsivo, che per la quattordicesima volta vede le due aziende protagoniste sul podio del vendor, le quali quest’anno hanno aggiunto ai trofei anche quello locale di Italian Country Partner of the Year 2018. Tra i criteri, spicca la propensione verso le IT new tech, la strada che Microsoft stessa ha intrapreso a passo sostenuto.
«Questo è il primo anno che la premiazione dei partner viene fatta con la nuova organizzazione One Commercial – afferma Fabio Santini, Direttore Divisione One Commercial Partner & Small, Medium and Corporate di Microsoft Italia – e il processo è piuttosto complesso, dovendo valutare diversi aspetti, e diverse tipologie delle tante che compongono il nostro canale, dai piccoli partner, gli ISV, i system integrator, i distributori, i partner TLC. Ognuno con un business model differente e con predisposizione diversa verso le IT new tech, le tecnologie innovative».
Fabio Santini, Direttore Divisione One Commercial Partner & Small, Medium and Corporate Microsoft
Indice degli argomenti
Le IT new tech tra i criteri di valutazione
Per questo motivo quest’anno Microsoft ha voluto identificare quale fosse il partner migliore per ogni tipologia di terze parti, con criteri adeguati allo specifico business model. Da qui ne è uscito un gruppo di “best partner”, e per la categoria dei Global System Integrator, focalizzati su servizi e processi, Accenture è stata scelta per una serie di aspetti: «Innanzitutto l’aspetto innovativo, avendo basato i progetti fatti con Microsoft sui paradigmi dell’Intelligenza Artificiale, progetti di Internet delle Cose, di migrazione completi di datacenter on premise su Cloud – sottolinea Santini -. Ma è pesato anche il tipo di rapporto che Accenture ha instaurato con Microsoft, in termini di collaborazione e investimenti reciproci. Un rapporto che ci lega a livello globale, con progetti su IoT, AI e su Cyber Security. E, tra tutti i partner del panel, Accenture è risultato essere quello che più rappresenta la traiettoria di dove sta andando Microsoft».
La Digital Innovation guida il mercato
Un’evoluzione nel business model e nell’uso delle IT new tech che sta facendo scuola anche nel resto del canale di Microsoft, la quale annovera diversi partner, di dimensioni ben più piccole di quelle di Accenture, che stanno seguendo la stessa strada fatta di innovazione e di investimenti in nuove tecnologie.
Una strada che è lo stesso mercato a indicare. «In Italia si sta notando una grande vivacità nella digital innovation – riprende Santini -, che negli ultimi tempi sta coinvolgendo le aziende nelle loro diverse classi dimensionali. C’è voglia di innovare e di capire le tecnologie e quanto queste possano essere veramente utili alla trasformazione digitale. Su questa propensione si innestano poi temi quali la Customer Journey, ossia l’investimento in una sorta di “CRM evoluto” che l’azienda effettua per comprendere il grado di ingaggio verso i suoi clienti: come massimizzare le opportunità, come conoscere meglio i clienti e come comunicare, per andare in maniera più mirata ed efficace sul mercato».
La digital innovation tocca il cloud con AI, IoT e sicurezza
Altro tema segnalato riguarda poi la misurazione dell’efficienza dei dipendenti delle aziende, ossia identificare le aree di miglioramento che permettono all’azienda di essere più agile, collaborativa e aperta: ben oltre l’Office, e che estende il concetto di collaborazione al di fuori dell’azienda stessa, coinvolgendo clienti, fornitori, consulenti, vendor, in una forma altamente integrata.
Infine, il tema del “comunque Cloud”, molto ampio ma che Microsoft concentra su 3 aree principali: l’ottimizzazione dell’infrastruttura con il cloud, ossia quanto e cosa spostare in cloud per avere risparmi di costi e tempi di risposta; l’Internet delle Cose e l’Intelligenza Artificiale, dove ci sono tantissimi spazi di innovazione, anche settoriali. L’AI consente di segmentare anche all’interno dell’azienda. Mentre con le altre tecnologie si può avere un impatto globale sull’organizzazione, come aumentare l’efficacia dei dipendenti, trasferire parte delle properties su cloud, o gestire meglio i clienti, con l’AI si può andare su verticalizzazioni spinte, grazie al fatto che consente sperimentazioni molto veloci, su vari temi, come testare meccanismi di predictive maintenance, per fare un esempio, in sostanza andare su quelle aree innovative dove il ritorno economico può anche essere molto rapido. Trasversale a tutte queste aree, ovviamente c’è l’aspetto della cyber security, da cui nessun ambito può prescindere.